Consigli anti ragadi
Lunedì, 03 Marzo 2014 13:43L'allattamento al seno è...gioia, ma a volte anche dolori! Accanto all'emozione di nutrire il proprio bambino grazie alle portentose risorse del proprio corpo anche dopo la nascita, può capitare di sperimentare difficoltà: questo è normale, la mamma e il bambino infatti possono aver bisogno di tempo e pazienza per conoscersi ed imparare. Inoltre, diverse sono le mamme che dai primi giorni sperimentano le famose ragadi al seno, dei tagli più o meno profondi che interessano il capezzolo e che possono sanguinare e fare anche molto male. Ma che cosa causa le ragadi? E' possibile prevenirle? E come curarle? Vi sentirete forse un po' "perse" nello scoprire che...la stragrande maggioranza delle creme e cremine vendute per il seno non serve proprio a niente! Potrebbero aiutare, come ultima spiaggia, solo la lanolina pura (davvero difficile da trovare) o fitostimoline in caso di ragadi molto profonde ed estese. L'unica cosa in grado di prevenire e curare le ragadi è un CORRETTO ATTACCO AL SENO da parte del bambino. Come fare? Come capirlo? Come evitare di sbagliare? Se mentre si allatta si avverte dolore, o se sono già presenti ragadi, è fondamentale farsi aiutare da un'ostetrica per capire come correggere e riposizionare il bebè: anche solo mezzo centimetro, all'inizio, può fare la differenza! E come crema portentosa, possiamo usare il nostro latte, un meraviglioso cicatrizzante naturale da spalmare sui capezzoli a fine poppata e far asciugare all'aria. Avere accanto a sè un'ostetrica è importante per essere aiutate e sostenute nel vostro allattamento, fin dai primissimi momenti dopo la nascita. Chi ben comincia, è a metà dell'opera!
dott.ssa Eleonora Bernardini - ostetrica
contatti: 349 8773727 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Strumenti per evitare il cesareo
Lunedì, 03 Marzo 2014 13:21Se alcuni pupetti già dalla morfologica sembrano fissi a testa in giù belli pronti per uscire, altri non ne vogliono sapere di posizionare la loro testolina dove dovrebbero!
Cosa possiamo fare e quando?
Il bambino normalmente si mette in presentazione cefalica tra le 32 e le 36 settimane. Nel caso ciò non avvenisse cosa possiamo fare? Sono numerose le possibilità, alcune le possiamo fare direttamente noi a casa nostra, altre necessitano dell'intervento di uno specialista.
1. POSIZIONI: alcuni esercizietti servono per aumentare l'apertura del bacino, facilitando quindi il pupetto a girarsi in posizione cefalica. Se il divertimento è un'altra cosa, la costanza nel farli è un must! Assumere queste posizioni una volta ogni due o tre giorni ha poco senso, fare invece questi esercizi un paio di volte al giorno può essere davvero risolutorio.
La prima posizione che vi vogliamo illustrare è quella di mettersi prima coricate a pancia in su con le gambe piegate contro il muro, poi attraverso la pressione dei piedi contro il muro si solleva il bacino.
Un secondo esercizio è quello di gattonare; si cammina quindi a 4 zampe per alcuni minuti, poi si fa una pausa per riposare gli arti, poi si ricomincia a gattonare e così via per circa 4-5 volte.
2. MOXIBUSTIONE: la moxibustione, comunemente detta moxa, è una tecnica di medicina cinese che consiste nella stimolazione di alcuni punti del piede attraverso un sigaro caldo. Il riscaldamento della zona prodotto dalla combustione dell'artemisia di cui il sigaro è composto, stimolerebbe il bimbo a modificare la sua posizione. Sul buon esito di questa pratica la comunità scientifica è abbstanza in disaccordo (come d'altronde per tutte le tecniche di medicina alternativa); la verità è che non ci sono controindicazioni alla pratica di moxibustione, perciò "tentar non nuoce"! Questa tecnica è normalmente praticata in autonomia a casa propria dopo essere stata insegnata da un operatore competente. Numerose ostetriche che effettuano la libera professione sono in grado di insegnare la moxibuzione a papà o nonne volenterose.
