Far giocare il bambino nel secondo mese di vita
Nei primi mesi di vita noi neomamme avremmo spesso piacere di fornire al nostro piccolo qualche stimolo e qualche interazione differente dai bisogni primari: l'ostetrica Angela Dinoia, autrice di Il neonato e i suoi segreti, edito da Mental Fitness Publishing, ci illustra cosa possiamo fare a partire già dal secondo mese di vita: "terminate le prime 4-6 settimane di vita, il bambino inizia ad acquisire maggiore consapevolezza sensoriale: diventa più attivo e interagisce sempre di più con gli stimoli che lo circondano.
Il secondo mese è il momento in cui il piccolo sposta la sua atten- zione dalla madre per iniziare a rivolgersi con curiosità al mondo intorno. Il senso del tatto è un formidabile alleato e l'udito, già ben sviluppato subito dopo la nascita, orienta i suoi movimenti. Per esempio, il bambino a due mesi riesce a girare la testa dal lato da cui proviene il rumore. Il sorriso, ormai più "sociale", e l'ini- zio della vocalizzazione rappresentano nuovi e utili strumenti di comunicazione. Se la mamma pone il bambino in posizione prona (a pancia in giù), egli riesce a controllare abbastanza sia il collo, sia la testa, che può ruotare in entrambe le direzioni. Posto invece in posizione supina (a pancia in su), la mamma può osservare che tendenzial- mente lascia andare la testa di lato. Ci vorranno ancora alcuni mesi prima che inizi a sollevare la testa con più energia, in modo da guardare la sua mamma mentre gli cambia il pannolino!
Terminate le prime otto settimane, gli occhi del vostro bambi- no iniziano a lavorare insieme (maggiore convergenza oculare). Provate infatti a sdraiare sulla schiena il vostro bebè e reggete un piccolo giocattolo sopra la sua testa: vedrete che tendenzialmente seguirà il movimento del giocattolo dal centro al lato destro e si- nistro, così come dai lati al centro."
Giulia Mandrino