Antibiotici e prima infanzia
Partiamo sicuramente da una precisazione. Meno male che gli antibiotici esistono. Sicuramente hanno salvato moltissime vite. Ma se venissero utilizzati un po' troppo? Ma se venissero utilizzati un po' troppo in ottica preventiva nei bambini e nel lattanti? Spesso ci sentiamo dire "Meglio non rischiare degenerazioni...". Sempre più bambini però dopo la prima terapia antibiotica hanno ricadute, e così di nuovo si rende "necessaria" la somministrazione del farmaco; a quel punto si parla di fragilità del sistema immunitario del bambino, di particolare predisposizione del soggetto ad imbattersi in virus e batteri.
Leggiamo un po' cosa è emerso da uno studio effettuato presso la University of British Columbia:
"20 MAR - L'uso sbagliato o eccessivo di antibiotici è dannoso perché genera resistenza ai farmaci. Ma se questi medicinali provocassero anche altri effetti collaterali meno direttamente ricollegabili ad essi. Secondo uno studio della University of British Columbia che ha analizzato come gli effetti che alcuni antibiotici hanno sulla flora intestinale, risulta che questi farmaci potrebbero anche indurre all'aumento di percentuali di incidenza e gravità dell'asma allergica nei primi anni di vita. La ricerca che ne parla è stata pubblicata suEMBO reports.
"Per lungo tempo abbiamo sospettato che i bambini cui venivano somministrate dosi maggiori o più frequenti di antibiotici potessero essere più a rischio di sviluppare asma", ha spiegato Brett Finlay, autore dello studio e microbiologo alla UBC. "Ma questo è il primo studio che lo dimostra".
In particolare, i farmaci analizzati dagli scienziati sono stati la streptomicina e la vancomicina,due antibiotici largamente diffusi, che attaccano l'ecosistema dello stomaco. Nello specifico, però, la seconda è risultata alterare profondamente le colture batteriche nell'intestino e aumentare la gravità dell'asma su modelli murini. Gli stessi antibiotici non sembrano però avere ripercussioni sulla suscettibilità alla patologia nei topi adulti: ciò indica che sono solo i primi anni di vita ad essere un periodo critico per stabilire un sistema immunitario salutare.
Lo stomaco umano è colonizzato da circa 100 miliardi di batteri, e contiene fino a 1000 specie diverse. Sebbene gli scienziati non sappiano bene in che modo, la flora gastrica svolge alcune importanti e utili funzioni. "Il miglioramento delle pratiche sanitarie nelle società moderne, come l'uso di metodi di cura più efficaci o la diffusione degli antibiotici, ha come effetto collaterale quello di distruggere alcune delle specie di batteri più antiche che popolano il nostro stomaco, e questo potrebbe avere delle ripercussioni – anche importanti – sul sistema di difese dell'organismo", ha spiegato ancora il ricercatore. "Il nostro studio dimostra come questo sia ad esempio il caso di alcuni antibiotici, che vengono ora connessi all'asma. Questo tipo di risultati sono consistenti anche con le osservazioni che facciamo sui trend di diffusione delle patologie allergiche: queste sono in effetti meno diffuse, o comunque hanno subito un incremento più limitato, nei paesi in via di sviluppo, dove gli antibiotici vengono usati meno".
Ecco perché, secondo gli esperti, è meglio limitare la somministrazionedi questo tipo di farmaci ai bambini più piccoli. "È stato riconosciuto il ruolo che i microbi hanno nella salute umana, ed oggi stiamo imparando sempre di più come l'annientamento di questi organismi abbia ripercussioni sulla nostra salute", ha commentato Marc Ouellette, direttore scientifico del CIHR's Institute of Infection and Immunity. "Lo studio conferma che dare antibiotici ai bimbi e dunque disturbarne la flora gastrica, non dovrebbe essere fatto a cuor leggero". "
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=8020
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.