Sicurezza in auto in gravidanza
Siamo chiamati in causa per proteggere i nostri figli ... fin dal concepimento!
Infatti un aspetto piuttosto trascurato è quello della futura mamma al volante.
Purtroppo la raccolta dei dati al riguardo è poco sistematica e omogenea ma possiamo contare su due studi che hanno misurato i danni provocati al feto nella pancia della mamma in caso di collisione, con un utilizzo (o addirittura senza..) scorretto delle cinture di sicurezza.
Il primo è stato pubblicato sul Jama (Journal of American Medical Association) , condotto dall'università di Pittsburgh in sedici stati degli U.S.A. e l'altro dal Maternal and Child Enquiries, un organismo indipendente del Regno Unito. In questi studi si è visto rispettivamente che il numero dei feti deceduti per incidente stradale è maggiore del numero di neonati morti per la stessa causa, e che la mortalità materna raddoppia se non vengono utilizzate le cinture di sicurezza.
Ci viene incontro la legge, che ci spiega come dobbiamo comportarci.
In Italia la sicurezza stradale per gravide e bimbi è regolata dall'articolo 172 del codice della strada e dalla normativa europea.
La mamma in attesa è tenuta all'utilizzo delle cinture di sicurezza sempre e comunque, a meno che un certificato del ginecologo curante non attesti che esistono condizioni di rischio particolari all'utilizzo dei presidi. La responsabilità è totalmente a carico del medico che certifica. Infatti non esistono dati scientifici medico-ginecologici che indichino una qualche ipotesi di controindicazione all'uso dei mezzi di contenzione obbligatori, in caso di normale evoluzione della gravidanza e di corretto utilizzo ergonomico della cintura. Appunto, utilizzo ergonomico. Cosa significa?
Il nastro superiore deve scorrere in mezzo al seno, decorrendo poi lateralmente all'addome sino al punto di fissaggio, mentre il nastro inferiore va fatto passare sopra le gambe ma sotto l'addome gravido, in maniera che in caso di urto le forze dovute al meccanismo di contenzione della cintura si scarichino sulle strutture ossee (sterno, emicostato, bacino) e sia evitata una compressione degli organi interni addominali (ivi compreso l'utero in caso di gravidanza).
Altrettanto importante è la corretta postura mediante regolazione del sedile (anteriore), evitando posture troppo reclinate, che potrebbero, in caso di urto, determinare lo scivolamento del corpo in avanti determinando una azione di compressione sull'addome da parte della fascia addominale della cintura. Sono sconsigliate le 'protezioni fai da te' come l'utilizzo di cuscini o imbottiture mediane asciugamani, che a volte per comodità vengono apposte sotto al tratto orizzontale della cintura: in caso di urti, infatti, questi presidi improvvisati potrebbero anche essere anche dannosi producendo compressioni all'addome (per dislocamento, scivolamento.
Dobbiamo infatti tenere presente che in caso di urto frontale un corpo adulto subisce una sollecitazione che supera anche i 3500kg!
Alcuni dispositivi di sicurezza a mantenere le cinture sempre nella giusta posizione: cuscini ultrapiatti, con estremità da agganciare al nastro, così da evitare che faccia pressione sulla pancia. Si trovano facilmente in commercio e possono essere utilizzati fin dal secondo mese di gravidanza. Sicuramente il più diffuso in Europa è il sistema introdotto dalla BeSafe (azienda precursore per lo sviluppo di sistemi di sicurezza all'avanguardia), facilmente acquistabile per poche decine di euro. Così potremo viaggiare sicure e comode (provare per credere...non ne potrei fare a meno). E nostro figlio ci ringrazierà.
Dott.ssa Laura Scarpa, medico chirurgo esperto in medicina di urgenza, medico di pronto soccorso.