Come parlare del peso ai bambini, secondo i pediatri
Affrontare il tema del peso con bambine, bambini e adolescenti può essere delicato. La Società italiana di pediatria (Sip) ha realizzato una guida, diffusa da Ansa, per aiutare le famiglie a trattare l'argomento con rispetto, empatia e senza creare stigma. Parlare di peso non significa colpevolizzare, ma offrire strumenti per favorire uno stile di vita sano e un rapporto positivo con il cibo e il movimento.
Un dialogo naturale e senza giudizi
Secondo la Sip, è fondamentale inserire il discorso sul peso in modo spontaneo e quotidiano, senza farlo diventare un tema carico di ansia o senso di colpa. Per esempio, durante la spesa o la preparazione dei pasti si possono sottolineare i benefici di un'alimentazione equilibrata, senza imporre regole rigide o vietare cibi in modo drastico. Anche l'attività fisica va proposta come un piacere e non come un obbligo, con suggerimenti pratici come "Andiamo a fare una passeggiata insieme?".
Evitare i commenti sul corpo
Uno degli errori più comuni è fare osservazioni dirette sul peso del bambino o della bambina, anche con intenzioni apparentemente innocue. Frasi come "Dovresti mangiare di meno" o "Sei ingrassato troppo" possono generare insicurezza e compromettere l'autostima. Al contrario, è utile valorizzare le capacità e le qualità personali, separando l'aspetto fisico dal valore individuale.
Un cambiamento che coinvolge tutta la famiglia
Il benessere non riguarda solo il singolo bambino o bambina, ma è il risultato di un ambiente familiare sano. La guida della Sip sottolinea l'importanza di adottare uno stile di vita equilibrato per tutti, senza imporre restrizioni solo ai figli e alle figlie in sovrappeso. Quando l'intera famiglia sceglie abitudini più salutari, il cambiamento diventa più naturale e meno imposto. Inoltre, condividere i pasti e promuovere attività fisica insieme aiuta a rafforzare il senso di sostegno e di unione.
Peso e salute: un approccio positivo
Le esperte e gli esperti della Sip evidenziano come il focus debba essere la salute e non il peso in sé. Il rischio di stigmatizzare il sovrappeso è quello di creare un rapporto conflittuale con il cibo e con il proprio corpo. Invece di puntare sulla perdita di peso come obiettivo principale, è più utile insegnare ai figli e alle figlie a nutrirsi in modo equilibrato e a muoversi con piacere, senza associare queste scelte a una punizione o a una necessità estetica.
Secondo Rino Agostiniani, presidente della Sip, evitare il tema del peso non aiuta, ma rischia di far sentire bambine e bambini soli e incompresi. Parlarne con rispetto e senza pregiudizi permette di costruire una relazione di fiducia e di guidarli verso un benessere autentico. Come affermano Vita Cupertino e Rita Tanas, curatrici della guida, "il vero obiettivo è promuovere abitudini sane e un rapporto sereno con il cibo e il movimento, senza generare stigma".