Non chiamatela vagina!
Per iniziare questa rubrica, ecco che noi donne ci presentiamo. Buongiorno, siamo donne! Abbiamo una testa - che pensa, pensa, pensa…molto, a volte troppo - con dei capelli che spesso, è vero, cambiano a seconda delnostro stato d’animo o in accordo con più o meno importanti cambiamenti nella vita. Abbiamo un collo e delle spalle spesso irrigiditi e pieni di dolori, sempre per colpa della nostra testa che pensa, pensa, pensa... Abbiamo un viso che non sa mentire (e parlo sia di emozioni che di anni di età: cara, puoi rifarti quante volte vuoi, ma la soglia degli “-anta” lascia segni indelebili anche su di te. E credimi, è bello così, davvero). Abbiamo mani sempre indaffarate, abili ed in grado di fare un sacco di cose, che vorremmo saper curare meglio di come facciamo. Abbiamo un seno che non ci soddisfa mai. Una pancia che non è proprio sempre esattamente piatta, un sedere e cosce più belli di quel che pensiamo anche se con un filo di cellulite, gambe stanche e piedi gonfi a fine giornata. E sappiamo valorizzarci, quando vogliamo lo sappiamo fare: ed ecco che scegliamo l’abito giusto per l’occasione speciale, la scarpa adatta, il trucco… E di tanto in tanto sappiamo persino guardarci soddisfatte allo specchio!
Ed eccoci qui, lo specchio. Lo sguardo. Ogni giorno ci scrutiamo con cura, alla ricerca di qualche nuovo particolare (più spesso imperfezioni da correggere): testa, capelli (fin le più minuscole doppie punte!), ogni centimetro quadrato della pelle del viso, ciglia, sopracciglia, occhi e contorno occhi, bocca, denti, collo. Mani con dita e unghie (non ci limitiamo a guardarle, le mangiamo proprio!), seno, pancia, cosce, gambe, ginocchia, caviglie, piedi. Conosciamo molto di noi. Seguiamo con cura maniacale la crescita dei nei, per non parlare di acne e varie impurità della pelle.
A questo punto, una domanda per voi: avete mai guardato la vostra vulva?
“ATL. Frena un momento… Ma non si chiamava VAGINA??”
Care donne, ecco qui la prima grande menzogna dei nostri tempi. Tutte noi sappiamo come l’organo sessuale maschile, al di là dei più fantasiosi nomignoli, sia scientificamente denominato pene. Ma quasi nessuna sa che il nostro organo sessuale più esterno, quello visibile “dal di fuori” non si chiama vagina, bensì vulva. Sorprese? E vi dirò di più: la vagina esiste, ed è quel canale interno che inizia dall’apertura celata dalla grandi e dalle piccole labbra, e termina qualche centimetro più in fondo, ospitando parte del collo dell’utero.
Ma facciamo un passo alla volta: oggi impareremo a conoscere la nostra vulva, la parte più esterna dei nostri genitali. Per capire meglio, possiamo aiutarci con dei disegni, o meglio ancora guardandoci allo specchio. Vi sembra una proposta folle? Al contrario. Perché occuparsi di una parte così importante del nostro corpo solo “dandola in mano” ad altri? Molte donne vengono a chiedermi aiuto per fastidi vulvari o vaginali (cioè un dolore, un prurito o un bruciore esterno o interno…ecco che iniziamo a capire la differenza), senza avere idea di come si presenti la loro vulva. Rossore? Gonfiore? Perdite? Ai posteri l’ardua sentenza.
Al di là di una situazione di fastidio, perché non imparare a conoscere i nostri genitali, così come siamo sempre attente a conoscere, osservare e scrutare qualsiasi altra parte del corpo? La vulva ha forse meno dignità? I nostri genitali fanno davvero così schifo?
Osservandoci all’esterno, dall’alto verso il basso, sotto la curva del monte di Venere, possiamo notare il clitoride, un organo molto sensibile e simile al pene: infatti, ha un prepuzio che lo copre (formato da parte delle piccole labbra), un corpo ed un glande (la sua sommità), ed è in grado di riempirsi di sangue e aumentare di dimensioni durante l’eccitamento. Più in basso, troviamo il meato uretrale, il foro da cui fuoriesce l’urina. Scendendo ancora, l’introito vaginale, ovvero l’ingresso della vagina, con l’imene o parti di esso (a seconda se abbiamo avuto rapporti sessuali o meno). A destra e a sinistra, dall’esterno all’interno, troviamo le grandi e le piccole labbra, delle pieghe cutanee e mucose che abbracciano e circondano queste delicate e preziose parti anatomiche. Le dimensioni, la forma e il colore delle labbra, specie delle piccole labbra, possono variare molto da donna a donna. Non spaventatevi quindi se la vostra vulva non assomiglia a quella del disegno: è normale!
Ancora più sotto, scendendo,troviamo l’ano.
Tutto questo, iscritto in una losanga (cioè una figura a forma di rombo), forma il perineo. Una parte del corpo che secondo la cultura orientale è sede del primo chakra, importantissimo centro energetico. Ma di questo, e di molto altro, parleremo nelle prossime puntate.
Ecco, ragazze: queste siete voi. Queste siamo noi.
Vi ritrovate? Avete visto? Siete riuscite a vincere quella sensazione di “Oddio, ti prego, ma che schifo!” che impedisce a tante donne di guardare i propri genitali? Se per voi l’incontro con lo specchio non è una novità, provate allora ad individuare tutte le parti anatomiche che abbiamo appena conosciuto. Se l’idea di osservare la vostra vulva vi crea ancora degli scompensi, niente paura: esiste un momento buono per tutte, c’è tempo. Datevi del tempo, va bene. Va bene così.
Ostetrica Eleonora Bernardini
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