Martyna Ball, la fotografa della raffinatezza
Mercoledì, 20 Aprile 2016 12:48Tra i soci fondatori di Afineb, fondazione per la diffusione della fotografia neonatale e di bambini in Italia, c'è Martyna Ball. Romana, dedica il suo lavoro alla ritrattistica di bambini, neonati, mamme e famiglie. E a noi il suo stile piace moltissimo!
Vi presentiamo Martyna Ball, la fotografa della raffinatezza: da Roma, la professionista dell'immagine che immortala l'affetto e la bellezza delle famiglie
Il suo stile è moderno, spontaneo, raffinato ed emozionante: scatta immagini di famiglie senza metterle in posa, ma cercando di cogliere l'attimo in cui emergono la sincerità dei rapporti, l'affetto, la bellezza dello sguardo e la naturalezza.
Se siete della zona, o se semplicemente vi interessa il lavoro di Martyna, dovete sapere che i suoi ritratti sono dedicati, soprattutto, all'infanzia e alla maternità.
Le mamme in dolce attesa, solitamente tra la trentesima e la trentottesima settimana (quando quindi il pancione è in vista, in tutto il suo splendore) vengono immortalate da Martyna Ball in tutta la loro dolcezza, bellezza e radiosità. Nell'intimità della casa, in studio (con le luci sempre naturalissime), sole, con il proprio partner, con i bimbi, in riva al mare o in un prato fiorito: la location e la posa vanno in secondo piano, lasciando il posto d'onore all'atmosfera, alla spontaneità e all'importanza dello sguardo.
Lo stesso accade con i bimbi: Martyna è specializzata negli scatti ai neonati. Entro i quindici giorni dalla nascita, i bambini vengono catturati dalla macchina fotografica dell'artista in maniera dolcissima, elegante e unica. Spesso dormienti, da soli oppure in compagnia di mamma e dei fratellini e sorelline, i bimbetti nelle mani esperte di Martyna si trasformano in piccoli cuccioli d'uomo, tenerissimi, quasi indifesi, ma estremamente belli.
Ma non preoccupatevi se avete perso l'attimo dei primi giorni di vita dei vostri piccoli: anche le foto ai bebè, fino ai due anni circa, sono favolose. Martyna cerca sempre di cogliere la gioia nei loro occhioni, con primi piani perfetti e incredibilmente dettagliati; scatta il momento della sorpresa, della scoperta del mondo, i primi passi incerti e le risate sdentate.
Idem con i bambini un po' più grandicelli, ma soprattutto con i fratelli e le sorelle: non è tanto la posa statica ad attirare l'occhio di Martyna Ball, quanto il rapporto. Scatta i momenti di perfetta armonia tra di loro, i gesti sinceri di affetto, gli abbracci spontanei e gli scherzetti reciproci.
E se progettate un bel ritratto di famiglia tutti insieme, beh, non aspettatevi le solite immagini in posa tutti seduti in studio. Martyna organizza infatti insieme a mamma, papà e bambini delle gite fuoriporta, magari nei luoghi del cuore, per scattare immagini uniche, eleganti e speciali. Gli abbracci, le risate, i piccoli gesti, la quotidianità: è tutto questo a muovere il dito di Martyna, che scatta nel momento in cui scatta anche il suo cuore. Per questo è necessario che la fotografa conosca al meglio la famiglia, la personalità di ogni membro e i rapporti che legano ognuno con l'altro: solo in questo modo potrà identificarsi e capire realmente quali sono i momenti indimenticabili!
Un bianco e nero suggestivo e dei colori pastello delicatissimi: la sua fotografia è davvero riconoscibile, e non stupisce quindi se Repubblica l'ha messa in homepage con venti sue fotografie definendola "una tra le migliori fotografe italiane del genere". E il posto tra i 100 migliori fotografi italiani emergenti durante la mostra organizzata da Vogue e Swatch in occasione della Fashion Night Out del 2011 non fa che confermarlo.
