Come ristabilirsi dopo un’influenza intestinale
Non bastasse il malessere che un’influenza intestinale porta inevitabilmente con sé. Purtroppo anche nei giorni successivi è normale sentirsi un attimo più debilitati rispetto al solito, dal momento che il nostro organismo si è concentrato sulla guarigione. Le forze devono ristabilirsi. Ma come? Prendendo nutrimento dal cibo. E, neanche a dirlo, questi nutrienti devono essere molto più mirati rispetto al solito.
Ecco dunque i nostri consigli per ristabilirsi al meglio, traendo dall’alimentazione i giusti nutrienti per ripartire al meglio.
Come ristabilirsi dopo un’influenza intestinale: i passi per tornare a stare meglio a partire dalla nutrizione
La prima regola fondamentale è la stessa da seguire già durante la malattia, e riguarda l’idratazione: essendo uno stato alterato dell’organismo, il nostro corpo ha bisogno di molta più acqua rispetto al solito, quindi è bene continuare a bere molta, moltissima acqua minerale naturale. Parliamo di circa 8-10 bicchieri al giorno. Solo in questo modo i nutrienti presi dal cibo potranno essere assorbiti al meglio, poiché la disidratazione non lo permette.
Sempre stando in tema di liquidi, attraverso essi è possibile reintegrare molte vitamine perse, o comunque molte di quelle necessarie per stare meglio. Su tutte, la vitamina C. Sì, le arance ne sono ricche, e quindi una bella spremuta sarà perfetta per assumere liquidi e vitamine. Ma anche il mirtillo e l’acerola ne sono ricchi, e quindi potete spaziare con estratti e centrifugati di frutta e verdura. No ai succhi comprati, però, e via a quelli homemade.
Allo stesso modo degli estratti e delle centrifughe, anche il consumo di frutta e verdura fresca è altamente raccomandato per reintegrare i nutrienti necessari alla ripresa post-gastrointerite. Di nuovo, sceglietene di ricchi in vitamina C, come le arance, i kiwi, i mirtilli o i ribes, ma anche in acido folico e vitamine del gruppo B. In questo senso potete affidarvi all’aglio, da aggiungere ai piatti per insaporirli.
Anche le zuppe e i minestroni (preparati con brodo vegetale o di pollo, ma rigorosamente fatto in casa) sono un ottimo ricostituente, essendo la loro composizione molto concentrata ed essendo più semplici da assorbire da parte del nostro organismo (senza pesare sul sistema digerente, già provato dalla gastrointerite). In più, il bello è che il fatto di essere calde le rende perfetto strumento per riaprire le vie respiratorie che si sono magari congestionate durante la malattia, e comunque tutti i condotti.
Per lo stesso motivo (la temperatura del liquido) anche le tisane sono consigliatissime. Bastano una tisana insaporita con dello zenzero fresco grattuggiato, oppure una tazza di acqua calda addolcita con un cucchiaio del miele che preferite.
Per quanto riguarda invece i cibi da portare in tavola, andate sul sicuro scegliendo alimenti ricchi in fibre e magri. Gli amminoacidi li potrete prendere da alimenti di origine animale quali il pollo, il pesce fresco o le uova, mentre i cibi vegetali come l’avocado aiuteranno la ricrescita cellulare. Via poi con i cereali integrali (ottima l’avena), le patate dolci e i toast con pane integrale: vi daranno la giusta energia, insieme alle vitamine e ai minerali persi, come il selenio e lo zinco.
Infine, cercate di consumare dello yogurt magro, anche vegetale se volete optare per una dieta vegan: i cibi fermentati aiutano l’intestino a digerire gli alimenti che assumiamo, ma soprattutto sono utili a ristabilire la flora batterica buona e regolare persa e scombussolata durante la malattia.
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