L'acerola, il frutto della vitamina C
Inverno. Mandarini e arance invadono le nostre case e le nostre fruttiere, alleati da sempre nella caccia alla vitamina C e alle sue proprietà contro i malanni stagionali.
Già, gli agrumi ne contengono molta, ma dall'America centrale e meridionale e dai tropici arriva una pianta i cui frutti sono i secondi più ricchi di vitamina C al mondo (dopo quelli della Terminalia Ferdinandiana): l'acerola!
L'acerola, il frutto della vitamina C: le proprietà e i benefici del frutto utile per grandi e bambini
Esatto: lo guardate e pensate che ricorda una ciliegia o un'amarena, o addirittura una minuscola mela. Ma non appena lo sbucciate vi accorgete che il suo interno, di un rosso vivissimo, è diviso in spicchi e che il gusto aspro lo avvicina più alla categoria degli agrumi.
E come gli agrumi, in effetti, l'acerola fornisce un sacco di vitamina C (o acido ascorbico), importantissima perché non sintetizzabile dall'organismo, che è costretto ad assicurarsene le giuste quantità solo attraverso l'alimentazione (consumando molta frutta e verdura fresca).
Rispetto ad un'arancia l'acerola contiene dalle 30 alle 50 volte in più questa vitamina, e quindi, beh, è una bomba di vitalità!
Il suo consumo è ottimo per rinforzare le difese immunitarie, è antiossidante e quindi contrasta i radicali liberi e ostacola lo stato ossidativo anche in casi più bisognosi (come nei fumatori). Favorisce l'assorbimento del ferro contenuto nei vegetali (e quindi è consigliata ai vegetariani). Previene e combatte i malanni di stagione e gli stati influenzali, ed è un valido aiuto contro il sanguinamento gengivale. Contrasta gli ematomi, è antinfiammatoria e può avere anche una azione antistaminica, utile in primavera quando compaiono i primi fastidiosi sintomi delle allergie.
E' il rimedio perfetto per i bimbi (ma anche per gli adulti) che soffrono di epistassi, quindi quando sanguina il naso: un cucchiaino di acerola in polvere (ottima quella dei Prodigi della Terra) in un biberon di latte vegetale la mattina è assolutamente consigliata.
Negli ultimi anni gli studi hanno mostrato come questa vitamina sia anche in grado di diminuire la formazione degli N-nitrosocomposti, contrastando e prevenendo quindi la possibilità di sviluppare tumori del tratto gastrointestinale.
Sostanzialmente, quindi, l'acerola è consigliata sempre, quotidianamente ma soprattutto durante la convalescenza e gli stati di astenia, in gravidanza, durante i mesi dell'allattamento (quando il fabbisogno raggiunge il picco di 120mg al giorno), in età avanzata e nel decorso delle malattie infettive.
Anche perché non contiene solo vitamina C: anche quelle del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6) sono presenti in forte quantità nell'acerola, così come la vitamina A, il ferro, il fosforo, il calcio, il magnesio e il potassio.
Nei paesi in cui lo si coglie, questo frutto viene consumato fresco oppure sottoforma di marmellata o immerse nello sciroppo zuccherato.
Da noi, tuttavia, non è facile trovarlo, ma è possibile consumarlo sottoforma di polvere, capsule gelatinose, integratori o succo concentrato (anche se ovviamente la vitamina C fornita dal frutto fresco non è paragonabile).
L'unica controindicazione è per quei soggetti che soffrono di acidità gastrica e calcolosi renale: la vitamina C, infatti, favorisce la formazione dei calcoli!
La redazione di mammapretaporter.it
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