10 giochi d'acqua da fare in estate con i bambini
Mercoledì, 20 Aprile 2016 12:32Ecco 10 giochi d'acqua da fare in estate con i bambini: con i palloncini e altri semplici strumenti le attività irrinunciabili per le giornate estive
1. Passarsi l'acqua con i bicchieri. Ma non composti a tavola tentando un semplice travaso! No: stavolta il travaso avviene sopra la testa, all'indietro. Formate con i bambini due file: vincerà il gruppo che alla fine del passaggio d'acqua avrà riempito maggiormente l'ultimo bicchiere.
(foto 1 http://www.agirlandagluegun.com/2014/05/outdoor-games-to-play-in-summmmmer.html)
2. Un gioco carinissimo per rinfrescarsi, ripassare i numeri e passare qualche tempo tranquilli e pazienti, imparando ad attendere il proprio turno: con i più piccoli provate il gioco del "spruzza gli altri!". Un vassoio pieno d'acqua al centro e un dado: non serve altro! I bimbi lanciano a turno il dado, e solo chi ottiene un sei ha il privilegio di spruzzare gli amichetti (ma anche un po' se stesso: è inevitabile...) con l'acqua, dando una forte manata nel vassoio.
(foto 2 http://www.toddlerapproved.com/2012/08/shark-and-water-themed-fun.html)
3. Avete presente "Marco Polo"? Lo si vede spesso giocare nei film e nei telefilm americani. Non è altro che un "mosca cieca" acquatico, divertentissimo. Basta una piscina: quando tutti stanno sguazzando, la "mosca" (ad occhi chiusi) urlerà "Marco!", e gli altri partecipanti risponderanno "Polo!". Guidata dalla voce degli altri, la mosca Marco tenterà di toccarli, passando così a qualcun altro la sua cecità.
(foto 3 http://sunguardpoolcare.com/backyard-fun/pool-games/)
4. Con delle pistole ad acqua e delle macchinine si può organizzare una super competitiva gara di velocità: le macchinine vengono spinte solo con la forza dell'impatto dell'acqua sparata, e vince il primo che taglia il traguardo!
(foto 4 http://www.agirlandagluegun.com/2014/05/outdoor-games-to-play-in-summmmmer.html)
5. La creatività non va in vacanza, nemmeno quando il sole scotta troppo: provate la pittura con i gessetti inumiditi! Basta usare quelli grossi apposta per l'esterno (si lavano con la prima pioggia senza lasciare macchie!): metteteli a bagno per un'oretta, bagnare il marciapiede scelto come tela e lasciate che i bambini disegnino ciò che vogliono. Un'attività già piacevolissima di per sé, che così acquista una consistenza e un colore ancora più ricchi!
(foto 5 http://www.apartmenttherapy.com/wet-sidewalk-chalk-117489)
6. E per rinfrescare ancora di più sapete che fare? Usare colori ghiacciati! Riempite dei contenitori per cubetti di ghiaccio di acqua e colorante naturale, e appoggiate (dopo averli lasciati una mezz'oretta in freezer) al centro dei bastoncini di legno. Lasciate ghiacciare per una notte e toglieteli dal contenitore: utilizzateli come pennelli su un foglio e il gioco è fatto.
(foto 6 http://www.sheknows.com/parenting/articles/997077/summer-ice-cube-crafts-for-kids)
7. Per allenare la presa e l'equilibrio si può rivisitare la classica corsa con cucchiaio e uovo (in maniera molto più pulita! Dimenticatevi i disastri delle uova rotte). Date ai bimbi dei cucchiai di legno e dei piccoli palloncini pieni d'acqua, metteteli in riga e via! Parte la corsa con i cucchiai. Chi fa cadere il palloncino perde e torna indietro. E si bagna!
8. Una spedizione archeologica rinfrescante in giardino: riempite alcuni palloncini con animaletti giocattolo e acqua e metteteli in freezer a ghiacciare. Togliete la plastica del palloncino e spargete i "fossili" in giardino: saranno tutti da scoprire, da spaccare con degli scalpelli in plastica e da utilizzare come rinfrescante naturale.
