Se i genitori non hanno paura dei social network
Vi abbiamo parlato proprio recentemente di cosa fare per proteggere i nostri bambini dai pericoli di internet. In questi giorni tuttavia è circolata una utilissima comunicazione dell’Osservatorio MyEdu sulla didattica digitale che ci impone una nuova riflessione: come possono quelle linee guida venire seguite se i genitori per primi non si preoccupano dei pericoli di internet?
I risultati dell’osservatorio parlano infatti chiaro: solo 1 genitore su 10 è preoccupato dai social network e dai rischi ed essi collegati. E questo significa zero supervisione.
Se i genitori non hanno paura dei social network: i risultato dell’Osservatorio MyEdu sulla didattica digitale parlano di un solo genitore su 10 preoccupato dai pericoli di internet
MyEdu, progetto di FME Education, è una risorsa molto importante che offre strumenti educativi e divertenti, giochi digitali, percorsi multimediali tra le materie e laboratori didattici per sfruttare al meglio a casa e a scuola i vantaggi del mondo digitale.
L’Osservatorio di MyEdu sulla didattica digitale condotto da FME Education è un appuntamento annuale per indagare il rapporto di genitori e ragazzi con il mondo di internet e del digitale, un mondo ormai correlato e strettamente connesso a quello reale. È infatti innegabile: ormai senza internet nessuno fa più nulla. E i nostri bambini sono nativi digitali: questo significa che è il loro pane quotidiano.
Dall’osservatorio esce chiaramente che i ragazzi sono molto più connessi dei genitori, ma soprattutto che la supervisione latita moltissimo. Se quindi da un lato sembra che ci sia molta paura nei confronti dei social network, dall’altro la realtà quotidiana smentisce questa tendenza.
MyEdu ha analizzato un campione di 9000 genitori di studenti delle scuole dell’obbligo italiane durante l’anno scolastico 2017/2018. Ne è uscito che il 5% dei genitori si connette solo poche volte al mese, mentre il 75% è connesso quotidianamente. Di questi, il 72% dei genitori è solito accompagnare i bambini nel web. Ma dall’altra parte il 47% dei ragazzi sa accedere e accede in internet in totale autonomia (la maggior parte delle volte per guardare video, cartoni animati e giocare online).
L’autonomia i bambini la acquisiscono crescendo, salendo di classe, e i dati lo confermano: se nella primaria è il 23% dei bambini ad accedere al web autonomamente, il terzo anno della secondaria è l’84%.
E per quanto riguarda le paure dei genitori? Il 43% delle mamme e dei papà è preoccupato che i figli accedano, anche per sbaglio, a contenuti inadeguati, ma solo il 9% di loro (ed è questo il dato che ci allarma più di tutti) è consapevole (e quindi impaurito da essi) dei pericoli dei social network (come, ad esempio, il cyber bullismo). E nemmeno le fake news, una piaga del nostro tempo, sembrano preoccupare la mamme e i papà. Ciò che più spaventa sono più i malintenzionati che potrebbero mettersi in contatto con i ragazzi (lo teme il 36% dei genitori).
Ciò che invece ci piace è la tendenza dei genitori a sfruttare il web in maniera intelligente e cioè cercando di utilizzare sempre più spesso le risorse educative che questo offre, come ad esempio l’insegnamento dell’inglese. 4 genitori su 10 infatti spingono i bambini a cercare un supporto online per migliorare la lingua straniera. Al secondo posto la matematica e al terzo l’italiano.
Non è un caso quindi se i genitori abbiano risposto alla domanda “Cosa vi potrebbe essere utile per seguire i figli al meglio nello studio?” con “Portali online e app didattiche”. Ormai ce ne sono moltissime con attività interattive, video lezioni e giochi didattici e un aspetto positivo di questi portali e di queste app è che, la maggior parte della volte, sono ambienti sicuri e protetti, chiusi, nei quali i nostri figli possono navigare senza pericolo.
Giulia Mandrino