Tutto quello che devi fare è essere gentile
C'è una nuova espressione che, se bazzicate blog e media per mamme, starete cominciando a sentire con frequenza: è "Gentle Parenting", letteralmente, "genitorialità gentile", un approccio educativo delicato e rispettoso per crescere figli educati e rispettosi.
Vi spieghiamo cos'è l'approccio "Gentle Parenting" e perché ci piace: tutto quello che devi fare è essere gentile
Il tutto si può riassumere in poche parole: rispetto, empatia, ascolto, comprensione e, come suggerisce il nome, gentilezza.
A questi cinque punti fondamentali si aggiungono le limitazioni. Questo perché, nonostante come tutti i metodi all'"avanguardia" sia spesso considerato un metodo permissivo in quanto mette al centro i ritmi e i bisogni del bambino, nel Gentle Parenting la parola "sì" non viene abusata, ma, al contrario, i confini sono considerati molto importanti (in quanto necessari ad educare il bambino e utili per farlo sentire sicuro).
Come riassunto nei pilastri del metodo, i genitori che optano per questo approccio si concentrano sui bisogni del bambino e sul suo sentire. L'empatia e la comprensione sono fondamentali per entrare in sintonia con il proprio figlio, per capire i motivi dei suoi comportamenti e agire di conseguenza; il rispetto è sottinteso: il bambino deve essere trattato con il dovuto rispetto tanto quanto un adulto, con il suo carattere, la sua natura, i suoi interessi e le sue inclinazioni; comprendere il bambino significa poi capire quali sono le sue necessità fisiche e psicologiche in base alla sua età e al suo essere. Ma la comprensione è importantissima anche nei confronti degli altri genitori e delle altre persone: è importante non giudicare gli altri metodi educativi, e cercare di comprenderli pur non condividendoli: ognuno ha la sua idea e come tale essa va rispettata.
Ciò significa che non importa se una madre scegli il cesareo o il parto naturale, l'allattamento o il latte in polvere, un'educazione più libera o una basata su grandi quantità di regole: questo perché nel Gentle Parenting si parte dal presupposto che ogni bambino e ogni famiglia hanno diverse necessità, e non sta a chi è all'esterno giudicare. Tutti gli strumenti "esterni", quelli aggiuntivi, non definiscono la correttezza dell'approccio.
Ecco perché non ci sono regole definite: la genitorialità gentile è più un modo d'essere e pensare.
Tuttavia, alcuni passi potrebbero aiutarvi a raggiungere questo stato di gentilezza che aiuterà il vostro bambino a crescere nella maniera a lui più congeniale e con il giusto rispetto, senza rinunciare ad un'educazione importante.
Iniziate innanzitutto con il passare più tempo insieme: il Gentle Parenting si basa su una connessione tra figlio e genitore molto forte e intima, e spendere del tempo insieme avrà molti benefici sulla capacità di comprendervi e rispettarvi a vicenda. Ci sono molti modi per farlo: organizzare attività insieme, leggere qualcosa ogni sera prima di addormentarsi e in generale dedicare momenti esclusivi, anche solo per parlare ma senza distrazioni.
Provate poi a sostituire il "no" con il "sì": intendiamoci, non nella maniera priva di limiti di cui parlavamo prima, e che, appunto, non è contemplata dal Gentle Parenting, che ammette l'importanza dei no e dei confini. Sostituire i "no" con i "sì" significa semplicemente mettere questi limiti e paletti ma in maniera costruttiva. Ad esempio, se il piccolo chiede delle caramelle prima di cena, sostituendo il solito "no, non puoi, ti rovini l'appetito" con un "anche a me piacciono molto le caramelle! Ora mangiamo ciò che ho preparato per cena, ma quando abbiamo finito ne mangiamo qualcuna insieme: scegli già quali vuoi" si otterrà il senso del confine ma in maniera più gentile (e spesso con esito più positivo rispetto al mero "no").
Passate anche ad un'alimentazione più sana: il Gentle Parenting non si fonda sul "naturale per forza", ma molti studi hanno provato una correlazione tra problemi psicologici e del sonno nei bambini e una nutrizione scombinata. E' un gesto di amore nei loro confronti: con delicatezza li fate stare meglio.
Rispettarli è alla base, ma ricordatevi che anche loro devono imparare il rispetto: è un circolo virtuoso, e se voi sarete gentili e rispettosi lo diventeranno anche loro. Siatelo tutti i giorni, e magari provate a dare un a spintarella ogni tanto: ricordate il Barattolo della Gratitudine che vi avevamo proposto? Torna molto utile!
Insomma, piccoli atteggiamenti che alla lunga avranno effetti solo positivi sui vostri bambini, che assorbiranno tutto ciò di cui hanno bisogno per diventare degli adulti come si deve. Farete loro un regalo: il rispetto è per sempre.
Per maggiori informazioni ecco il sito ufficiale dell'approccio Gentle Parenting: http://www.gentleparenting.co.uk/
Sara Polotti