9. Avete una canna per innaffiare il giardino? Tiratela fuori e usatela per realizzare il limbo acquatico! Lo spruzzo rappresenterà la linea sotto alla quale muoversi. I più piccoli possono abbassarsi come preferiscono ma i più grandi devono sottostare alla regola ferrea di ogni limbo: piegamenti solo all'indietro!
(foto 9 http://www.diyand.me/some-of-most-fun-activities-for-kids-you-can-do-with-them/water-limbo/)
10. La gara con la maglietta ghiacciata: questa gara inizia quando i bimbi cominciano a infilarsi la maglietta (precedentemente bagnata e lasciata ghiacciare in freezer) - un'impresa ardua, dal momento che è tutta dura e scrocchiante! Vince chi riesce per primo a indossarla. Ma vincono un po' anche gli altri: il senso di freschezza è un premio per tutti.
(foto 10 http://www.agirlandagluegun.com/2014/05/outdoor-games-to-play-in-summmmmer.html)
Il Kombucha, l'elisir fermentato di lunga vita
Mercoledì, 20 Aprile 2016 06:33I cibi fermentati, l'abbiamo detto, fanno davvero molto bene. Grazie al metabolismo dei batteri che li abitano essi si trasformano per donare all'organismo forza, energia e difese immunitarie davvero insuperabili.
Oltre ai crauti, allo yogurt e agli altri alimenti fermentati più comuni, la nostra dieta può contare su una bevanda fermentata che viene dall'Oriente, considerata un elisir di lunga vita.
Ecco il Kombucha, l'elisir fermentato di lunga vita: dalla Cina, passando dalla Russia, il tè addolcito e fermentato per mantenersi in forma e in salute
Il Kombucha è una bevanda addolcita e fermentata a base di tè, conosciuta in Cina fin dal 250 a.C. e portata in Russia già agli inizi del Novecento. Il suo gusto sta in bilico tra il dolce e l'acidulo, ed è leggermente frizzantina. Ma come la si ottiene?
Essa deriva direttamente da una coltura batterica (la "coltura di Kombucha", appunto) che viene lasciata fermentare in tè verde o nero zuccherato, dagli otto ai dodici giorni, in un ambiente coperto (in casa lo si fa appoggiando un telo sulla coltura e fissandolo con un elastico, in modo da far passare l'aria ma non la polvere e gli insetti).
Questa specifica coltura contiene batteri che producono acido acetico e lievito e si presenta come una grossa e tonda frittella.
Passati i giorni di riposo, il tè fermentato può essere filtrato e consumato (e lo si può conservare per qualche giorno: basta tenerlo in barattoli di vetro ben chiusi).
Ma quali sono le proprietà di questo Kombucha? Principalmente esso è noto per la sua capacità probiotica, in grado di equilibrare lo stomaco e la milza grazia alla regolarizzazione della flora intestinale, aiutando così la digestione (ma anche il sistema immunitario: i probiotici fanno proprio questo!).
Ma il suo potere è molto più ampio e profondo, tanto che è considerato un vero e proprio farmaco naturale secondo la medicina tradizionale cinese! Negli anni, l'osservazione delle risposte dell'organismo al consumo di questo tè fermentato ha portato a notare una relazione tra questo e il miglioramento di patologie quali il diabete, la gotta, problemi di pressione sanguigna, reumatismi, disturbi digestivi come gastrite, stipsi e dissenteria.
Ma fin dai tempi più antichi esso è noto anche per le sue capacità di incrementare il metabolismo e tenere a bada il peso (contrastando l'obesità), rafforzare la funzionalità renale, fornire aiuto in caso di disturbi del sonno e in generale migliorare la qualità di vita.
In fondo, il Kombucha è un alimento vivo, che agisce direttamente ed efficacemente nel nostro corpo. Mentre disseta energizza i tessuti, li purifica dalle tossine, aiuta la digestione e il metabolismo e favorisce le difese naturali e il sistema immunitario rendendoli molto più forti.
