I bambini e la morte: come affrontarla
In questo articolo affrontiamo il difficile problema di come vivono i bambini il lutto di una persona a loro cara e come fare per poter essere loro d'aiuto. Innanzitutto è bene dire che non si è mai troppo piccoli per soffrire della perdita di una persona cara. La sofferenza che genera questa spiacevole esperienza della vita non ha età, ma solo forme diverse di manifestarsi. Spesso durante l'infanzia è difficile esprimere i propri vissuti attraverso la parola, molto più facilmente si parla attraverso il comportamento. E' quindi importante saper riconoscere i segnali di un bambino che sta provando dolore in conseguenza di un lutto.
I bambini possono provare: disperazione, senso di vuoto, senso di colpa, rabbia verso la persona scomparsa e verso gli adulti che rimangono a prendersi cura di lui, paura di subire altre perdite, solitudine, cambiamenti improvvisi dell'umore, blocco emotivo. Prima riusciamo a riconoscere la modalità con cui esprimono queste emozioni e meglio possiamo essere loro di valido supporto. Ogni individuo reagisce in modo proprio agli eventi, possiamo però cercare di categorizzare diverse possibili reazioni :
- i bambini che si isolano e si creano un mondo interno di sofferenza. Sono i bambini che non parlano, non giocano, non si relazionano con gli altri, si rinchiudono nel loro mondo di dolore senza manifestarlo palesemente. Sono i bambini che congelano le proprie emozioni, sia positive che negative, e rischiano di crearsi un blocco emotivo che comprometterà le loro relazioni anche future
- i bambini che apparentemente si comportano come sempre: giocano, ridono, sembra non abbiano ben capito cosa sia realmente successo, ma che poi somatizzano o mostrano improvvisi pianti o cambi d'umore più avanti nel tempo
- i bambini che non si esprimono con le parole, che non sanno verbalizzare il loro dolore ma lo mostrano con il comportamento. Sono i bambini che diventano irrequieti, difficili da capire e approcciare, provocatori e aggressivi.
- i bambini ostili e sospettosi. Alcuni bambini non si fidano più di niente e di nessuno. Hanno fatto esperienza che tutto può cambiare improvvisamente, che da un momento all'altro la persona che dice di amarli e che starà sempre al loro fianco, se ne vada per sempre. Mostrano quindi diffidenza, ostilità, chiusura emotiva, come per proteggersi da possibili nuovi traumi.
- i bambini ansiosi e maniaci del controllo. L'esperienza di perdere la persona cara senza poter far nulla per impedirlo, può portare alcuni bambini a voler controllare almeno il "controllabile". Diventano perciò maniaci di ogni forma di controllo, vanno in ansia se avvengono anche minimi cambiamenti rispetto alla loro routine, tutto deve rimanere al suo posto e tutto deve essere programmato. Non sono ammesse sorprese o cambiamenti di programma.
COSA FARE
Il processo di lutto segue tappe ben precise , ha bisogno di tempo per essere metabolizzato, ma sicuramente ci sono strategie comportamentali che facilitano questo processo. Vediamo quali.
- Parlare con loro e per loro della morte come processo naturale e ricordare insieme a loro la persona cara, le sue caratteristiche, arricchendo il loro bagaglio di ricordi positivi
- Trovare altre forme, oltre a quella verbale, per far loro esprimere il dolore ( disegno, musica, sport...). Individuare quale canale comunicativo sia più consono, offre la possibilità di far uscire la sofferenza che tengono dentro ... e poter esprimere il dolore è certamente un valido aiuto.
- Legittimare il loro dolore e il loro pianto. Non è solo una necessità quella di mostrare il proprio dolore attraverso il pianto, ma anche un diritto per un bambino. Permettiamo loro di piangere, di urlare, di sfogarsi, non ci sono bambini "già grandi" per non poterlo fare più ( non ci sono neanche adulti "troppo grandi" per non potersi permettere di farlo!).
- Essere loro vicino emotivamente, consolarli, accogliere il loro dolore. Le manifestazione affettive, le coccole, il permettere possibili regressioni di comportamento, sono assolutamente azioni positive e di sollievo emotivo.
- Farli partecipare al rito funebre per permettere loro di dare l'ultimo saluto alla persona cara e vivere l'esperienza del distacco. A volte si pensa sia troppo traumatizzante far partecipare il bambino al funerale e, per proteggerlo da un'ulteriore sofferenza, gli si impedisce di assistervi. In realtà quel momento può portare ad una reale consapevolezza dell'evento e dà la possibilità al bambino di salutare per l'ultima volta la persona cara, permettendole di andarsene.
- Accompagnarli emotivamente lungo tutto il processo di elaborazione del lutto, che richiede tempo
- Insegnare loro che il tesoro di ricordi della persona cara non si può perdere mai, sarà un bagaglio personale di esperienze fatte che lo accompagneranno per tutta la vita.
Dott.ssa Monica Contiero