Il test di fertilità da fare in casa. Per uomini!
Spesso quando un bambino non arriva la prima a preoccuparsi è la donna. Forse è normale, dal momento che sarà lei a portare questo bimbo per nove mesi nella sua pancia, e fisicamente la sensazione è quindi più forte. Ma il problema non è detto che sia automaticamente femminile, anzi. Anche da parte dell’uomo può esserci qualche difficoltà. Ma purtroppo spesso il tema fertilità maschile è un tabù e recarsi dal medico è l’ultima spiaggia.
Non dovrebbe essere così, tuttavia. E per rendere le cose più tranquille, intime, casalinghe e meno spaventose c’è un modo: il test di fertilità maschile da fare in casa.
Il test di fertilità da fare in casa. Per uomini! Quando per scoprire se qualcosa non va basta una piccola verifica semplice e veloce
Ne abbiamo parlato con chi questo tema lo tratta quotidianamente. Swimcount è infatti un’azienda che produce test di fertilità da utilizzare a casa per uomini, uno strumento che permette di valutare la qualità degli spermatozoi del maschio, in modo da farsi un’idea della loro motilità. Ci siamo così fatte le domande più comuni e le abbiamo girate a loro, in modo da capire meglio cosa si può fare.
Quali sono le principali cause dell’infertilità maschile? E come lo stile di vita impatta sulla motilità degli spermatozoi?
I motivi sono molti, tuttavia i più comuni sono il varicocele e l’aumento della temperatura scrotale, i disturbi endocrini, anomalie genetiche, congenite o acquisite, tumori oppure infezioni e fattori immunologici. L’età, l’obesità, le esposizioni ad agenti chimici e fisici, l’inquinamento, il fumo, l’alcool e le droghe aumentano poi questo rischio di infertilità.
Gli spermatozoi e la loro motilità vengono quindi influenzati anche dallo stile di vita, sì. L’obesità provoca una ridotta secrezione sierica del testosterone (responsabile della spermiogenesi); il fumo compromette la motilità e la morfologia spermatica; l’alcool deteriora i parametri dello sperma e porta a patologie testicolari; troppi grassi inficiano la qualità dello sperma.
In Italia quanti sono gli uomini che hanno difficoltà di concepimento?
Purtroppo, in Italia come nel mondo, la fertilità è spesso associata al concetto di virilità, anche se non è affatto così. Di conseguenza gli uomini non ne parlano, o hanno paura a chiedere informazioni e a farsi visitare. Tuttavia la SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità) mostra un quadro non troppo rassicurante: i ragazzi italiani tra gli 0 e 18 anni soffrono per il 27% di problemi della sfera sessuale (come varicocele, criptorchidismo e altri), e gli uomini dai 18 ai 50 anni sono affetti per il 40% da patologie andrologiche. Secondo l’OMS l’infertilità è una problematica che colpisce il 15%-20% delle coppie, ciò significa che su scala mondiale sono infertili 50-80 milioni di soggetti.
In Italia, secondo alcune rilevazioni ISTAT, ci sono circa 15 milioni di coppie (dati riferiti al 2008-2009). Incrociando il dato dei 15 milioni di coppie italiane con il dato del WHO che ci dice che il 40% dei problemi di infertilità di coppia in Italia è dovuta esclusivamente al fattore maschile e il 20% a fattori sia maschili che femminili, si conclude che in Italia ci sono almeno circa 1.200.000 coppie infertili dovute a problematiche del partner maschile.
Cos’è allora SwimCount e come si usa?
SwimCount nasce dalla ricerca danese, è prodotto in Danimarca e si basa sul principio tecnologico dello Swim-up, nota e consolidata tecnica impiegata nei laboratori di fecondazione di tutto il mondo svolta per la rilevazione degli spermatozoi motili e loro purificazione dagli altri tipi di spermatozoi presenti nello sperma.