Anche se non vi sono studi scientifici che lo provano, grazie alla combinazione di tutte queste proprietà e benefici è indubbio che il Kombucha può rivelarsi un ottimo alimento, grazie all'azione su tutto il corpo, che mantenendo la salute previene l'invecchiamento dei tessuti e contrasta con il suo acido lattico l'insorgere dei tumori (e in caso di questi ultimi è perfetto per smaltire gli effetti di chemioterapie e radioterapie!). Una bevanda davvero da tenere in considerazione!
Lo trovate in numerosi negozi del biologico: se invece volete prepararlo a casa ecco un tutorial perfetto http://www.kombu.de/anleit-i.htm
La redazione di mammapretaporter.it
Foto Credits: By Simon A. Eugster (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Cosa sono i cibi fermentati e perchè sono utili
Mercoledì, 20 Aprile 2016 06:15Si conoscono da secoli in tutto il mondo, e sono noti per i loro benefici sull'organismo: parliamo degli alimenti fermentati, quelli che vengono trasformati attraverso un processo che coinvolge i microrganismi che li abitano.
Vi presentiamo i cibi fermentati: cosa sono i cibi fermentati e perchè sono utili per la nostra salute
Da Est a Ovest, l'uomo ha sempre mangiato cibi fermentati, conoscendo le loro potenzialità sia a livello conservativo che digestivo. La fermentazione non è casuale: quando gli alimenti vengono a contatto con agenti patogeni che li alterano possono scatenarsi processi pericolosi; ma quando la coltura microbica (o il microbo presente naturalmente nella materia prima) e la trasformazione sono controllate, allora questi cibi divengono ancora più sicuri e utili all'organismo.
Il tutto avviene in maniera molto semplice: per vivere i batteri necessitano di energia, un'energia che, come l'uomo, prendono da ciò di cui si nutrono. Mangiando, rilasciano prodotti ancora più ricchi di questa energia, come l'alcol etilico (le bevande alcoliche sono quindi fermentate) e l'acido lattico. Basta quindi inserirli negli alimenti per far sì che questi si arricchiscano di queste sostanze.
L'importante è che i microrganismi utilizzati siano quelli virtuosi e utili, quelli che rendono le materie prime ancora più appetibili. Pensiamo solo ai cibi fermentati che oggigiorno si trovano quotidianamente sulle nostre tavole: la birra, il vino, lo yogurt (anche quello di soya), il pane lievitato naturalmente, i crauti, le olive, l'aceto, i sottaceti, i formaggi... Buoni, no?
La fermentazione li rende più buoni, li conserva più a lungo (non a caso era una tecnica per sostituire il frigorifero!), ma soprattutto li arricchisce di elementi assolutamente fondamentali per una dieta sana:
1. enzimi: responsabili delle reazioni chimiche e del metabolismo
2. vitamine C e B
3. antiossidanti
4. fermenti lattici e acido lattico, dato che i lattobacilli e i batteri lattici sono proprio gli organismi utilizzati per ottenere la fermentazione (attraverso il loro metabolismo microbico).
I cibi fermentati sono utilissimi in caso di disfunzioni intestinali come diarrea, stipsi, meteorismo, ma anche per rafforzare le difese immunitarie. Aiutano infatti la motilità intestinale e l'immunità del corpo! Rinforzano la flora, aumentano le difese intestinali, rinnovano la linfa e, non ultimo, sono ottimi antidolorifici.
Non solo: disinfettano, bloccano la proliferazione dei batteri cattivi, disintossicano, aiutano la microcircolazione, riequilibrano la pelle e sono utilissimi in caso di candida o allergie.
Cosa aggiungere quindi alla nostra dieta per assicurarci di mantenere sana e attiva la nostra importantissima flora batterica?
Il kefir, lo yogurt (perfetto quello di soya), il tempeh, il miso, il kombucha, i crauti (meglio se a crudo), gli alimenti vegetali fermentati o conservati sotto sale, il mango e la papaya.
Due porzioni al giorno, in aggiunta ad una dieta sana, varia ed equilibrata possono contribuire al corretto mantenimento dell'intestino e al rafforzamento delle difese immunitarie.
