Cercasi bambolotto, disperatamente
Mio marito è agente di commercio, io giornalista: lui può avere un attacco di panico se lo fai stare più di un giorno seduto davanti a una scrivania, io posso soffrire di tachicardia se mi fai stare nel traffico quotidianamente. La mia amica Susanna ama stirare ma non cucina neanche per sbaglio, io invece me la cavo in cucina ma non sono capace a stirare. Ognuno è diverso e probabilmente lo è fin dal concepimento: sicuramente come genitori possiamo fare molto per la crescita dei nostri figli ma credo che le basi siano innate, che i nostri figli già dal grembo abbiamo delle caratteristiche non solo fisiche ma anche caratteriali ben precise. Così la mia primogenita in pacia era un terremoto, non mi faceva dormire mai: e ancora ora non ama dormire ed è molto agitata. Il mio maschietto dormiva sempre quando ero incinta e anche adesso è un gran dormiglione!
Fin qui tutto semplice no? La domanda che mi pongo è: perchè, se accettiamo facilmente che noi adulti siamo diversi e generalmente non abbiamo la necessità di criticare la diversità (a te interessa se alla mia amica Susanna non piace cucinare?), con i bambini siamo così giudicanti?
Se a partire dalle scuola materna noi genitori siamo più propensi ad eccettare l'individualità del bambino, con il neonato diventa una vera e propria ossessione per molti: il neonato ha uno standard ben preciso che deve esssere rispettato, ed è quello del bambolotto. Il bimbo bambolotto mangia, dorme, piange solo quando ha fame, fa la cacca non troppo e non troppo poco, sorride agli estranei e si fa prendere in braccio da tutti. Si addormenta in giro mentre sei a cena, ama le fotografie, l'acqua del bagnetto e farsi massaggiare.
Ora prendiamo noi stesse e le persone intorno a noi e chiediamoci se noi corrispondiamo a questi canoni: mio marito odia i massaggi, ha difficoltà ad addormentarsi e in generale non ama stare in mezzo alla gente. Io odio quando le persone sconosciute mi toccano (potessi li prenderei a pugni) e piango anche senza motivo, sopratutto quando sono stanca. Ho giornate no, e sinceramente non so spiegarvi il motivo: forse perchè ho dormito male, forse perchè semplicemente quel giorno mi girano e basta. Quindi? Sono un adulto difficile? Non credo. Di sicuro non sono una di quelle persone super accomodanti, sempre sorridenti e sempre positive: ma sinceramente, quante ne conosciamo di queste?
E di preciso, perchè vostro figlio dovrebbe esserlo se, tra l'altro, il suo corpo e la sua mente devono ancora svilupparsi e magari piange perchè non riesce ad addormentarsi ma non ha 40 anni e quindi non può prendersi un libro da leggere o guardarsi un bel film in tv per convivere con l'insonnia?
Papavero3