Non giocare mentre ti lavi le mani: perchè i bambini hanno bisogno di travasare
Quante volte i nostri figli trasformano il momento di lavarsi le mani in un vero e proprio allagamento del bagno? "Ma possibile che non puoi mai fare le cose come si devono fare e devi sempre pacioccare tutto?" dice la zia Ignazia (e anche a me ogni tanto viene proprio da dirlo).
Purtroppo per noi e il nostro bagno, i travasi di materiale destrutturato, quindi acqua, sabbia, farina, pastina etc..., sono un'attività importantissima per lo sviluppo non solo fisico ma anche cognitivo del bambino. E loro sono istintivamente portati a farlo non per qualsivoglia vizio, ma per il loro naturale sviluppo.
Ecco allorache la frase "Non giocare mentre ti lavi le mani" non ha senso: perchè i bambini hanno bisogno di travasare e il loro comportamento è dettato da impulsi benefici per il loro sviluppo
Il travaso infatti è un’attività che serve a perfezionare il movimento della mano: si prende una sostanza liquida, ma anche solida, e la si sposta da un contenitore all’altro con l’ausilio di strumenti come cucchiai, recipienti o contagocce. Nel metodo Montessori, questa operazione è considerata di fondamentale importanza per aiutare il bambino nella coordinazione dei movimenti e per acquisire sicurezza nelle situazioni pratiche della vita quotidiana.
Secondo la pedagogia del metodo Montessori, il travaso è un’attività completa e importante che aiuta il bambino nella coordinazione di suoi movimenti e ad acquisire sicurezza nelle attività pratiche e quotidiane in cui può trovarsi.
In sostanza, si prendono delle sostanze liquide o solide e si procede a trasferirle da un recipiente all’altro con l’aiuto di strumenti come cucchiai o contagocce. L’attività, in sé, può sembrare semplice e quasi banale, ma in realtà è molto importante per insegnare al bambino ad avere sicurezza nei suoi movimenti.
Per i bambini piccoli è fondamentale, infatti, stabilire la giusta coordinazione e rafforzare le abilità muscolari attraverso uno sviluppo motorio che passi attraverso i sensi. Secondo il metodo Montessori bisogna offrire al bambino i giusti stimoli, ma anche i mezzi, in grado di invogliarlo a mettere in moto l’energia corporea mediante esercizi che possa svolgere in autonomia.
Il travaso è uno di questi e, oltre a stimolare il corpo e la coordinazione, è anche un ottimo esercizio per lo sviluppo intellettivo del bambino di età compresa tra i tre e i sei anni. Attraverso diversi tentativi, e anche sbagliando, il piccolo sarà in grado così di acquistare sempre maggiore sicurezza nei movimenti e di gioire dei suoi successi.
Secondo i principi del metodo Montessori è importante definire metodo e tecnica e aspettare pazientemente i risultati dell’attività che il bambino si accinge ad affrontare. Non bisogna quindi partire da preconcetti sulla buona riuscita, o meno, e lasciare libero il bambino di affrontare con calma i suoi progressi.
I materiali che si possono usare per questa attività sono ciotole, vasi, brocche o imbuti. Il travaso può essere fatto con sostanze liquide, quindi con l’acqua che è l’elemento più semplice da utilizzare, oppure con sostanze solide, come la farina o i semi. I recipienti devono essere fragili, o comunque non pesanti, perché il bambino riceva uno stimolo a controllare eventuali errori.
Secondo il metodo Montessori quest’attività si suddivide in due periodi ben distinti; in un primo momento bisogna creare un contatto tra il bambino e i materiali che dovrà usare per il travaso, spiegando le caratteristiche degli oggetti e cosa dovrà fare. Il secondo momento è l’attività del travaso vera e propria; non correggete continuamente il bambino, ma lasciatelo sperimentare e anche sbagliare, se serve. Tutto quello che dovrete fare voi è tenere a portata di mano una spugna e una bacinella per rimediare a eventuali danni e all’acqua versata sul pavimento.
La redazione di mammapretaporter.it