La redazione di mammapretaporter.it
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Fa bene contare con le dita?
Martedì, 19 Aprile 2016 10:14Quando impariamo a contare, durante gli anni dell'asilo o nei primi a scuola, la cosa più naturale è provare a farlo con le dita. Sembrano lì apposta, piccoli bastoncini per contare che arrivano tondi tondi al dieci!
Li usano in Europa (partendo da pugno chiuso e iniziando ad alzare i pollici), in Medio Oriente (sempre chiudendo i pugni ma iniziando dal mignolo destro), in America (partendo con gli indici); in tutto il mondo, insomma.
Ma non pensate che questo sia un esercizio puerile e da abbandonare non appena si apprendono nuovi metodi per le operazioni: è sbagliatissimo ritenere che sia qualcosa di inutile, o che se il bambino continua a farlo è perché non è capace a farlo in altro modo, è stupido o indietro con il programma!
La risposta alla domanda "fa bene contare con le dita?" è solo una: sì, perché non è solo un esercizio facilitatore, ma un'attività costruttrice di percorsi neurali
Proprio così: contare con le dita è necessario per far sì che si sviluppino moltissime funzioni neurologiche: il legame tra l'uso delle dita e lo sviluppo del senso del numero ha la sua culla proprio nel cervello.
Immaginatele come qualcosa di astratto e concreto allo stesso tempo: per il bambino (ma anche per l'adulto!) le dita sono sempre lì, a portata di mano e di sguardo; e a livello visivo rappresentano benissimo le quantità e le operazioni. Disegnare mentalmente queste attività deve quindi passare necessariamente prima dal disegno concreto sotto al naso.
Un professore di Stanford, Jo Boaler, ha recentemente messo nero su bianco questo suo pensiero (pubblicato sul sito The Atlantic):
"Lasciare che il bambino abbandoni le dita per contare potrebbe stoppare il suo sviluppo matematico. Le dita sono uno degli strumenti visivi più utili che abbiamo, e l'area dedicata ad esse nel nostro cervello è usata moltissimo anche in età adulta. Il bisogno e l'importanza delle dita potrebbero anche essere la ragione per la quale i pianisti e altri musicisti spesso mostrano di avere una comprensione della matematica maggiore rispetto a tutte le persone che non suonano alcuno strumento musicale". (da http://www.theatlantic.com/education/archive/2016/04/why-kids-should-use-their-fingers-in-math-class/478053/)
Gli stessi studi hanno rivelato che anche crescendo quando si conta mentalmente spesso l'area del cervello dedicata al movimento delle dita si attiva, pur non utilizzandole concretamente. Questo perché sono davvero strettamente collegate al senso matematico, e l'impronta rimarrà per tutta la vita. Un po' come una base per tutto il resto.
Per i bambini la matematica spesso è troppo astratta, fatta di segni e operazioni che non rappresentano abbastanza bene la quantità; e quando un problema non riesce, spesso inizia a salire l'ansia, che a sua volta fa sembrare tutto più difficile. In questo modo la matematica non viene fatta propria, non la si capisce fino in fondo, e questo problema lo si porterà fino all'età adulta.
Ricorrere alle dita (come agli esempi più pratici) rende quindi tutto più accessibile, comprensibile e, non ultimo, durevole. Abbandonare le dita non dovrebbe dunque essere contemplato nei programmi: se i bambini sentono di dover passare attraverso esse per avere più solidità di pensiero, lasciateglielo fare!
Sia a casa sia a scuola, chiaramente: più le si usa, più il risultato sarà solido e duraturo.
La redazione di mammapretaporter.it
Il light panel, lo strumento perfetto per imparare
Lunedì, 18 Aprile 2016 12:09Nel Reggio Approach (il pensiero didattico delle scuole di Reggio Emilia, studiato nel dopoguerra da Loris Malaguzzi e ancora oggi considerato uno dei migliori approcci pedagogici) la luce ha un ruolo fondamentale.
Negli Atelier, i "laboratori d'arte", questo elemento è davvero importante, e lo studio attraverso esso è considerato basilare per stimolare la creatività, la curiosità, provocare meraviglia e stimolare gli approfondimenti.
