Quattro nuovi libri sull’inclusione a scuola
Fare scuola inclusiva non significa solo ricorrere al Circle Time di tanto in tanto. Una scuola inclusiva significa una scuola che coinvolga tutti, che si soffermi sui reali bisogni dei bambini e che promuova la cooperazione, facendo sì che ogni bambino contribuisca con i suoi punti di forza e con le sue debolezze.
In questo senso la casa editrice Erickson ha pubblicato molto recentemente quattro volumi utilissimi per chi vuole conoscere meglio i metodi educativi inclusivi più efficaci, e per chi, all’interno della scuola, vuole iniziare ad esplorare questo mondo educativo più naturale e rispettoso di ogni bambino.
Quattro nuovi libri sull’inclusione a scuola: la casa editrice Erickson ha pubblicato quattro volumi per parlare meglio di scuola inclusiva
L’occasione per l’uscita di questi libri è stata il convegno “La qualità dell’inclusione scolastica e sociale” che si è tenuto a Rimini il mese scorso a cura del Centro Studi Erickson.
Il primo dei quattro libri si intitola “Generazione Don Milani - Frammenti di biografie pedagogiche”, a cura di Raffaele Iosa. Si parla, qui, della biografia di Don Milani, ma anche di chi con lui è cresciuto (la “generazione”, appunto), nella Scuola di Barbiana. Ricostruendo prima il contesto sociale della scuola italiana negli anni di Don Milani, il libro porta l’esperienza positiva degli anni d’oro dell’inclusione della scuola italiana, gli anni Settanta, che grazie alle riforme del periodo permisero di trasformare la scuola in qualcosa di partecipato, inclusivo e egualitario.
Di Sonia Coluccelli e Silvia Pietrantonio è invece “Il metodo Montessori oggi”, un libro esaustivo e illuminante per parlare di un metodo pedagogico che mette al centro di tutto il bambino e che sembra quasi scomparso dalle scuole italiane (ma non in quelle del mondo), ma che in realtà è sempre attuale e attuabile. Le autrici vogliono semplicemente rispondere ad una domanda: “è ancora possibile utilizzare il metodo Montessori? Può essere Maria Montessori ancora una guida per bambini e famiglie?”. La risposta è affermativa: il pensiero di Maria Montessori è facile da integrare con le nuove scoperte, aprendosi al confronto con altri metodi educativi. E se vogliamo iniziare ad utilizzarlo, il libro dà anche qualche spunto concreto e qualche consiglio di prime attività montessoriane.
Si prosegue con “Talvolta i fiumi straripano” di Fabio Celi. Il sottotitolo è molto esplicativo: Uno psicologo racconta gli allievi con DSA e BES che ha incontrato nella sua vita professionale, tra metodi di intervento, leggi astruse, emozioni, accettazione e compassione del dolore”. L’autore parla in prima persona delle sue esperienze di esclusione nella scuola, parlando dei suoi allievi affetti da problemi dell’apprendimento e dell’influenza positiva di certi atteggiamenti, come il confronto e lo stimolo della loro autostima (che non deve essere alimentata con speranze troppo alte), per migliorare le prestazioni e per assicurare il benessere al bambino. “L’autostima - dice Celi - dipende dal rapporto tra risultati e aspettative. Dal momento che si tratta di una frazione, l’autostima si abbassa quando le prestazioni sono basse, ma anche quando le aspettative sono troppo alte. Dovrebbero tenerlo presente quelle maestre che dicono a un bambino dislessico di cercare di leggere come gli altri, e poi, quando quel bambino non ce la fa, gli dicono che è svogliato”.
Infine un volume per parlare dell’inclusione degli alunni disabili nella scuola ecco “La normativa inclusiva nella “Buona Scuola”. I decreti della discordia” di Salvatore Nocera, Nicola Tagliani e AIPD (Associazione Italiana Persone Down), con una presentazione di Dario Ianes. Il libro parla della legge n. 107/2015 sulla buona scuola, di cui avremo certamente sentito parlare in vari dibattiti. Qui ci si concentra sui decreti attuativi che regolano la promozione dell’inclusione degli alunni con disabilità a scuola, con interventi che parlano del dibattito che ha coinvolto le associazioni dei familiari e gli esperti e con riflessioni per leggere la proposta di inclusione scolastica alla luce, anche, della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006. Uno strumento davvero utile e prezioso tanto per i genitori quanto per gli insegnanti e per quanti operano nella scuola.
Giulia Mandrino