Cosa sono il secondamento e la placenta
Travaglio superato, siete arrivate alla fase espulsiva e il vostro bimbo è nato senza problemi. Il suo pianto acuto vi avrà aperto il cuore e i dotti lacrimali, e ora ve lo trovate sul petto guardando quella meraviglia per la prima volta. Ops, non è finita qui! Ma state tranquille, non c'è nulla di cui avere paura!
Cosa sono il secondamento e la placenta: cosa avviene subito dopo la nascita del bambino
Chiaramente stiamo parlando di parto naturale, e non cesareo (in quel caso farà tutto parte dell'operazione). Dopo la fase espulsiva del bambino, insomma, c'è ancora un passo prima che tutto sia finito.
Il secondamento altro non è che il momento durante il quale fuoriescono dall'utero e dalla vagina la placenta e il sacco amniotico che hanno ospitato e nutrito per nove mesi il vostro bambino, insieme a tutti gi annessi fetali (il funicolo e le membrane amnio corali).
Solitamente avviene circa dieci-quindici minuti dopo la nascita del bambino, e viene annunciato da nuove, piccole contrazioni dell'utero. Queste contrazioni sono chiaramente più lievi e meno dolorose di quelle del parto vero e proprio, ma allo stesso modo servono per favorire la fuoriuscita del tutto, facendo distaccare e espellere la placenta e il resto, accompagnati da una piccola quantità di sangue (da tenere comunque sotto controllo per evitare emorragie).
Può darsi che dobbiate effettuare una piccola spinta, che l'ostetrica debba aiutarvi, ma è possibile anche non accorgersi nemmeno della fuoriuscita. Tutto varia da donna a donna. E se tutto non va come deve andare non preoccupatevi: se la placenta non fuoriesce del tutto l'ostetrica può tranquillamente provare ad effettuare una leggera pressione sul vostro ventre, per facilitare l'espulsione, oppure ricorrere all'ossitocina, iniettandola nel cordone ombelicale che così agisce direttamente sulla placenta.
Il medico o l'ostetrica si assicureranno quindi che la placenta fuoriuscita risulti integra. Può capitare che dei residui rimangano nell'utero, e questi residui potrebbero causare problemi come emorragie o infezioni. Per questo durante la visita dei 40 giorni vi controlleranno bene, e, se ci fosse bisogno, potrebbero prenotarvi un raschiamento per ripulire bene l'utero.
Dopo il secondamento il parto può quindi definirsi terminato: certo, se durante l'espulsione vi siete lacerate o hanno dovuto effettuare l'episiotomia è probabile che dovrete sopportare alcuni punticini di sutura, ma in quel momento la gioia e lo sfinimento faranno sì che sarà solo un fastidio, e non un dolore!
Ed ecco che quindi, terminato il parto, arrivano alcuni piccoli inconvenienti. Ma saranno davvero miseri, se confrontati con la grandissima felicità che state provando! Innanzitutto, potrebbe darsi che sentirete il cosiddetto "brivido fisiologico". Avete appena usato tutte le vostre forze e le vostre energie, quindi sarà normale sentire un pochino di freddo. Basterà coprirsi per fare tornare tutto alla normalità.
E nei giorni successivi al parto sarete invece "seccate" dalle lochiazioni, e cioè perdite ematiche dalla vagina simili a mestruazioni, di un colore rosso vivo che dopo i primi giorni si sbiadirà e diminuirà di intensità e quantità. Queste lochiazioni hanno la funzione di ripulire bene l'utero, non solo dal sangue ma anche dalla mucosa che l'ha ricoperto nei mesi precedenti.
Ricordatevi quindi di portarvi quei maxi assorbenti scomodi ma irrinunciabili: vi serviranno davvero! Tuttavia non concentratevi su questi fastidiosi dettagli: sono davvero insignificanti. Vostro figlio ha appena fatto capolino nel mondo, il resto sono inezie!
Foto Credits: https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AHuman_placenta_02.JPG
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