Ma udite udite: con lo strumento bellissimo che vi stiamo per proporre questi percorsi proposti dagli Atelier sulla luce si possono ricreare a casa, per offrire ai bimbi momenti di gioco che si trasformano con naturalezza in occasioni educative!
Ecco il light panel, lo strumento perfetto per imparare: ispirandosi al Reggio Approach, i giochi luminosi che aiutano ad esplorare il mondo
Il light panel altro non è che un tavolo luminoso: si presenta come una lavagna bianca retro-illuminata, opaca, sulla quale si possono svolgere moltissime attività.
Li si può trovare online, di diversi prezzi (a partire da circa 50 euro): si presentano come lavagnette di varia dimensione, da poter appoggiare su di un tavolo per creare, appunto, il tavolo luminoso. Ma nessuno vieta di costruirne uno apposta per i bimbi, fisso, con un po' di inventiva: guardate ad esempio questo, costruito a partire da un tavolino per bambini dell'Ikea!
foto 1 http://www.hobbymommycreations.ca/2014/03/diy-light-table-ikea-hack.html?spref=pi&m=1
Ma come sfruttare questo strumento così interessante? Beh, ci sono infiniti modi, tutti divertenti, educativi e stimolanti. Sì, perché la luce incoraggia moltissimo la curiosità dei bambini e rende ogni attività ancora più affascinante. Un consiglio? Spegnete le luci attorno per un'atmosfera perfetta: la concentrazione dei bimbi sarà aiutata e il gioco risulterà ancora più bello.
Il primo esercizio che viene in mente è naturalmente il ricalco: grazie alla luce in contrasto, i bimbi possono studiare le forme della natura, le venature delle foglie, i contorni dei fiori, i colori degli elementi, le sezioni dei frutti... E appoggiando un foglio sopra le materie scelte possono poi impegnarsi nel disegno, seguendo i contorni, le grinze, i petali.
foto 2 https://it.pinterest.com/pin/556687203919060991/
La trasparenza permette poi un utilizzo perfetto di sabbia, sale, farine e sassolini colorati. Non solo per giochi artistici: anche la matematica o lo studio delle lettere possono trovare sul tavolo luminoso la loro perfetta dimensione. Ad esempio, per ripassare i numeri e la loro scrittura i bimbi possono esercitarsi tracciandoli con le dita su del sale sparso sulla lavagna e sagomandoli con delle pietruzze. Idem per le lettere!
foto 3 http://www.aneverydaystory.com/2016/01/24/shelves-snapshot-working-numbers-light-panel/
E per imparare i numeri pari e dispari è possibile stampare una griglia con i primi 100 numeri: quelli pari o quelli dispari possono essere coperti con sassi o dischetti colorati trasparenti, in modo da non limitare la lettura!
foto 4 http://www.stillplayingschool.com/2015/03/hundred-chart-patterns-on-light-table.html
La creatività, poi, sui pannelli luminosi ha ancora più possibilità di sbocciare: i colori rivelano nuove sfumature, la consistenza si svela in tutta la sua gloria, le linee sono ancora più visibili e gli esperimenti con gli acquerelli o le tempere sono potenzialmente infiniti. Perché mischiare i vari colori in una vaschetta trasparente sul tavolo è già divertentissimo (si vedranno chiaramente i flussi che derivano dal mescolare), ma questo divertimento raddoppia se quei colori li utilizziamo poi su un foglio per disegnare.
La regola è quindi sfruttare al meglio le trasparenze e la luminosità, senza limiti precisi: sul tavolo luminoso ci stanno benissimo i sassolini trasparenti, i bicchieri, i fogli da disegno da riempire di colori, la sabbia, la farina, il sale, le radiografie (perché no? Può essere una bellissima lezione di anatomia), i fiori e le foglie, i percorsi da tracciare con la biro e i pennarelli (per aiutare la manualità dei più piccoli)...
