Mini week end a Londra
Vorrei innanzitutto puntualizzare che io parlo della mia esperienza, di come Cucciola si rapporta alle cose e di come io interpreto i suoi stati d'animo: non tutti i conigli sono uguali, non tutti gli animali sono uguali, questa è la mia esperienza e non è detto che debba essere così anche per voi.
Dopo un annetto dal suo arrivo, intorno ai primi di dicembre, abbiamo deciso di partire per un week-end a Londra, una mini vacanzina tra noi due, mia sorella ed il suo moroso.
Più che organizzare il viaggio la cosa che mi premeva era che Cucciola sarebbe logicamente rimasta a casa e dovevo minimizzare lo stress per lei, per me, per lei e me. Sembravamo le uniche preoccupate. A dire il vero ero io quella più agitata ma devo confessare che anche Cucciola il giorno prima della nostra partenza sembrava si accorgesse che qualcosa non andava, era agitata, sembrava disorientata.
Decisi che la cosa meno traumatizzante per lei sarebbe stata restare nel suo ambiente piuttosto che spostarla a casa di mia mamma dove, non solo non ci sarei stata io ma sarebbe stata anche in un ambiente nuovo. La cosa mi sembrava che funzionasse, dopotutto Cucciola conosceva sia mia mamma che mia suocera...
Stabilii che la mattina mia suocera andasse a casa nostra, le aggiungesse il fieno, le cambiasse l'acqua e le desse la verdura fresca, restando da noi almeno un'ora per farle compagnia e lasciarla girare un po' per casa, nel tardo pomeriggio o verso sera sarebbe stato il turno di mia mamma che aveva i medesimi compiti (fieno, acqua, giretto) e si sarebbe dovuta occupare della pulizia della lettiera. Logicamente non potevo lasciarla da sola libera in casa, troppi rischi per lei e per la casa (!) ma la gabbietta sempre aperta nel bagno le dava la possibilità di poter muoversi un po' anche se in ambiente relativamente piccolo.
Fatta scorta di premietti, fieno e verdura, istruite le mamme adottive e spiegato a Cucciola che saremmo tornati presto tutto mi sembrava abbastanza al suo posto.
Partenza sabato nel primissimo pomeriggio, io avevo il cuore a pezzi lui con l'unica preoccupazione di salire in auto per arrivare all'aeroporto.
Io – Ciao amorino, torniamo presto
Lui – Dai facciamo tardi
Io – Hai presto tutto?
Lui – Ho soldi e documenti è più che sufficiente
Io – bene allora al posto delle mutande pulite domani mettiti una banconota...
Lui – Beh avrai preparato i bagagli no?
Io – Sì certo per me, per te e tutte le cose per Cucciola
Lui – Allora partiamo? Dai, starà bene, si tratta di tre giorni... mmm come la meni
Io – E' che mi pare non giusto, sono agitata, lei mi sembra agitata e se qualcosa va male e se è triste e se gli manchiamo e se le viene da piangere e se mia mamma e tua mamma le stanno sulle balle ... cosa non del tutto improbabile... e se
Lui – E se mio papà era un merlo volavo... dai quanti problemi, starà bene, è la tua fantasia che gira più veloce di una trottola...
Pronti, partenza e via, sabato pomeriggio volo Milano / Londra: arrivo, cena, giri vari, pranzi, altri giri, visita questo vedi quello, cammina tanto, freddo becco, visita quello, mangia dove capita e tanti tantissimi messaggini a mia mamma del tenore: noi bene, qui ok, Cucciola? Mangia? Dorme? Caga?...
Non è stata una grande vacanza né per me che avevo sempre il pensiero a casa con lei, né per chi mi stava vicino perchè non avevo l'entusiasmo del turista ma di chi sta quasi cercando di dimenticare un lutto, ma è quella cosa che senti dentro, i messaggi che ricevevo mi dicevano di stare tranquilla ma io in cuor mio avevo una sensazione non giusta...
Allora partenza sabato a pranzo, ritorno martedì sera ... alla fine poco più di tre giorni... entriamo in casa, io mi scapicollo, apro la porta e la chiamo, arrivo al bagno, spalanco la porta e la vedo in un angolino che trema un pò, lei mi vede e spalanca gli occhi, mi corre incontro e mi lecca le scarpe come fossero fatte di biscotto... Era visibilmente più magra ma così eccitata di vedermi che non riuscivo nemmeno ad accarezzarla, quando allungavo una mano metteva sotto il musino la appena ceravo di toccarla mi leccava alla più non posso e mi girava intorno come impazzita. Aveva lo sguardo illuminato e mi si è stretto il cuore.
Sentita mia mamma e mia suocera (che non hanno avuto il coraggio di dirmelo al telefono) mi hanno confessato che quando andavano a trovarla lei spaurita (cosa mai capitata con loro), trovavano intatto il fieno e la verdura, nemmeno i premietti avevano effetto, li annusava ma non li mangiava; questo da domenica mattina... ottimo direi!!!
E' stato lì che ho deciso che mai mi sarei allontanata da lei per una vacanza o un week-end e non le avrei mai più fatto provare l'ansia dell'abbandono: Cucciola 1 – Vacanza 0!
E' stato lì che mio marito ha capito che le mete esotiche da noi tanto sognate erano ben lontane dall'essere visitate: pazienza arriveranno anche le Maldive...
A volte mi immagino che portiamo Cucciola ai caraibi e rido pensandola con un bikini arancione (color carota), un mini asciugamanino in spalla, occhialini da sole che si sdrai sotto una palma, gusta un mojito e già che c'è scava una decina di tunnel nella sabbia e rosicchia le infradito del vicino di ombrellone...
Elena Vergani, autrice di Il mondo è bello perchè è variabile