Bambini sensibili: come rendere la vita meno faticosa in un mondo difficile
La sensibilità e l'empatia sono caratteristiche che - suppergiù! - ogni essere umano porta con sé. Ma non dobbiamo dimenticare che ci sono bambini e bambine più sensibili di altri. E questo è davvero straziante, perché spesso non sappiamo come rendere loro le cose più semplici e meno pesanti.
Bambini sensibili: come riconoscerli
I bimbi e le bimbe particolarmente sensibili si differenziano dai loro coetanei prima di tutto perché chiedono sempre spiegazioni. Hanno un "perché" per tutto, e non solo riguardo alle questioni quotidiane più pratiche. I loro "perché" riguardano la vita, le relazioni, la ricchezza e la povertà, la salute... E spesso le nostre spiegazioni non sembrano bastare loro.
Si riconoscono, poi, perché il loro turbamento è visibile. Avere una sensibilità più spiccata rispetto al resto della popolazione porta infatti a sentirsi sopraffatti dagli avvenimenti particolarmente disturbanti. Le persone sensibili, infatti, sono più recettive nei confronti di certe situazioni e la loro risposta psicologica è più marcata. Non riescono, quindi, a farsi "scivolare via" i problemi, anche quelli che non riguardano loro stessi, ma ci pensano e ci rimuginano lasciandosi prendere emotivamente.
Sembrano solo contro? Ci sono anche pro: avere un'alta sensibilità significa avere un'empatia innata, una skill fondamentale nelle relazioni umane.
Ma, sì, essere sensibili è difficile ed è ancor più difficile per un genitore vedere il proprio figlio o la propria figlia lasciarsi sopraffare emotivamente dai propri sentimenti perché, appunto, c'è di mezzo tanta sensibilità. La buona notizia è che possiamo rendere ai nostri bambini sensibili e alle nostre bambine sensibili il mondo un po' meno difficile.
Credere
Prima di tutto, è necessario credere alle loro emozioni. Una persona meno sensibile potrebbe svalutare certe reazioni (è normale!), dicendo frasi come "Non c'è niente da piangere", "Ma perché ti lasci prendere così?". Non in cattiva fede, senza cattiveria, magari con il sorriso. Ma per chi vive l'emozione, questo significa sentirsi sbagliati e soprattutto non creduti.
Sembra quindi futile e scontato, ma la prima regola è dialogare e parlare validando il sentimento. Quando i bimbi o le bimbe stanno attraversando un momento di rabbia, sconforto o confusione, cerchiamo di farli parlare e di capire cosa li stia turbando, anche se a noi sembra qualcosa di così piccolo da non avere importanza.
Trovare un gesto confortevole
La sensibilità dei bimbi non si fa sentire solo a casa, ma anche quando i genitori non ci sono e nei momenti più disparati. Spesso fa paura, perché i bimbi si trovano impauriuti e in preda delle emozioni. Parlarne preventivamente permette anche di trovare un gesto che li faccia sentire più a loro agio: quando si sentono sopraffare, possono così toccarsi le mani, oppure saltellare, oppure premere un antistress... A seconda di ciò che li calma.
Rispondere sempre alle domande
I bambini sensibili spesso fanno molte domande. E anche se non le fanno, dentro ne hanno moltissime. Sta a noi provverere alla risposta: in questo modo, potranno trovare sempre più strumenti per navigare nella loro sensibilità e nelle loro emozioni.