Non limitate la fantasia e cercate di ottenere il massimo rendimento da uno strumento davvero unico, così semplice eppure dall'effetto sorprendente!
foto 6 http://www.teachpreschool.org/2013/02/l-is-for-lines/
Ecco un tutorial per realizzare la lavagna luminosa in maniera semplice e veloce ed estremamente economica!
Sara Polotti
10 idee di water station per bambini
Domenica, 17 Aprile 2016 09:20"Non giocare con l'acqua, lavati le mani" dicono le nostre nonne: ma i bambini sono naturalmente portati alla scoperta del mondo e quindi anche a giocare con l'acqua, elemento fondamentale.
Invece di ostacolare questa naturale propensione è importante permettere al bimbo di giocare con l'acqua sia nel classico bagnetto sia in estate all'aperto, magari con qualche water station come quelle che vi stiamo per proporre.
Ecco 10 idee di water station per bimbi: supporti homemade ed economici per far giocare i bimbi con l'acqua in estate
1. Da due gomme, due bacinelle e qualche attrezzo da cucina ecco la nostra prima water station
https://it.pinterest.com/pin/353532639477601539/
2. Tanti tubi, imbuti, qualche filo di plastica ed ecco una divertentissima postazione per giocare con l'acqua
http://learningandteachingwithpreschoolers.blogspot.it/2012/04/water-wall.html
3. La nostra terza proposta si sviluppa sempre in verticale ma prevede un pannello che supporta gli utensili
http://learningandteachingwithpreschoolers.blogspot.it/2012/04/water-wall.html
4. Bellissimo poi unire elementi naturali raccolti durante una passeggiata e una baccinella d'acqua!
http://b-inspiredmama.com/autumn-sensory-bin/
http://www.mericherry.com/2014/05/04/making-nature-soup-nature-water-play-toddlers/
5. E sempre con una bacinella possiamo realizzare un laghetto per le barche
http://frogsandsnailsandpuppydogtail.com/pool-noodle-boats-water-sensory-bin/
6. Bastano pochi tubicini trasparenti attaccati alla parete per realizzare questa water station
http://mserinsroom.blogspot.it/2010/10/tubes-and-funnel-peg-board.html
7. E che dire di queste bottiglie reciclate per realizzare delle divertentissime cascate?
8. Con tubo di plastica attaccato a un muro esterno possiamo realizzare un torrente bellissimo!
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/ff/a6/98/ffa698e197e2aca14ce1972f04179f37.jpg
9. Bellissima idea quella di usare come tubi del nuoto (si trovano da Decathlon per esempio)
http://casualclaire.com/2016/04/07/diy-toddler-pool-noodle-water-wall/
10. Per chi di voi ha un po' di spazio giocare con una working station che sfrutta la pendenza è davvero perfetta!
http://childhoodlist.blogspot.it/2012/08/60-gutter-and-water-play.html
Giulia Mandrino
Se pensate sia complesso creare questo ghiacciolo vi sbagliate di grosso! E' una delle ricette più semplici che possiate immaginare!
Ecco come realizzare uno yogurt pop: la ricetta dei ghiaccioli di yogurt alla frutta
Ecco la ricetta delle gelee di frutta: come realizzare delle caramelle alla frutta sane e veloci
I burri di frutta secca sno uno strumento eccezionale non solo per fare torte ma anche come merenda: dal conosciutissimo burro di arachidi a quello di mandorle, il burro di frutta secca ha un gusto generalmente amato dai bambini e può essere sfruttato in molti modi.
Ecco come fare il burro di mandorle in casa: la ricetta per realizzare burro di arachidi e di frutta secca in pochi minuti
La materia prima è importantissima, per questo scelgo per fare il mio burro di mandorle le mandorle Noberasco Bio (le trovate nei supermercati o nell'e-commerce Noberasco); se invece optate per il burro di arachidi vi consiglio le arachidi Noberasco a tostatura leggera, perfette per il nostro scopo.
Fare i burri di frutta secca in casa è un grande risparmio e sopratutto la qualità è davvero notevole: basta solo un frullatore e 10-15 minuti di tempo.