Il progetto ReMida
In seno al Reggio Approach, di cui vi abbiamo già parlato, è nato il progetto Remida. Riciclo, valorizzazione dello scarto, messaggio etico: tra i pilastri di questo metodo educativo ci sono anche quelli relativi all'ecologia, e il progetto Remida è la perfetta attività per raccoglierle tutte.
Ecco spiegato meglio il progetto Remida: qualche informazione in più su un programma che piacerà tantissimo ai bambini, e anche alla natura
Qualcosa vi avevamo accennato: il discorso era saltato fuori parlando del MuBa, il Museo dei Bambini di Milano situato nella magnifica Rotonda di via Besana, che al suo interno accoglie ReMida Milano.
Remida è nato nel 1996 a Reggio Emilia, all'interno delle esperienze proposte dalle Scuole di Reggio e dal Reggio Approach ideato da Loris Malaguzzi, e gravita attorno alla rete di esperienze proposte dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi. Colonne portanti del metodo pedagogico ed educativo sono le idee relative all'infondere nel bambino la consapevolezza etica nei confronti dell'ambiente. Riciclo creativo e utilizzo degli scarti sono lo strumento prediletto.
Il progetto nasce quindi come lavoro culturale per i ragazzi attorno ai temi di sostenibilità , creatività e ricerca sui materiali di scarto. La sede principale si trova in via Verdi 24 a Reggio Emilia, ed è aperta al pubblico il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18 e il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12.30.
Al suo interno accoglie fondi di magazzino, materiali di scarto, ritagli, sfridi, materiali fallati e eccessi di produzione altrimenti destinati all'immondizia e allo smaltimento devoluti da circa 200 aziende di ogni tipo del territorio. Il Centro Remida li recupera, proponendoli al pubblico come soggetto da studiare e da utilizzare creativamente.
I materiali sono quindi messi a disposizione dei visitatori, che sono sollecitati a trasformarli, ad incuriosirsi su di essi, a trovare una nuova prospettiva e nuovi sguardi. Non solo bambini e solaresche: tutta la cittadinanza è invitata ad usufruire dei servizi, dalle visite agli incontri di formazione fino ai dibattiti per sensibilizzare sulla riduzione dei consumi e degli scarti.
Tra le attività proposte, si trovano, oltre alle visite libere e guidate, un percorso di avvicinamento ai materiali e un workshop e un percorso sull'espressività dei materiali (nell'Atelier I linguaggi della Materia).
Ogni anno, inoltre, viene organizzato il Remida Day: alla sua sedicesima edizione, la giornata dedicata al progetto prende vita a maggio dopo aver attraversato tutto l'anno. Durante le giornate di celebrazione, i partecipanti sono invitati a riflettere sull'idea di scarto e sulle proprie abitudini. Oltre agli eventi collaterali per tutta la città di Reggio Emilia, conosciutissima è la Fiera dell'Usato Domestico: è un'occasione unica per rimettere in circolo gli oggetti del proprio quotidiano che non si usano più e quindi per dare una nunova possibilità di vita ad oggetti usati caduti nel dimenticatoio o destinati al macero. Riuso, non usa e getta: ecco il messaggio.
Inoltre, tenendo monitorato il sito web del progetto, è possibile restare aggiornati sulle attività tematiche proposte durante tutto l'anno, come quelle sotto Natale, i percorsi di formazione specifici o la partecipazione in fiere di tutta Italia (dove gli interessati troppo lontani da Reggio potranno conoscere più da vicino la realtà Remida).
Ma non disperate, Remida è presente in pianta stabile anche in altre città italiane e del mondo: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Rovereto e Varese; Trondheim in Norvegia, Francoforte in Germania, Sodertalje e Vaggeryds in Svezia, Perth in Australia e Buenos Aires in Argentina.
Sara Polotti