I migliori giochi educativi per bambini
Ci sono giocattoli che più di altri stimolano il bambino, nella sua totalità oppure concentrandosi su certi aspetti. La creatività, ad esempio, ma anche la logica, l’empatia, l’intelligenza emotiva… Tendenzialmente, non si tratta dei giocattoli in plastica coloratissimi e provvisti di suoni e lucine invadenti. Quelli incuriosiscono e ingolosiscono il bambino, è vero, ma non sono propriamente “educativi”. Anzi.
I giocattoli educativi, infatti, dovrebbero adottare la filosofia (propria del design) “more il less”, ovvero “meno è meglio”. Meno dettagli e meno funzioni prestabilite, infatti, significa più libertà al bambino, che può così mettere in campo la sua creatività, la sua fantasia, la sua pazienza, la sua logica, la sua interpretazione. E “interpretazione” è proprio una parola chiave: giocare è per il bambino interpretare il mondo. I giocattoli che gli offriamo, quindi, dovrebbero dargli la possibilità di farlo secondo i suoi tempi e le sue tendenze.
Ecco dunque una selezione dei migliori giocattoli educativi per far sì che i nostri bambini crescano stimolati nella maniera più corretta (e divertente).
La cucina
La cucina giocattolo (come quelle che troviamo nel negozio online Il baule dei sogni) è un giocattolo educativo e stimolante che permette di impegnare il bambino in un gioco di ruolo nel quale può imitare la vita adulta. Provare a fare, “fare finta di” e inventare situazioni è fondamentale per crescere, fantasticare, mettere in pratica un po’ di problem solving e un po’ di indipendenza.
I giocattoli in legno
In generale, i giocattoli in legno sono da preferire a quelli in plastica. Solitamente sono infatti meno dettagliati, e meno dettagli significano più fantasia da parte del bambino, che deve indovinare la funzione di ciò che ha davanti ed eventualmente inventarla. Questi giocattoli stimolano la curiosità, quindi, la fantasia, e spesso anche la manualità fine e la fisicità.
I travestimenti
Non serve acquistare abiti preoconfezionati: basta lasciare ai bambini una cesta con vecchi vestiti, scarpe e accessori di tutti i tipi per lasciare loro la possibilità di mettersi nei panni di qualcun altro, di “recitare” situazioni realistiche e di inventare storie entusiasmanti. Empatia, fantasia e indipendenza ne usciranno rafforzate, così come la personalità e l’autostima.
Le costruzioni
Le costruzioni non sono giocattoli solo per gli architetti e le architette di domani: si tratta di un’attività stimolante per tutti, per mettere in campo la logica e la fantasia, ma anche per allenare la coordinazione occhio mano e la manualità fine.
I peluche
Gli animaletti di stoffa non sono un vizio: sono importantissimi fin dai primi giorni di vita perché diventano un oggetto transitorio dalla protezione della mamma all’ingresso nel mondo e perché aiutano il bambino a consolidare la propria identità e le proprie esperienze. La connessione, infatti, è così forte che si crea uno scambio costante, fondamentale per il benessere psicofisico del bebè.
I libri
I libri sono da considerare innanzitutto un giocattolo, durante la prima infanzia: per i bebè l’oggetto-libro ha un grande fascino ed è giusto lasciare loro i libri tattili e quelli pensati per i bimbi piccolissimi in modo che prendano confidenza con la lettura, che inizialmente sarà un’esperienza tattile e sensoriale. Crescendo, i libri diventeranno dei veri e propri educatori: abituare i bambini alle storie narrate è un modo per insegnare attraverso il “mettersi nei panni di” e per mostrare loro quante diverse esperienze di vita esistano. Servono inoltre a non fare sentire soli i bambini (facendo capire come affrontare le emozioni e le situazioni). Sono quindi un passatempo piacevole, ma molto, molto educativo. Ma solo se non lo imponiamo! La lettura deve essere un’attività scelta dal bambino (ma anche i bambini più restii a leggere possono appassionarsi a questo passatempo!).