10 buone abitudini delle mamme felici
Un lato dell'essere madri è gioia allo stato puro, dall'altra è un mix di sfumature di tristezza, paura, solitudine il tutto coronato da grande stanchezza.
Ma cosa possiamo fare in concreto per essere felici? Cosa possiamo fare quando le lavatrici e le esigenze dei nostri figli sembrano sovrastarci e abbiamo la sensazione di scomparire? Quando una notte di sonno e 30 minuti sul divano a leggere sembrano ricordi sfocati? Quando arriviamo a vedere predominante il lato oscuro della maternità e ci chiediamo "ma chi me l'ha fatto fare"?
La prima cosa è realizzare che ci sono giorni (talvolta mesi a dir la verità) dove la gioia è una conquista, non è scontata: si esatto, in alune fasi della nostra carriera da mamme la felicità è qualcosa per cui si deve lottare. Questo non vuol dire che sia impossibile da provare, significa solo che è necessario sforzarsi per ottenerla.
Ecco dieci consigli per riuscire a catturare la felicità della nostra complessa vita di mamme e donne moderne: 10 buone abitudini delle mamme felici
1. Essere grate:
E' necessario sforzarsi di aver sempre chiaro in mente quali sono i pilastri della nostra vita e quali sono le cose senza le quali saremmo infelici. E' importante focalizzarsi intorno a questi punti piuttosto che pensare ad aspetti belli, interessanti ma che non sono il fulcro di noi. Non dobbiamo avere una vita perfetta per essere felici: dobbiamo solo focalizzarci sulle cose positive invece che sugli aspetti negativi.
2. Scegliere di essere felici:
Essere felici è una scelta che dobbiamo compiere ogni mattina e in ogni ora. La felicità non è qualcosa di misurabile nel breve periodo ma un aggettivo da mettere in ogni minuto della nostra vita: quindi posso scelgliere di arrabbiarmi perchè vorrei uscire e invece mio figlio ha di nuovo la febbre per il terzo week end di fila. Si posso scegliere di arrabbiarmi è vero, ma posso anche inventarmi qualcosa che mi renda felice come farmi una maschera sul viso e atre coccole di bellezza o ancora chiedere a mio marito di fare i turni per uscire o ancora programmare una cenetta roantica per il sabato sera a casa quando i bimbi saranno andati a letto. Se non possiamo agire sulle situazioni in sè, abbiamo la possibilità di scegliere come reagire ad esse, possiamo controllarle e sfruttarle a nostro vantaggio. Decidere di abbandonarci alla rabbia è una scelta.
3. Non fare paragoni.
Una mamma felice non fa paragoni con altre mamme. Invece di focalizzare la nostra attenzione sui figli di qualcun'altro, sulla vita di qualcun'altro e sulla felicità di qualcun'altro pensiamo solo alla nostra famiglia, ai nostri bisogni e alla nostra vita. Il confronto è importante ma solo se arricchisce la nostra persona: ogni nucleo famigliare è a sè, così come ogni individuo. Inoltre spesso ciò che una persona dice di fare, essere e sentire non corrisponde poi alla realtà: tendiamo spesso ad enfatizzare alcuni aspetti e a nasconderne altri. La comparazione ci fa credere che esista di meglio al fuori della nostra famiglia partendo da basi di conoscenza frammentarie e spesso non veritiere: non c'è nulla di più sbagliato che sminuire se stessi e i propri cari paragonandoli ad altre persone! Questo vale ancor più per i bambini: i bambini non sono incasellabili nella categoria bambino tranquillo quindi bravo e bambino vivace con l'ulteriore branca del bambino cattivo. I bambini sono anch'essi persone, e come tali sono unici e irripetibili fin dalla nascita.