3. Agopuntura: effettuata da un medico agopuntore, consiste nella stimolazione di punti specifici del corpo attraverso sottilissimi aghi. Anche in questo caso la procedura è sicura e i risultati (come per l'induzione di parto attraverso l'agopuntura) sono davvero sorprendenti.
4. "La Manovra": è il termine comune per indicare la manovra di rivolgimento effettuata in ospedale da un ginecologo esperto sotto guida ecografica. Consiste nel tentativo di rivolgere manualmente il bambino verso il basso; i rischi ormai sono davvero bassi e i casi di successo sono numerosi. I pareri delle mamme che sono state sottoposte a questa manovra sono discordanti: alcune sostengono di non aver sentito dolore, altre invece lamentano di aver percepito molto fastidio. Il nostro consiglio è di parlarne accuratamente con la vostra ostetrica o il vostro ginecologo di riferimento e fare la vostra scelta (seguire anche il vostro istinto non fa mai male!).
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Come si calcola la data dell'ovulazione
Sabato, 01 Marzo 2014 09:52Calcolare la data dell'ovulazione è fondamentale per le persone che desiderano concepire, ma anche per quelle che vogliono evitare una gravidanza non pianificata.
Ci sono diversi metodi disponibili per sapere quando si ovula, ovvero i giorni nei quali è più probabile rimanere incinte. Per esempio il metodo del calendario, il monitoraggio dei segni dell'ovulazione, l'uso di kit di monitoraggio dell'ovulazione e la consulenza medica. È importante trovare il metodo più adatto alle proprie esigenze e consultare un professionista medico o una professionista medica in caso di dubbi o preoccupazioni.
Quando avviene l'ovulazione
L'ovulazione si verifica quando un ovulo maturo viene rilasciato dall'ovaio ed è pronto per essere fecondato da uno spermatozoo.
È possibile calcolare la data dell'ovulazione in modo accurato, ma prima è essenziale conoscere come funziona l'ovulazione e soprattutto avere confidenza con il proprio corpo, che va ascoltato molto attentamente.
Come calcolare l'ovulazione
Ma quindi, come si calcola l'ovulazione?
1. Conoscere la durata del proprio ciclo mestruale: Il ciclo mestruale è diviso in due fasi principali: la fase follicolare e la fase luteale. La fase follicolare inizia il primo giorno delle mestruazioni e termina con l'ovulazione, mentre la fase luteale inizia dopo l'ovulazione e termina con l'inizio del successivo ciclo mestruale. La durata media del ciclo mestruale è di 28 giorni, ma può variare da persona a persona. È importante tenere traccia della durata media del proprio ciclo mestruale per calcolare con precisione la data dell'ovulazione.
2. Utilizzare il metodo del calendario: Il metodo del calendario prevede di sottrarre 14 giorni dalla durata del ciclo mestruale per stimare la data approssimativa dell'ovulazione. Ad esempio, se il ciclo mestruale è di 28 giorni, l'ovulazione si verificherà intorno al 14º giorno del ciclo. Tuttavia, questo metodo funziona meglio per le persone con cicli regolari e può non essere accurato per quelle con cicli irregolari.
3. Monitorare i segni dell'ovulazione: Ci sono diversi segni fisici che indicano l'avvicinarsi dell'ovulazione. Questi includono un aumento della temperatura basale del corpo (ovvero la temperatura presa al mattino con un semplice termometro), un aumento del muco cervicale che diventa chiaro e appiccicoso, e talvolta dolore addominale inferiore e dolore al seno. Tenere traccia di questi segni può aiutare a determinare quando si sta verificando l'ovulazione.
