7 libri per imparare ad apprezzare la matematica
La matematica non è per tutti. Ma non nel senso che non tutti i bambini (o gli adulti!) non ci arrivino, ma perché non tutti riescono ad amarla e apprezzarla. Forse dietro a questo odio c’è una sbagliata divulgazione della materia, forse c’è la paura che i numeri ci infondono. Ma in realtà basterebbe approcciarsi alla matematica in maniera differente e più personale per apprezzarla fino in fondo, riuscendo così a districarsi tra numeri, equazioni, frazioni e problemi!
Per farlo, noi abbiamo trovato alcuni libri davvero utili ed efficaci, che, proponendo metodi diversi rispetto a quelli tradizionali, ci avvicinano alla matematica in maniera più semplice, divertente, personale e coinvolgente.
7 libri per imparare ad apprezzare la matematica: le letture che propongono metodi diversi per approcciarsi alla matematica, per amarla, apprezzarla, capirla e viverla
Partiamo da “La linea del 20”, il primo strumento utile per imparare la matematica attraverso il metodo Bortolato, alternativo ai regoli colorati. Questo metodo si basa su e valorizza le capacità logiche e intuitive che i bambini già possiedono naturalmente, consentendo di poter essere utilizzato fin da subito, senza introduzioni troppo difficili. Attraverso la linea del venti non si imparano solo i numeri ma anche le prime operazioni (addizioni e sottrazioni, attraverso il semplice metodo dell’aggiungere e togliere). Perché è così semplice? Perché la linea rappresenta un po’ le mani dei bambini, che sono il primo strumento matematico che conoscono.
Del “Disfaproblemi” ve ne avevamo già parlato (qui trovate il nostro articolo): noi ormai lo amiamo, perché propone ai bambini tantissimi problemi proposti in maniera tale da non fare paura. La logica, la geometria e la matematica vengono qui trasformate in giochi intuitivi, illustrazioni, sudoku e rompicapo vari, resi più comprensibili e semplici. In questo modo il bambino non solo risolve i problemi ma capisce anche che a volte per superare la paura basta prendere una strada alternativa, quella che più si confà a noi.
Sulla stessa linea si piazza il “Disfaproblemi con la calcolatrice”: come il primo Disfaproblemi, questo propone vari problemi (risolvibili già dai primi anni di scuola, a differenza della normale matematica che viene insegnata nella primaria!) che consentono di sfruttare la calcolatrice per superare i calcoli più difficili e concentrarsi così sulla logica, abilità molto più utile (anche perché il calcolo diventerà comunque fondamentale negli anni successivi, e i bambini impareranno le operazioni, le moltiplicazioni, le tabelline e compagnia bella in ogni caso).
E proprio per il calcolo (non con la calcolatrice!) ecco invece “Calcolare a mente”, un libro di esercizi che sfruttano il metodo analogico di Camillo Bortolato per acquisire una strategia di calcolo mentale (diverso da quello scritto!). I bambini impareranno a sviluppare una propria carta geografica che li guida nel calcolo a mente, con sottrazioni, addizioni, divisioni e moltiplicazioni. E per chi proprio fa fatica c’è anche un CD rom che rende tutto più semplice e divertente: una storia che porta il bambino, a bordo di una navicella spaziale, nel mondo del calcolo mentale, muovendosi tra le galassie per acquisire competenze relative a numeri sempre più grandi.
“Problemi per immagini” è un libro per imparare a risolvere i problemi aritmetici semplici sfruttando non solo la logica ma anche l’immaginazione. Il libro aiuta infatti il bambino a imparare a visualizzare il problema, a vederlo, attraverso l’intuizione e la percezione. Non più mille parole, quindi, ma mille immagini! Che è molto meglio, per i bambini.
E se anche le frazioni fossero affrontate concretamente e per immagini invece che attraverso la solita maniera astratta con cui le presentano a scuola? Spesso la difficoltà dei bambini nel comprenderle sta proprio in questo. “Frazioni e numeri decimali in pratica” propone invece un approccio concreto alle frazioni, facendo capire al bambino che le frazioni fanno parte della vita e della quotidianità. E i bambini non solo le imparano, ma ne capiscono l’utilità nella vita pratica di ogni giorno.
Infine, “Imparare le tabelline con il metodo analogico”, uno dei libri di cui non possiamo più fare a meno. Perché se prima le tabelline erano una tragedia, ora sono un gioco, sono un piacere. All’interno troviamo esercizi basati su associazioni visive e foniche, su figure di gancio, sulla disposizione spaziale e sulla memoria visiva che facilitano la comprensione delle tabelline, che diventano una sfida piacevole e gratificante.
Giulia Mandrino