Come si può rallentare l'invecchiamento
L’invecchiamento è un fenomeno complesso nel quale fattori genetici interagiscono con fattori ambientali per provocare un processo degenerativo caratterizzato da modificazioni biologiche che intervengono su tutto l’organismo.
Negli ultimi anni abbiamo osservato un allungamento significativo dell’aspettativa di vita, senza che siano intervenute modifiche rilevanti nei fattori genetici, ma fondamentalmente influenzando l’ambiente in cui si sviluppa e cresce l’essere umano.
Come si può rallentare l'invecchiamento: i consigli del Prof. Di Fede, direttore sanitario di Imbio
La componente genetica gioca un ruolo importante sui processi all’invecchiamento. La genetica ci permette di conoscere la predisposizione ad alcune patologie croniche e degenerative. Il ruolo della medicina preventiva è proprio quello di permettere di aggiungere anni alla vita e una migliore qualità della vita stessa. La possibilità di sottoporsi ad un semplice test salivare di medicina genetica e preventiva, è utile se si vuole porre in atto un percorso di prevenzione primaria. Non bisogna pensare che l’esito del test genetico possa essere una diagnosi o una condanna.
Il medico esperto, segnalerà il percorso preventivo adatto al tipo di risultato. Fondamentale in questo percorso di prevenzione è l’alimentazione. La carenza di alcune classi di vitamine, predispone l’organismo ad un processo di invecchiamento generalizzato, in quanto vengono a mancare i fattori di protezione. Per esempio alcuni antiossidanti (Vitamine A, C, E) intervengono in maniera benefica nei processi di infiammazione che caratterizzano l’invecchiamento, rallentando i processi che portano alla degenerazione e morte dei neuroni.
Anche i Polifenoli, contenuti nei cibi di stagione estiva, frutta e verdura, hanno un ruolo protettivo ed antiaging. Recentissimi studi hanno dimostrato che un cospicuo consumo di verdura e frutta svolge un’azione chiave nella riduzione del rischio di cancro, legato all’invecchiamento. Ma solo alcuni alimenti possiedono infatti la capacità di influenzare e bloccare lo sviluppo di cellule alterate e potenzialmente pericolose. Broccoli, frutti di bosco, aglio e cipolla, solo per citarne alcuni, contengono sostanze antiossidanti con capacità di influenzare in maniera positiva l’attività degli enzimi prodotti dai geni, in modo da attivare le difese specifiche per allontanare gli eventuali cancerogeni dal nostro corpo e rallentare il processo di invecchiamento. Un’attenzione particolare, merita la curcuma longa o curcumina, base del curry. La curcuma, zafferano delle indie, è una spezia e come la maggior parte di esse, deriva dall’oriente. Gli effetti antitumorali e antiaging della curcuma sono dovuti ai curcuminoidi, molecole presenti nella curcumina. Queste molecole, sono responsabili della colorazione gialla. Le proprietà attribuite alla curcuma, sono di tipo antitrombotico, ipocolesterolemizzante e antiossidante, anche superiore alla vitamina E, come riportato in certi studi, oltre ad un grande potenziale antitumorale ed antinvecchiamento. La curcuma è solo uno degli esempi di come si può dare benefici all’organismo attraverso l’alimentazione; è evidente quindi che il cibo, se ben utilizzato e selezionato, può essere una medicina che permette di contrastare gli effetti dell’invecchiamento e prevenire l’insorgenza di numerose patologie.
Prof. Giuseppe Di Fede
Direttore Sanitario IMBIO
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