4. Prendiamoci cura di noi:
Quando diventiamo mamme spesso i nostri bisogni vanno all'ultimo posto nella lista delle tante cose da fare e diciamocelo chiaramente, talvolta quando potremmo fare concretamente qualcosa per noi ci manca la voglia, l'energia fisica e mentale. Come però troviamo la forza di alzarci la notte per il nostro piccolo è giusto trovare anche la determinazione di prenderci cura di noi mettendo al secondo posto altri aspetti della quotidianità, in primis la casa. Ricordiamoci che i nostri figli imparano da noi, dal nostro agire o come dice Maria Montessori "dal nostro essere": per questo se noi ci prendiamo cura di noi stesse i nostri figli impareranno a farlo da adulti perchè lo percepiranno come qualcosa di normale, in caso contrario sarà più complicato per loro comprendere che amarsi e dimostrarsi amore è una parte imprescindibile della loro esistenza.
5. Prendiamoci cura del matrimonio:
Diventare mamme significa mattere spesso i i bisogni dei nostri figli prima di tutto ma ricordiamoci che la base del nostro e del loro benessere siamo noi e il nostro compagno. Sicuramente la relazione cambia ma è necessario prendersi i propri spazi anche se si è stanchi: e appena ce nè occasione organizziamo qualcosa di romantico e perchè no anche sexy. Non ha senso far finta che non ci interessi più l'amore e il contatto fisico: sono aspetti fondamentali anche quando si diventa mamme! Se riusciamo a coltivare la nostra relazione coniugale anche i nostri figli ne trarranno beneficio.
6. Impariamo a dire no tanto quanto diciamo si:
Per essere felici dobbiamo tenere strette le nostre priorità: questo a volte significa dover dire no ai nostri figli o ad altre persone. Questo significa dire no al mondo esterno per ritagliare tempo a noi stesse, alle nostre amiche, a ciò che ci piace fare. Ma a volte significa dire no alla tentazione di guardare Facebook e dire un si ai nostri figli per fargli stare buoni: meglio dedicarci a loro in toto per un'ora e poi uscire per andare in palestra o a fare una pesseggiata con una nostra amica appena arriva il papà piuttosto che essere fisicamente con i nostri bimbi tutto il tempo ma passare il pomeriggio al cellulare.
7. Mangiamo bene:
Ormai è appurato che l'alimentazione abbia effetti importanti sul nostro stato emotivo. E' quindi importante abbondare di frutta e verdura e puntare su questi o altri snack sani nei momenti in cui sentiamo un vuoto di stomaco. Ricordiamoci inoltre di bere almeno due litri di acqua al giorno. In periodo particolarmente complessi possiamo utilizzare degli integratori: trovate una mia selezione qui .
8. Andiamo a dormire presto:
I risvegli notturni mettono a ko il nostro sistema ormonale: è quindi fondamentale dare il nostro piccolo contributo affinchè l'ipofisi percepisca qualche imput positivo. Uno di questi è andare a dormire non oltre le 10,30: lo so che le ore successive in cui si mettono a nanna i bimbi sono pura estasi, ma non è meglio sentirsi più in forze tutto il giorno e ritagliarsi qualche ora senza bambini durante la settimana? Io normalmente vado a dormire non oltre appunto le 10,30 e mi sveglio alle 6 del mattino: è il mio spazio di benessere e fare la colazione tranquilla ascoltando il rumore degli uccellini mi ricarica per tutta la giornata.
9. Chiediamo aiuto:
Una brava mamma non deve farcela da sola: in realtà come ci spiega l'ostetrica Angela Dinoia nel suo libro "Il neonato e i suoi segreti", edito da Mental Fitness Publishing, una "buona madre" capisce il momento di difficoltà e non ha paura di cercare assistenza, per il bene suo, del bambino e del partner." Dobbiamo ricordarci che educare i nostri figli non significa solo dedicarsi a loro nel 100% del nostro tempo, ma scegliere il meglio partendo dalle risorse disponibili: questo può essere lasciare il bambino un'ora con il papà, con la nonna o con una babysitter fidata e andare a fare una passeggiata, o semplicemente dormire!
10. Teniamo lontano le persone negative:
Cerchiamo di tenere il più possibile lontano dalla nostra famiglia e dalla nostra vita persone distruttive e che mettono a repentaglio il nostro benessere: se abbiamo una nonna di questo genere "usiamola" cercando i lati positivi della situazione cercando di contenere a livello temporale la sua presenza. Per cui potrà occuparsi per un'ora del piccolo poi ognuno a casa sua.
Giulia Mandrino