Ogni scarrafone...
Si, lo ammetto…adoro scagliare bombe di acqua gelida…e oggi ho deciso di imbarcarmi in un argomento deeeelicatissimo. Conoscete il proverbio “ogni scarrafone….”…sono certa di si. È un detto vecchio come il cucco, che sottende ad una tesi semplice e lineare: ogni bimbo, per la propria mamma, è bellissimo, meraviglioso, intelligente, simpatico, un adone degno di coroncina. Per la propria mamma…ma per gli altri? Partiamo dai neonati. Tu partorisci, e ovviamente in clinica si riversa tutta la settima generazione da entrambi i rami…tutti attorno alla culletta del poppante, o col naso incollato al vetro della nursery…tutti a sbirciare per ammirare finalmente l’ultimo nato…e…..taaaadah! Ecchetelo! La mamma sposta il lenzuolino con ricamati ornitorinchi blu, o l’infermiera lo acchiappa come ‘na pagnotta da mezzo chilo, e via! Si accendano i riflettori e l’occhio di bue…un coro di “oooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhh, ma quanto è belllllllooooooooooooo!!!!!!!!!!!”.
Ora…il neonato per definizione è tenero, morbido, ‘na palletta de ciccia, una miniatura perfetta, l’amore della nostra vita…ma siate sincere sincere sincere…è bello??? Lì per lì, noi mamme lo prendiamo in braccio, lo guardiamo negli occhi, e pensiamo “è perfetto, vedrai che lo prenderanno per il prossimo spot pampers”. A due ore di vita, lo immaginiamo già sulle passerelle di Pitti Bimbo, che sfila mentre tutti gorgogliano di ammirazione. Poi a un mese dal parto, in un momento di lucidità, scorriamo le foto sul telefono e…. “Amò, ma che ha partorito quell’amica tua cessa? Quella brutta brutta del liceo?”… “No amò, partorisce il mese prossimo, perché? “No perché ce sta ‘na foto de una co ‘n regazzino in braccio che nun se sa se è più brutta lei o il fijo…. “Amò…quella sei te co Lollo…la mattina che è nato…”
Trauma!!! Nella foto sei tu! E quella specie di tartaruga tutta rossa e grinzosa che hai in braccio non è un elfo, è tuo figlio! “Ma davero!!!! Madòòòòòòò! Ma così brutto era quando è nato!!!???”
La risposta è si! Era brutto, era inguardabile, ma ai nostri occhi, con tutti quegli ormoni in circolo, e dopo quella fatica immane, non poteva che apparire meeeeraviglioso! D’altro canto, invito ciascuno di voi a passare dentro un pertugio delle dimensioni, che so…di uno di quei tubi arancioni di plastica che si vedono nei cantieri edili, e a venirne fuori bello come il sole invece che tutto sudato, stropicciato e ammaccato. Ma appena partorisci, nessuno ha il coraggio di dirti che quel nanetto piccino picciò è tutto tranne che bello! Anzi…la nonna paterna esordisce con “madòòò pare tutto er principino George!”…dopo essere finito dentro un’impastatrice forse…e tutti, sulla scia della nonna, iniziano a cercare somiglianze (anche con l’idraulico ovviamente, per creare il momento simpatia, perché c’è sempre il coglione che deve mettere in dubbio la paternità suscitando grasse risate). “Guarda guarda, gli occhi come quelli de nonna Adele!”…che non si sa come fanno a vedere il colore visto che il neonato ha due specie di gelatine al posto dell’iride, tipo gli orsetti gommosi quando ne metti in bocca tre assieme, colore indefinibile. “Naaa….il sorriso de zio Peppino!”….ovvio…a 30 minuti dalla nascita, il neonato medio sorride già, di gusto e intenzionalmente. “Ma guarda come sta su, tiene la testa bella dritta, pare nonno Adelmo!”…tutti si guardano, e annuiscono in silenzio, perché nonno Adelmo era brutto come la fame, pareva un quadro de Picasso, ma nessuno ha il coraggio di dirlo a voce alta. E vabbè, insomma, la stanza della clinica è un echeggiare di frasi di ammirazione verso il nuovo membro della famiglia, e mamma e papà gongolano orgogliosi ammirando il loro piccolo capolavoro. Poi l’orario delle visite finisce, e tutti vanno via. Si allontanano dalla stanza lasciando finalmente soli i neo genitori…e il cugino, quello adolescente e cafone, è di solito il primo a parlare: “Mortacci sua quant’è brutto sto regazzino…speriamo che col tempo s’aggiusta!”. Segue coro di insulti, e tutti al bar a bere!
Ogni scarrafone è bello a mamma sua! Ma non solo bello…si sa…per noi mamme i nostri figli sono anche intelligenti, educati, gentili, il top del top. E soprattutto simpatici. E invece, mo me ne direte di tutti i colori già lo so, ma ce stanno certi ragazzini che porca miseria so simpatici come le spine sugli alluci in spiaggia. Chi di voi non ha mai incontrato al parco “la bambina gne gne”?....Dai su, la bambina quella che c’ha la madre spocchiosa e altezzosa, tutta “ce l’ho solo io”…come può essere la figlia di una così? Ve lo dico io com’è…’na rompicojoni! E voi direte “ma no, non è possibile, ma è un bimbo, i bimbi sono tutti tenerosi e morbidosi e dolci e amorevoli!”…mentite sapendo di mentire!! Ci sono bambini che fanno venire voglia di andare a picchiare i genitori…e la bambina gne gne è una di queste. È quella bimba con la vocina melensa e lagnosa, quella che dice le cose piagnucolando, oppure che le dice facendo la vocina da sotuttoio “perché tu non puoi giocare coi miei giochi, perché la mia mamma ha detto che sono di legno buono fatti in un paese lontano e che non devo farli toccare a nessuno…e tanto noi a Natale andiamo a sciare perché mio nonno c’ha la baita in montagna e mia mamma ha detto che noi possiamo perché siamo ricchi perché papà tanto adesso lavora in un posto che gli danno tanti soldi…e gne gne gne!”. Dai, una bambina così è simpatica? Una volta mia figlia è stata presa di mira da una così…e dopo aver subito per una decina di minuti sapete come l’ha zittita? Sapete cosa le ha detto? Giuro, ha risposto così “mia madre ha un fratellino in pancia e la tua no”. Ha alzato i tacchi e l’ha mollata sotto al sole. Che dire…mia figlia si che è simpatica…come vi dicevo…ogni scarrafone è bello a mamma sua! ;-)
Cinzia Derosas