Liliana, figlia e mamma del mondo
A noi di Mamma Pret-à-Porter piace molto conoscere delle nuove storie. Questa volta, a raccontarci la sua storia è stata una donna "Italo-Brasiliana", Liliana. Lei ha condiviso com noi la sua storia di figlia e mamma del mondo.
"Mi chiamo Liliana. Sono brasiliana e vivo in Italia dal 1988. Mio padre emigró in Brasile all'inizio degli anni sessanta, e li ha sposato un bellissima "mulatta" brasiliana, mia madre. In casa nostra abbiamo sempre vissuto in un clima misto Italia-Brasile. Avevamo la fortuna di poter vivere le differenze di due paese diversi. E allora era tutto veramente diverso: si mangiava, si vestiva e si viveva in modo molto differente.
Quando arrivavano le feste di Natale per noi era tradizione ricevere il pacco di Natale dai nonni italiani, dove trovavamo tantissimi prodotti che allora in Brasile erano sconosciuti come i confetti di mandorle, i pinoli, il Pandolce Genovese, etc. E sulla nostra tavola c'erano sempre le tipiche pietanze brasiliane mescolate a quelle italiane che mio padre ci preparava. Alcune delle nostre vacanze estive, che in realtà erano quelle invernali in Brasile, le passavamo con i nonni italiani, dove potevamo toccare con mano le vere differenze. Alcune di esse le trovavamo speciali, come ad esempio la tavolata domenicale con tanto cibo, che per noi brasiliani sembrava il cibo di tutto l'anno. L'eleganza nel modo di vestire delle donne italiane, la bellezza delle loro vetrine e la qualità di tutto quello che si comprava. Altre volte, invece, trovavamo ad esempio terribile il fatto che le donne passassero le Domenica mattina a cucinare per tutti, e a tavola stavano quasi sempre in piedi a servire, cosi come ci sembrava diversa la troppa serietà delle persone in queste occasioni.
Io, invece, ho fatto il cammino a rovescio di mio padre. Per necessità familiare ho lasciato il mio paese e sono venuta in Italia per stare circa sei mesi ad aiutare i miei nonni che erano anziani e soli. Mio padre, sfortunatamente, è mancato precocemente cosi come l'unica sorella che aveva. Ma poi, con l'impossibilita di rientrare nel mio paese mi sono messa a studiare e qui ho conosciuto mio marito. Così, nel 1994 è nato Loris e nel 1999 Fabio. Per me è stato molto difficile vivere lontana dal mio paese e crescere due bimbi. Quello che più mi è mancato è di non aver potuto farli crescere con un po' della cultura e della allegria brasiliana. Senza parlare dei momenti importanti come le feste, i compleanni, le recite, tutto senza che i miei parenti abbiano potuto partecipare.
In questo momento mi trovo con un ragazzo di 20 anni che ormai pensa già al suo futuro e con un adolescente di 15 anni ancora indeciso come tutti i ragazzi della sua età ma, tutti e due, dei meravigliosi ragazzi. Tutto questo mi riempie di gioia e, modestamente, di orgoglio. Io come mamma, in questo momento, cerco di essere sempre presente nella vita dei miei figli, di aiutarli e di guidarli lasciando però che siano loro stessi a fare le loro scelte.
Sono cresciuta con due culture diverse che mi ha arricchita culturamente e mi sento fortunata per avere avuto questa possibilità e credo che sia cosi anche per i miei figli."
Tathi Saraiva