4. Utilizzare kit di monitoraggio dell'ovulazione: I kit di monitoraggio dell'ovulazione sono disponibili in commercio e possono aiutare a individuare con precisione il momento dell'ovulazione. Questi kit - che funzionano tramite urina come i test di gravidanza - rilevano i livelli dell'ormone luteinizzante (LH) nella pipì, che aumentano drasticamente circa 24-36 ore prima dell'ovulazione. Basta seguire le istruzioni del kit per ottenere risultati accurati.
5. Consultare un professionista medico: Se si hanno difficoltà a calcolare la data dell'ovulazione o se si desidera una valutazione più approfondita della propria fertilità, è consigliabile consultare un medico/a o un ginecologo/a. Possono eseguire ulteriori test (anche sanguigni) e offrire consulenza personalizzata in base alle esigenze individuali.
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Nausea in gravidanza
Mercoledì, 26 Febbraio 2014 07:02E' molto comune in gravidanza e spesso incomncia presentarsi intorno alla settima settimana; talvolta è molto lieve ed è percepita solamente la mattina, mentre in altri casi accompagna la donna per tutte le 24 ore. Ad alcune donne termina alla fine del primo trimestre, mentre le più sfortunate sono accompagnate da lei fino al termine della gravidanza. Talvolta si vericano episodi di vomito più o meno frequenti.
Le cause sono da ricercarsi negli ormoni della gravidanza, in particolare i livelli elevati delle Beta HCG, associati a una produzione di estrogeni importante. Alcune ricerche hanno però evidenziato che a essere maggiormente soggette alle nausee sono donne che soffrono di carenze di vitamine del gruppo b, in particolare di vitamina B6.
Come combattere la nausea?
Ecco i nostri rimedi:
1. menta peperita: due o tre gocce di olio essenziale s un fazzoletto, da inalare all'occorrenza
2. zenzero: qualche caramellina ogni tanto, evitare l'uso prolungato e continuativo.
3. vitamina B6: chiedete consiglio alla vostra ostetrica o al vostro ginecologo.
4. evitare caffè, tè nero e verde (meglio tisane)
5. bere molta acqua (la disidratazione aumenta la nausea)
6. fare spuntini molto frequenti e limitare i carboidrati complessi, preferendo come snack farine integrali e frutta secca.
7. magnesio: integratore alimentare su consiglio del proprio medico o ostetrica.
8. agopuntura
9. osteopatia
10. digitopressione con braccialetti antinausea
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Nausea in gravidanza
Mercoledì, 26 Febbraio 2014 07:02E' molto comune in gravidanza e spesso incomncia presentarsi intorno alla settima settimana; talvolta è molto lieve ed è percepita solamente la mattina, mentre in altri casi accompagna la donna per tutte le 24 ore. Ad alcune donne termina alla fine del primo trimestre, mentre le più sfortunate sono accompagnate da lei fino al termine della gravidanza. Talvolta si vericano episodi di vomito più o meno frequenti.
Le cause sono da ricercarsi negli ormoni della gravidanza, in particolare i livelli elevati delle Beta HCG, associati a una produzione di estrogeni importante. Alcune ricerche hanno però evidenziato che a essere maggiormente soggette alle nausee sono donne che soffrono di carenze di vitamine del gruppo b, in particolare di vitamina B6.
Come combattere la nausea?
Ecco i nostri rimedi:
1. menta peperita: due o tre gocce di olio essenziale s un fazzoletto, da inalare all'occorrenza
2. zenzero: qualche caramellina ogni tanto, evitare l'uso prolungato e continuativo.
3. vitamina B6: chiedete consiglio alla vostra ostetrica o al vostro ginecologo.
4. evitare caffè, tè nero e verde (meglio tisane)
5. bere molta acqua (la disidratazione aumenta la nausea)
6. fare spuntini molto frequenti e limitare i carboidrati complessi, preferendo come snack farine integrali e frutta secca.
7. magnesio: integratore alimentare su consiglio del proprio medico o ostetrica.
8. agopuntura
9. osteopatia
10. digitopressione con braccialetti antinausea
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.