È un test usa e getta utile per dare un primo, semplice, rapido e affidabile risultato sulla qualità del liquido seminale. In questo modo la coppia può prendere coscienza velocemente di un eventuale problema di infertilità maschile e intraprendere il prima possibile un percorso specialistico (il test infatti non sostituisce lo spermiogramma e le analisi di approfondimento, ma aiuta subito a capire se ce n’è bisogno).
L’utilizzo è davvero semplice. Basta raccogliere un campione di fluido nel bicchierino e lasciarlo fluidificare per 30 minuti. Dopodiché con l’apposita siringa presente nel kit lo si preleva e lo si dispensa sul pozzetto di lettura. Dopo 30 minuti ecco il risultato, di tipo colorimetrico: in base all’intensità del colore possiamo leggere se la fertilità è bassa (spermatozoi motili inferiori a 5 milioni per millilitro), normale (compresi tra 5 e 20 milioni) o alta (sopra i 20 milioni).
E per quanto riguarda l’affidabilità?
SwimCount è stato rigorosamente testato e comparato con sistemi di analisi standard e di analisi computerizzati. I risultati hanno confermato che SwimCount ha una accuratezza del 95%, una specificità del 91% e una sensibilità del 96%. Non solo: se gli altri test casalinghi danno un risultato semplicemente quantitativo, SwimCount lo dà qualitativo, poiché, dal momento che nello sperma sono presenti diversi tipi di spermatozoi (normali, morti, poco motili...), il nostro test non li conta indistintamente, ma considera solo quelli effettivamente motili.
Quindi, è molto importante fare questo test casalingo...
Esatto, perché può aiutare a prendere coscienza di un eventuale problema di infertilità e guadagnare così tempo prezioso per diventare finalmente genitori. SwimCount può aiutare a fare chiarezza a quale dei due partner sia da imputare l’infertilità di coppia andando ad escludere o confermare che sia il partner maschile e indirizzare il prima possibile ad intraprendere la visita specialistica.
Soprattutto, il test a casa permette di superare la prima ritrosia che gli uomini potrebbero avere, proprio per l’associazione (sbagliata) tra infertilità e virilità. L’intimità delle mura casalinghe aiuta a convincersi di fare il primo passo, quello che poi potrà portare alle importanti visite specialistiche se ce ne fosse bisogno.
Quando il test risulta positivo (quando cioè mostra una bassa concentrazione di sperma) qual è la prassi da seguire?
Si possono tranquillamente effettuare una seconda e terza prova con nuovi campioni: le condizioni del campione di liquido seminale variano infatti molto in base agli stili di vita precedenti il giorno di raccolta, e quindi avere la conferma o meno del risultato della prima misurazione. Se si conferma il dato di infertilità, è consigliato rivolgersi il prima possibile ad uno specialista che valuterà con precisione la vostra situazione e saprà indicarvi la strada migliore da seguire.
E, infine, quanto incide lo stress sul risultato del test?
Può capitare che il test risulti positivo senza che ci sia una reale infertilità, per motivi non collegati a SwimCount, tra cui lo stress. Studi scientifici dimostrano infatti che lo stress e la depressione condizionano negativamente la qualità spermatica anche se non sono ben compresi i meccanismi.
Le linee guida internazionali della WHO (organo scientifico) ci informano che il liquido seminale di una stessa persona può subire drastici cambiamenti a seconda dell’attività delle ghiandole accessorie che secernono le secrezioni in cui vengono diluiti gli spermatozoi, il periodo di astinenza sessuale, le dimensioni testicolari. Per questi e altri fattori, uno stesso individuo nel tempo può produrre liquido seminale di differente qualità, a volte buona a volte meno, e che per ottenere dei parametri seminali accurati di un individuo, può non essere sufficiente analizzare un solo campione bensì sarebbe meglio analizzarne due o tre.
Ecco perché per essere veramente certi di un eventuale risultato di infertilità, può essere molto utile ripetere il test SwimCount qualche volta in più, anche in momenti diversi.
Per approfondimenti più tecnici, consulta anche questo articolo sul sito di Swimcount.