I bambini non sono egoisti: come fare per crescere altruisti
Uno studio pubblicato sul sito dell’Università del Michigan lo dice chiaramente: i bambini mostrano segni di altruismo già in tenerissima età. Ma allora la convinzione che l’egoismo sia insito nell’essere umano dove va a finire? E, soprattutto, come possiamo fare per far sì che la società non intacchi questa bellissima caratteristica naturale dei nostri bambini?
In altre parole: come possiamo fare per far sì che i nostri figli crescano altruisti (come da loro natura)?
I bambini non sono egoisti: come fare per crescere altruisti
Oltre allo studio citato in precedenza, a sostenere la questione è il ricercatore Felix Warneken, che in un’intervista all’Huffington Post ha dichiarato di aver scoperto che i bambini biologicamente e spontaneamente avrebbero una tendenza naturale a curarsi degli altri. “Aiutano fin da piccoli, e lo fanno senza che glielo si chieda, senza che gli si offra una ricompensa o senza che i genitori li osservino. Questo ci fa credere che la natura umana non sia egoista, ma che siamo ben equipaggiati con inclinazioni altruistiche che possono essere valorizzate”.
Detto questo, un conto è la natura, e un conto è l’educazione. E se l’educazione migliore è quella che passa dall’esempio e quella che tiene conto delle tendenze naturali dei bambini, capiamo che è fondamentale cercare di trasmettere questo valore ai nostri figli. Come fare, quindi, per mantenere questa tendenza altruistica?
Innnanzitutto, mostrandoci noi per primi altruisti. In casa, ad esempio, cerchiamo di aiutarci sempre gli uni gli altri, vicendevolmente.
Mostriamo poi le nostre emozioni e cerchiamo di parlare sempre dei sentimenti, di come ci si sente. L’altruismo, infatti, scaturisce prima di tutto dall’empatia: se un essere umano sa cosa prova un altro essere umano, allora tenderà ad aiutarlo, a confortarlo, a farlo sentire bene. Ecco che quindi l’empatia diventa il primo passo per coltivare l’altruismo, scacciando l’egoismo.
Per aumentare l’empatia, possiamo poi leggere dei libri sull’empatia ai bambini, ma anche leggere libri in generale: leggere significa mettersi sempre nei panni di qualcun altro!
Spingiamo poi, soprattutto i primi anni, sull’intelligenza emotiva e cerchiamo sempre di parlare di tutto. Il dialogo su temi importanti è importantissimo per sviluppare il senso critico dei bambini (parlando delle cose in base alla loro età) e per fargli sempre pensare agli altri, oltre che a loro stessi.
Enfatizziamo quindi la gratitudine: mostriamo la bellezza del donare, quindi, ma anche il piacere del ricevere. Quando qualcuno ci fa un favore, ringraziamo e parliamo di quanto è bello sentirsi coccolati; elogiamo i bambini quando si mostrano altruisti nei nostri confronti; e spingiamo in generale sul concetto di gratitudine.
Ah! Infine, non preoccupatevi troppo se i bambini, nei primi anni, vi paiono “egoisti” perché non condividono le loro cose. Non condividere non è sinonimo di essere egoisti, ma è un comportamento naturale per i bambini (qui un articolo dedicato). Sarà proprio crescendo e venendo da noi educati che i bambini capiranno il valore della condivisione, di pari passo con il loro mantenersi altruisti.