Come proteggere i nostri figli su internet
Volenti o nolenti internet è entrato nelle nostre case e i bambini si avvicinano sempre prima a questa tecnologia, attraverso i nostri telefoni, i tablet o i cellulari che ogni tanto mettiamo loro in mano (lo sappiamo, non siamo drastiche: qualche minuto al giorno lo concediamo anche noi).
I numeri parlano chiaro, come leggiamo su VPNmentor: l’85% delle mamme intrattiene i propri figli con la tecnologia. E fin qui ok. Ma il dato sconcertante è che il 68% delle famiglie (sono state studiate quelle americane, ma il trend è globale) non controlla l’attività online dei propri figli, bambini o ragazzi che siano.
L’attenzione però deve essere alta perché i pericoli sono molti. Non solo perché gente poco per bene si aggira online e il rischio è quello che i nostri figli si imbattano in loro, ma anche per il pericolo di vivere psicologicamente male questa realtà virtuale (ossessionandosi e vivendo una vita parallela online) e per i contenuti nei quali possono incorrere i nostri figli, soprattutto quelli piccoli, dal momento che compaiono anche senza intenzioni specifiche da parte dell’utente.
Come proteggere quindi i nostri figli dai pericoli di internet? VPNmentor ha stilato una serie di regole molto molto utili che possiamo seguire, per arginare i rischi e vivere serenamente l’utilizzo di internet in casa.
Come proteggere i nostri figli su internet: la guida di VPNmentor per utilizzare in maniera corretta e sicura internet in famiglia
SMARTPHONE
Partiamo dai cellulari, che sono ormai lo strumento principale attraverso il quale noi e i nostri figli fruiamo di internet. I bimbi spesso utilizzano il nostro per guardare video o ascoltare musica, e già verso i 10 anni (questa la media e il trend) cominciano a possedere il proprio. I genitori decidono di regalare uno smartphone per diversi motivi, sui quali spicca la sicurezza (con il GPS possiamo tracciare gli spostamenti, ma soprattutto possiamo rintracciare i ragazzi sempre con telefonate o sms). Ma per far sì che la sicurezza sia reale dobbiamo far sì che i bambini e i ragazzi imparino alcune regole:
- Chiedere sempre a un genitore prima di scaricare una nuova App
- Non dare agli sconosciuti il proprio numero di telefono né postarlo online
- Dire sempre ad un genitore quando si riceve qualcosa di strano
- Non rispondere alle telefonate o agli sms di un numero sconosciuto
- Pensare sempre prima di scrivere un sms o postare qualcosa, come nella vita reale: se non lo diresti ad alta voce, non scriverlo
- Per i ragazzi più grandi, MAI guidare mentre si telefona o mentre si scrivono sms o post
- Seguire sempre le regole della scuola riguardo all’utilizzo dei cellulari
Possiamo quindi scrivere queste regole su un foglio e appenderle in casa, in modo che siano sempre visibili e entrino in testa. Utile è anche controllare inizialmente l’attività, utilizzando lo smartphone insieme, in modo che i bambini capiscano cosa è giusto e cosa è errato fare. Soprattutto con i più piccoli, quindi, evitiamo di farlo utilizzare troppo durante la giornata. E soprattutto diamo l’esempio: niente cellulare a tavola e niente utilizzo di questo in macchina!
VIDEOGAME
Anche i videogame ormai sono sempre più in rete. E se prima dovevamo fare attenzione semplicemente ai contenuti ora dobbiamo stare attenti a questa rete online in cui entrano i nostri figli. Ecco le regole:
- Studiamo sempre i videogiochi insieme prima di giocarci per la prima volta, con i genitori, in modo da capire il tono del gioco e decidere se impostare una password parental-control per giocare solo in presenza di un adulto (o non giocarci proprio).
- Settiamo il profilo di nostro figlio su “PRIVATO”, insegnando anche a non utilizzare il vero nome e a non dare informazioni personali agli altri sconosciuti della rete di gioco.
