Istinto materno vs il parere dell'esperto: confessioni di una mamma blogger
La scorsa settimana ho pubblicato un articolo in cui spiego i rimedi che come mamma e naturopata tengo sempre a portata di mano per me e per i miei figli. L'articolo riscuote un buon successo ma una mamma mi scrive commentando l'articolo " dopo questo posso anche smettere di seguire questo blog". Ci rimango un pochino male perchè cerco di dare sempre il 100% delle mie possibilità mettendoci il cuore. Così decido di scrivere un messaggio privato all'autrice del commento per comprendere in che modo il mio articolo l'avesse infastidita e la sua risposta è stata questa: "Hai ragione e scusami per il mio commento mi rendo conto che avrei dovuto dare una spiegazione piu completa. Penso che il tuo sito sia molto importante e un ottimo punto di riferimento per le giovani madri che hanno bisogno di consigli (che voi date) e a volte un pochino di sostegno oltre che di conforto nel mestiere difficile di fare la madre. Ci sono però alcuni punti che non condivido affatto uno di questi è affidarsi troppo al parere di un "esperto" anziché affidarsi più che mai al proprio istinto di madre. In particolare sull' uso degli integratori non ne condivido l'uso anziché affidarsi alla alimentazione naturale. Il discorso è molto lungo e forse personalmente non appartengo alla categoria delle madri abbastanza giovani da accettare la diffusione di questo tipo di consigli teorici. Il mio punto di vista è che le madri dovrebbero meno ascoltare i consigli degli esperti e piu affidarsi alla propria forza di madre. Ti ripeto che si tratta unicamente del mio punto di vista, che non impongo a nessuno perché non mi interessa avere ragione ma ho comunque trovato inutile trattare alcuni argomenti nella tua pagina. Comunque rispetto e ammiro il tuo lavoro e ti auguro un buon proseguimento nell'approfondimento degli stessi argomenti. Buon lavoro come blogger e soprattutto come madre".
E' stato per me molto importante questo commento perchè come sappiamo, le critiche e il confronto fanno crescere molto più che i complimenti. La questione istinto materno e "il parere dell'esperto" è molto accesa dentro di me, come blogger ma anche come mamma. Come faccio infatti a "predicare" di seguire il propri istinto e allo stesso tempo scrivere un articolo su quali integratori dare quando fa caldo? Che senso ha affermare che vostro figlio non ha bisogno di una pedagogista ma di una mamma e poi pubblicare un post in cui diamo consigli su come gestire i capricci di un bambino di due anni?
Da una parte infatti credo che il nostro istinto di donne e madri sia per il 90% affossato: siamo una generazione di madri insicure, con il terrore di sbagliare e di fare del male al nostro bimbo. I media sembrano comunicare che il pericolo è dietro l'angolo, basta non sterillizare bene e può partire un'infezione. Abbiamo bisogno di video-tutorial per sentirci capaci di pulire il naso al nostro bambino, del consiglio dello psicologo e del libro per togliere il pannolino, dell'articolo della mamma blogger di turno per saper cosa fare quando fa molto caldo in estate. L'ingresso alla scuola dell'infanzia è un trauma maggiore per noi piuttosto che per i nostri figli e abbiamo enormi sensi di colpa perchè dobbiamo e vogliamo lavorare.
Ma siamo anche quelle donne che si tirano su le maniche per mettersi in discussione, che invece di chiudere i bambini nella loro stanza "perchè devono capire fin dall'inizio che la notte si dorme, così, belli impostati fin da subito" si passano notti, mesi e a volte anni dormendo poche ore e subendo 20 risvegli, che invece di lasciar piangere un neonato lo prendono in braccio perchè sanno che non è un vizio ma un bisogno fisiologico. Siamo quelle che invece di dare una sberla nonostante siano stremate provano a cercare il dialogo per evitare la violenza e il "no perchè no". Siamo mamme che invece di propinare un'antibiotico senza farci tante domande ogni 10 minuti diamo granulini omeopatici, magari due tipi diversi, magari quattro boccettini in tutto se abbiamo due figli. Siamo quelle mamme che sanno che con una terapia antibiotica, nonostante il pediatra dica che "sono tutte cazzate", invece di andare dal parrucchiere spendiamo 20 euro per una cura di probiotici per mettere a posto il sistema immunitario del nostro bambino.
E' tutto rosa e fiori? No, assolutamente, ma è importante secondo me fare chiarezza.
Prima di tutto, le donne di 50 anni fa erano mamme più sicure? La risposta è assolutamente si. E' opportuno chiedersi però perchè. Secondo il mio parere due sono gli aspetti che dobbiamo tenere in considerazione. Il primo è che le donne del dopoguerra avevano sorelle, mamme, nonne, zie amiche vicino a loro, che le supportavano emotivamente, le consigliavano, davano loro una gran mano a livello pratico: prima di chiamare il pediatra la nostra nonna chiedeva a sua mamma, e poi alla zia, e magari alla sorella che di figli ne aveva avuti 5. Ora noi prima di chiamare il pediatra andiamo su internet. Ma è sbagliato internet o è sbagliato il fatto che non ascoltiamo il nostro cuore quando ci dice cosa scegliere?
