Gli oli di frutta secca
Per condire l’insalata e tutti gli altri nostri piatti siamo soliti utilizzare l’olio di oliva (extravergine o no). E per cucinare spesso ci affidiamo agli oli di semi. In realtà però non esistono solo loro. Esistono anche quelli di frutta secca, che hanno un sapore delizioso e particolare e che sono ricchi di nutrienti diversi da quelli dei soliti oli. Se non li conoscete ancora, ecco una carrellata per presentarveli.
Gli oli di frutta secca: da quello di nocciole a quello di pistacchi, ecco gli oli derivati dalla frutta secca, ricchi di acidi grassi polinsaturi
Olio di mandorle
Il suo sapore è inconfondibile, perché ha un retrogusto che ricorda decisamente il frutto da cui deriva. Esiste in due varianti: dolce o amaro, in versione più naturale e più vicina alla mandorla. Più che per condire, questo olio ricco di proteine vegetali, di vitamina E, vitamine B, proteine, sali minerali e acidi grassi Omega3 e Omega6, è utilizzato per aromatizzare dolci e per preparare gli amaretti. È però buonissimo anche a freddo per preparare i vari pesti al posto dell’olio di oliva.
Olio di nocciole
Tra gli oli di frutta secca questo è il più conosciuto e diffuso, e non farete fatica a trovarlo nei negozi di prodotti bio. Il suo gusto è più leggero rispetto a quello dell’olio di mandorle ed è un’ottima alternativa al burro nei dolci. Ottimo anche per condire le bruschette e sulla pasta ai pomodorini e ai broccoli.
Olio di pistacchi
Se amate il pistacchio o il gelato al pistacchio, questo olio è per voi. È il più adatto per condire l’insalata, poiché la sua dolcezza si sposa benissimo con il salato. Tuttavia è giustamente utilizzato anche nei dolci, per preparare creme o nelle torte al posto del burro o dell’olio di semi.
Olio di noci
In Italia lo si conosce soprattutto in Piemonte, perché nella ricetta originale della Bagna Cauda c’è proprio un bicchierino di olio di noci. Questo olio si presta però come gli altri al condimento delle insalate, dei formaggi e delle bruschette, grazie al suo gusto molto delicato con una punta amarognola che lo rende unico.
Olio di pinoli
I pinoli, lo sappiamo, sono preziosi, e in effetti sono un po’ cari. Lo stesso vale per questo olio: meno diffuso e più difficile da trovare, è delicatissimo e delizioso come i pinoli da cui proviene. Potete utilizzarlo nelle ricette che prevedono i pinoli per aumentarne l’intensità di sapore (come i pesti o la torta della nonna), oppure azzardarlo in ricette tradizionali come la pasta al forno, quella con i broccoli, oppure, ancora, come base per il pinzimonio o come alternativa all’olio di oliva nell’hummus.
Giulia Mandrino