- Teniamo la console in uno spazio condiviso in casa, come il salotto, evitando di lasciarla in cameretta.
- Giochiamo insieme, creando un legame e sfruttando i momenti come occasione di gioco ed educazione.
- Cerchiamo sempre l’età consigliata sul videogioco e seguiamo la regola.
- Non esitiamo ad utilizzare gli strumenti di parental-control della console
- Limitiamo le interazioni online scegliendo solo le persone che possono chattare e giocare con i nostri figli (gli amici, i parenti, ecc).
SMART TV E STREAMING
Anche la tv ormai non è più lineare e semplice, grazie ai servizi in streaming e on demand che ci permettono di vedere ciò che vogliamo in qualsiasi momento. Le librerie ormai sono praticamente illimitate e se non facciamo attenzione i nostri figli possono avere accesso a qualsiasi tipo di contenuto, anche poco opportuno per la loro età.
- Limitiamo sempre le ore di visione della TV.
- Parliamo di ciò che stiamo per guardare o del programma che il bimbo/ragazzo vuole vedere
- Sfruttiamo gli strumenti di parental-control, come le password per vedere certi programmi
- Controlliamo sempre cosa stanno guardando i nostri figli (evitando quindi la tv in camera ma tenendola solo in salotto, spazio condiviso).
- Guardiamo insieme la tv, in modo da rendere il momento del guardare qualcosa insieme un’azione di famiglia da godere in maniera serena e armonica, educativa e divertente.
Se i bambini si abituano a vedere il “guardare la TV” come un momento familiare tendono meno a guardarla da soli nel tempo libero!
SOCIAL MEDIA
Una volta il nostro social media era il diario scolastico che passava di mano in mano e che si arricchiva di scritte e messaggi. Ora i social media online hanno rivoluzionato (nel bene e nel male) i rapporti tra gli adolescenti e dobbiamo fare moltissima attenzione a come i nostri figli li utilizzano.
Innanzitutto, sappiate che, anche se noi primi li utilizziamo, il modo in cui i nostri figli li sfruttano è diverso dal nostro e soprattutto ci sono altre piattaforme a noi sconosciute e utilizzate prettamente dai teenager. Per dire: Facebook è “da vecchi”, quindi sarà improbabile trovarci i nostri figli. Cerchiamo quindi di informarci sempre sulle piattaforme utilizzate dai nostri figli e su quelle che vanno di moda in quel momento (anche se i nostri bambini non ci sono ancora, prima o poi ci arriveranno). E attenzione soprattutto alle interazioni e alla dipendenza: nei preadolescenti è questo il pericolo maggiore, insieme al cyberbullismo, poiché gli arroganti, gli aggressivi e gli stupidi trovano un luogo per loro sicuro e protetto nel quale mietere vittime.
Quali sono quindi le regole da impostare e i limiti da seguire per far sì che i nostri figli imparino ad utilizzare i social media correttamente e per evitare che incorrano nei pericoli maggiori?
- Parliamo del valore della privacy e dell’intimità, in modo che i figli capiscano che la pressione del “postare a tutti i costi” è inutile e deleteria.
- Ricordiamogli sempre l’eternità di ciò che postiamo: verba volant e scripta manent, soprattutto sui social media. Se ora sono orgogliosi di quello che postano, lo saranno ancora tra cinque o dieci anni? Tutto ciò che postano, anche se lo rimuovono, rimarrà e sarà sempre un pericolo.
- Come nella vita reale, mettiamoli in guardia dagli sconosciuti e insegniamo ad accettare sempre e solo le richieste di persone conosciute.
- Evitiamo di lasciare che si iscrivano sui social media prima dell’età consentita dalla piattaforma.
- Teniamo i computer di casa in spazi condivisi e chiediamo ai bambini di utilizzare telefoni e tablet solo in salotto e non in camera da soli (soprattutto quando piccoli).
