L’amore per i dinosauri rende i bambini più intelligenti
Oh, che bella notizia! Che farà felici soprattutto i genitori di quei bambini che hanno riempito la casa di dinosauri giocattolo (quelli su cui inciampiamo sempre!), di peluche a forma di triceratopo, di libri sulla preistoria… I dinosauri rendono i bambini più intelligenti, e a dirlo è la scienza!
L’amore per i dinosauri rende i bambini più intelligenti: come l’interesse verso gli animali preistorici aiuta i bambini a sviluppare importanti abilità
Capita spesso: dopo aver visto una mostra sui dinosauri, dopo una visita ad un parco divertimenti a tema o semplicemente dopo aver scoperto l’esistenza di questi giganteschi animali preistorici, i bambini ne diventano ossessionati. Libri, giocattoli, peluche, oggetti a tema, travestimenti… Una volta che la dino-ossessione ha preso il via, è difficile fermarla.
Ma ora c’è una buona notizia: se già eravamo contenti di questo amore dei bambini per i dinosauri (perché, diciamolo, è un bellissimo interesse!), ora arriva uno studio che mette ancora più in evidenza come l’amore per i dinosauri sia educativo e unico.
Secondo questo studio pubblicato sulla rivista Developmental Psychology, i bambini ad un’età molto piccola sviluppano un interesse super intenso per macchine, treni e automobili, ma anche per i dinosauri. E i ricercatori descrivono bene questo interesse prendendo ad esempio un caso tipico:
“Un bambino di quattro anni”, spiegano, “interessato ai dinosauri, ha cominciato ad amarli più o meno a 18 mesi. Guarda i libri (romanzi e non-romanzi) sui dinosauri, si identifica e si compara ad essi. Fa mille domande dettagliate ai genitori riguardo ai dinosauri - come vivevano, cosa mangiavano, come cacciavano e così via - e passa ore a giocare con centinaia di dinosauri giocattolo, organizzandoli in scene elaborate. Realizza poi innumerevoli disegni dei diversi tipi di dinosauri”.
Riconoscete i vostri bambini? Beh, è perché è proprio così.
Il fascino esercitato dai dinosauri sui bambini non è però fine a se stesso. Quello verso i dinosauri è un interesse concettuale molto elaborato, e quando i bambini li amano tendono ad informarsi, a immedesimarsi, a giocare e a ricercare, e questo porta ad avere più attenzione e concentrazione, ma soprattutto a sviluppare una capacità importantissima, quella di processare le informazioni.
Questo accade perché i bambini diventano consumatori attivi e non passivi delle informazioni che ricevono, e questo porta ad imparare davvero moltissime cose.
Ma non è un “imparare” astratto, fine a se stesso. Questa capacità di processare informazioni, di ricercare e di interessarsi a fondo è solo un primo approccio allo studio, che servirà loro, crescendo, per diventare prima ragazzi e poi adulti in grado di informarsi a fondo.
Fin da piccoli, insomma, i bambini amanti dei dinosauri capiscono che un argomento può essere davvero affascinante non solo a livello superficiale, e che informandosi, incuriosendosi, leggendo e facendo domande si impara molto di più, in maniera attiva, coinvolgente e interessante. Una capacità, questa, che tornerà molto utile quando studieranno, ma anche sul lavoro quando saranno grandi.
Un altro aspetto da non sottovalutare è poi il sapere più degli altri. Soprattutto, più dei genitori. Perché se i bambini inizialmente fanno domande a mamma e papà, più imparano, più si informano e più capiscono e più diventano più esperti dei loro genitori. Questo fa sentire i bambini sicuri di sé, aumenta la loro autostima, li fa sentire autorevoli in maniera positiva. E lo stesso studio, alla fine, sottolinea come questo loro sapere - anche se l’interesse per i dinosauri poi scemerà naturalmente intorno ai 4-5 anni - sarà loro di grande aiuto nella vita, perché i bambini con un interesse così forte in età infantile risultano poi essere più intelligenti della media quando più grandi.
Resistiamo, quindi, e non arrabbiamoci per l’ennesima domanda sui carnivori e sugli erbivori o per gli innumerevoli dinosauri che continuiamo a calpestare (povere piante dei piedi): va tutto a beneficio dei nostri bambini, che in questo momento stanno sviluppando la loro capacità di attenzione, di interesse e di ricerca, attraverso ciò che sanno fare meglio: giocare.