Il secondo punto è che non esistevano libri se non nei ceti sociali elevati e non erano di sicuro prerogativa delle madri comuni, non c'erano trasmissioni tv, il canale di comunicazione erano unico e univoco: il sapere delle donne. La regola numero 1 della comunicazione è: più si comunica meno si comunica, meno si comunica più si comunica. La neomamma non aveva tante informazioni, aveva poche fonti di sapere, ed erano quelle punto e basta. Inoltre non era allenata a mettere in campo uno spirito critico nel senso lato della parola, ossia di analizzare pro e contro di una situazione o di una scelta, tutto era bianco o nero, non esistevano grandi sfumature a livello proprio di capacità interpretativa, almeno nella stragrande maggioranza delle persone.
L'enorme flusso di informazioni che abbiamo noi donne e madri di oggi genera inequivocabilmente incertezza: troppe informazioni, o meglio dobbiamo essere molto forti e sicure di noi stesse per saperle gestire al meglio. E' qui che sta il punto della questione: il problema non è l'informazione ma è la capacità della mamma di scegliere e di sentirsi sicura del suo istinto di scelta. Eh si perchè l'istinto di mamma si riversa sulla scelta dell'asilo nido, sulla scelta del pediatra, sulla scelta di seguire il consiglio dell'amica, di andare o non andare dallo specialista.
Nel marasma dell'informazione e della vita frenetica spesso non riusciamo a fermarci e ascoltare il nostro istinto e sopratutto capire che a un certo punto dobbiamo dire stop: stop al continuo tour degli specialisti pediatrici, per l'otite, per il mal di pancia, per la crescita etc... Stop agli 80 euro di prodotti per evitare l'antibiotico nei mesi invernali su consiglio del farmacista. Ma come coniugare tutto ciò con la voglia di fornire al proprio figlio un percorso di costruzione della salute?
Ogni mamma ha il suo istinto che la guida, il mio è stato quello di affidarmi a uno e un solo medico che si occupa della salute dei miei figli: è un omeopata che fin dalla loro nascita li segue con un percorso di omeopatia unicista. Seguiamo una terapia detta "di terreno" per migliorare i loro miasmi e interveniamo con i rimedi omeopatici specifici indicati da lui in fase di acuto, ossia in caso di malattia. State pensando "si, ma i costi?". Una visita da un'omeopata ha un costo di circa 100 euro, e durante l'anno si fatto 2 visite. Siamo in procinto di scrivere un libro che, dati alla mano, illustrerà come una cura omeopatica ben sviluppata abbia un impatto di spesa minore nel medio e nel lungo periodo rispetto alle cure tradizionali. Questa ripeto, è stata la MIA scelta, il MIO ISTINTO DI MAMMA mi ha portato a scegliere di affidarmi a lui.
Per quanto concerne i miei articoli sul tema della salute, il fine principale della naturopatia è quello di ottimizzare le risorse di salute dell'organismo, di sostenere lo sforzo del corpo umano nello "stare in salute". In tutti i miei articoli spiego sempre che l'alimentazione è il punto di partenza: se immettiamo nel nostro corpo una benzina non adatta, non stiamo sostenendo il nostro organismo ma lo stiamo debilitando. Per esempio nell'articolo di ieri sulla sudamina, ho elencato i vari rimedi utili che ho testato personalmente con i miie figli e che ho trovato efficaci ma tra le voci c'era l'importanza di un'alimentazione povera di cibi acidificanti e ricca di vegetali. Ricordo spesso com'è inutile se non dannoso imbottirsi di integratori sull'onda della paura e della fantomatica "prevenzione" ancorpiù trascurando l'alimentazione, strumento fondamentale per rimanere in salute: sempre più spesso sento mamme che mi dicono "mio figlio non mangia frutta e verdura ma tanto io gli do gli integratori vitaminici così siamo a posto". Ma no, non ha senso!!! Allo stesso tempo non sempre l'alimentazione basta, e qui viene fuori la formazione in naturopatia: l'agricoltura intensiva che rende i terreni poveri crea materie prime scarse di vitamine e minerali, così come i ritmi di vita frenetici e lo stress che da esso ne deriva creano numerosi scompensi: per questo a mio parere sono utili talvolta gli integratori, non come stile di vita ma come strumento idoneo in alcune occasioni.
Ritengo giusto e doveroso condividerle le informazioni che ho testato su me stessa e i miei bimbi, perchè una mamma che si ritrova suo figlio ricoperto da puntini rossi causati dal sudore può chiedere al suo istinto cosa fare senza leggere nulla, ma magari proprio non ha idea di che cosa poter mettere sulla pelle del proprio bimbo. Io come mamma ho imparato molto dai libri e da mamme blogger, specialmente anglofone, e i loro suggerimenti sono stati per me molto utili. Questo non esclude che la base sia fidarsi del proprio istinto e introdurre benzina idonea nel nostro corpo attraverso l'alimentazione.
E' importante secondo me distinguere la questione dell'insicurezza di noi mamme di oggi perchè non ci rendiamo conto che abbiamo un istinto materno che ci consente di fare le scelte più giuste per i nostri bambini, e l'informazione e la condivisione del sapere. E' stato per me molto interessante leggere libri di stampo montessoriano e steineriano, ma educo i miei figli secondo le mie idee e il mio istinto, non seguendo il decalogo della brava mamma montessoriana appiccicato al frigo.
L'istintualità secondo me sta nel fidarsi delle proprie scelte, non nella non-informazione.
Giulia Mandrino
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