- Limitiamo il tempo giornaliero che passano online e sui social.
- Blocchiamo l’accesso alle App che non vogliamo utilizzino e blocchiamo l’accesso da parte di terzi quando su una determinata piattaforma.
- Sistemiamo molto bene e in dettaglio le impostazioni della privacy del profilo dei nostri fogli in modo che siano il più private possibili.
- Monitoriamo sempre la loro attività, anche controllando il profilo.
CYBERBULLISMO
È uno dei pericoli maggiori di internet, soprattutto in età preadolescenziale ed adolescenziale. Perché se il bullismo (purtroppo) è sempre esistito (qui ve ne parliamo bene), il cyberbullismo lo ha portato a livelli terribili. Perché, come dicevamo parlando dei social media, tutto rimane su internet, tutto è scritto, tutto è visibile, e l’impatto che certe immagini e certe parole hanno sulla vittima è ancora peggiore perché tutto questo si diffonde a macchia d’olio senza possibilità di fermarlo e non vi è un luogo sicuro, nemmeno casa propria. È bene quindi parlare sempre di cyberbullismo, fin da quando sono piccoli, per evitare in primo luogo che i nostri figli divengano (anche involontariamente) dei bulli (diffondendo cose magari per loro innocue, ma che innocue non sono), e per far sì che vivano sempre e comunque la situazione sapendo che sono protetti da noi genitori.
In casa cerchiamo di parlare sempre di bullismo e cyberbullismo.
Sfruttiamo gli insegnamenti dei mentori, degli insegnanti o dei consulenti della scuola.
Incoraggiamo i bambini a condividere sempre ciò che succede a scuola o online, dicendoci se qualcuno (o loro stessi) si trovano in una situazione del genere.
Sottolineiamo sempre il pericolo di condividere contenuti di questo tipo per le terribili ripercussioni che hanno sulla vittima, chiarendo anche l’inaccettabilità e il pericolo di mettere un semplice like o di inoltrare qualcosa di sbagliato.
Incoraggiamo sempre i nostri bambini ad aiutare chi è vittima di bullismo.
E se ci accorgiamo che proprio nostro figlio è vittima di cyberbullismo? Che fare?
Documentiamo in dettaglio ciò che sta accadendo, con screenshot e fotografie da mostrare poi alle autorità competenti.
Parliamone a scuola in modo che gli insegnanti siano al corrente della situazione.
Non esitiamo a denunciare alla polizia quanto sta accadendo, soprattutto se in presenza di minacce.
Parliamone con gli altri genitori, per spronare a parlare ai propri figli.
EDUCAZIONE SESSUALE
Non ultimo, è importante essere consci del fatto che ormai, navigando, i nostri figli si imbattono sempre di più su contenuti sessuali e che, anche se non si imbatteranno in nulla, avranno amici che l’avranno fatto e che spiegheranno loro le cose alla loro maniera. Per evitare che arrivino impreparati o che si ritrovino davvero ad avere a che fare con la sessualità in maniera sbagliata, muoviamoci per primi, stimolando sempre il dialogo e navigando insieme su siti che in effetti propongono una educazione sessuale corretta e adatta all’età (o, alla vecchia maniera, leggendo libri sull’argomento che parlano direttamente ai bambini o ai ragazzi).
Per quanto riguarda la navigazione online, possiamo:
- Impostare la navigazione sicura settando dei filtri che bloccano i contenuti inappropriati e pornografici (contattando il proprio fornitore di servizi internet, che solitamente offre il servizio gratuitamente).
- Impostare Google in modalità “navigazione sicura” per non vedere risultati inappropriati quando ricercano qualcosa
- Impostare un blocco delle pubblicità, dato che le finestre pop up spesso contengono immagini e parole decisamente pornografiche.
(Photo credit immagini e dati: VPNmentor)
Giulia Mandrino