Il cordone intorno al collo!
Tra le varie perplessità, paure e leggende metropolitane che spesso mi capita di ascoltare parlando di gravidanza e nascita, spunta spesso l’incubo del mostruoso e terrificante “cordone intorno al collo”. Acerrimo nemico del parto naturale, terrore di tutti i genitori e parenti, arma di distruzione di massa di ginecologi senza scrupoli. Ma esattamenteo, cosa vuol dire avere il cordone intorno al collo? E quali effetti può causare ad un bambino?
Per prima cosa, conosciamo il cordone ombelicale. Si tratta di un vero e proprio “cordone” di lunghezza variabile, che mette in connessione il bambino e la sua circolazione sanguigna, con la placenta, l’organo piatto a forma di disco che sta attaccato all’utero della madre, e funge da filtro tra il passaggio delle sostanze nutritive e quelle potenzialmente dannose dalla circolazione materna a quella fetale. Dalla placenta dunque, attraverso il cordone, il sangue viaggia e porta nutrimenti e protezione al bambino scorrendo lungo una grossa vena, e ripesca le sostanze di scarto che lasciano il bambino e ripercorrono a ritroso il cordone viaggiando in due più piccole arterie. Questi tre vasi sanguigni sono circondati da una gelatina biancastra che da forma al cordone e protegge i vasi stessi.
Nell’utero, il bambino vive immerso nell’acqua, volteggiando e danzando. Coabita con il cordone, ed è dunque normalissimo che questo si avviluppi intorno al suo corpo, collo compreso. Il pulsare del cordone è vitale per il cucciolo, se dunque per caso dovesse anche capitargli di afferrarlo tra le mani per scoprire di cosa si tratta e stringere un po’ troppo mentre ci gioca, capirà da sé che occorre lasciarlo andare e continuare a volteggiare felice, nella sua piscina termale.
Risulta quindi facile capire come diagnosticare il cordone intorno al collo durante la gravidanza non abbia un vero significato o la possibilità di stabilire un rischio a priori. L’unico effetto certo è quello di spargere inutile terrore nella famiglia del nascituro, a volte spianando la strada ad un possibile taglio cesareo non necessario (ricordiamoci sempre che l’Italia si posizione come secondo Paese al mondo per numero di tagli cesarei: è un record vergognoso, il che significa che questo tipo di nascita, in alcuni casi salvavita, viene troppo spesso scelto senza che ve ne sia una reale motivazione, e ogni giorno molte donne vengono sottoposte inutilmente ad una grossa operazione). Anche con il cordone intorno al collo, o intorno al corpo, è possibile vivere un parto naturale. Il bambino nella pancia si muove, gira, e quel giro di cordone intorno al collo potrebbe sparire, o potrebbero anche aggiungersene di altri, senza che questo significhi per forza qualcosa al momento del parto. Dobbiamo ricordare che il bambino si muove anche durante la nascita, è saggio e sa come cercare la strada. E’ brutto da dirsi, ma non dobbiamo immaginare la nascita di un bambino con il cordone intorno al collo come l’esecuzione di un impiccato! Io stessa ho assistito alla nascita di diversi bimbi, nati sani, rosei e paffuti, tutti avvolti dal loro cordone, chi intorno al collo, chi a tracolla (ma tu guarda, quasi avessero una borsetta!).
Diffidiamo dunque da amici, parenti, o specialisti che tentano di inculcare in noi il terrore del parto parlando di giri di cordone intorno al collo… Anzi, a farsi un bel giro, mandiamoci loro!
Ostetrica Eleonora Bernardini
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