La buona riuscita della PMA passa dalle abitudini quotidiane
Le fake news non risparmiano nemmeno l’argomento “procreazione assistita”. Eppure si tratta di un ambito medico importante, una branchia alla quale moltissime famiglie si rivolgono. Ecco perché è fondamentale sfatare miti e smontare le false notizie: la salute riproduttiva è quanto mai delicata, e il supporto passa prima di tutto dall’informazione corretta.
Sono stata quindi molto felice di partecipare all’ultimo degli incontri organizzati da concepiamo.it e da Quimamme, condotto dal giornalista Matteo Grandi.
La bufala da smontare? Che gli stili di vita non contino. Sembra strano doverlo sottolineare, ma le abitudini quotidiane hanno un impatto enorme sulla riproduzione, anche nel caso di procreazione mediamente assistita.
Secondo un’indagine del 2017 condotta dal Censis, 15 milioni di italiani ogni anno cercano informazioni relative alla salute su internet, e 9 milioni credono alle fake news che vi leggono. La buona notizia? Le buone pratiche e la giusta informazione fanno davvero moltissimo.
Ciò di cui ho parlato io è la nostra esperienza con Mamma Pret A Porter: le mamme e i papà, qui, nel nostro spazio di condivisione, sono consapevoli di come lo stile di vita influenzi fertilità e buona riuscita della PMA, ma spesso si pensa solo ed esclusivamente al corpo del genitore partoriente, e non del partner.
L’importante è essere consapevoli del ruolo delle proprie abitudini, in entrambi i casi. E non solo quelle più “distruttive” e palesi, come il fumo, l’alcool e la sedentarietà, oppure le tremende malattie sessualmente trasmissibili che ogni giorno 1 milione di persone contraggono, compromettendo la propria salute riproduttiva.
La fertilità va infatti preservata e tutelata sin dai primi anni di vita. Eppure, la si prende in considerazione solo in età adulta e soprattutto nel momento in cui si pensa alla genitorialità.
Ma quali sono gli stili di vita da prendere in considerazione? Quali i fattori per tutelare la propria fertilità?
Prima di tutto il proprio peso, perché un peso corporeo non adeguato (alto o basso) altera il flusso mestruale e ora produzione di ormoni. Avere problemi di peso aumenta di quattro volte il tempo di ricerca di una gravidanza, ma influisce anche sulla riuscita della PMA, come conferma la Professoressa Alessandra Andrisani, direttrice dell’unità di Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’Azienda Ospedale Università di Padova.
In questo senso, il Dottor Andrea Luchi, specialista in medicina interna e medico nutrizionista, spiega come i nutrienti del cibo siano fondamentali per la salute dell’apparato riproduttivo, e come soprattutto la persona in gravidanza debba essere pronta a cedere i nutrienti al bambino, sottintendendo l’importanza di un giusto apporto di vitamine e sali minerali già prima del concepimento. La regola? Mangiare il più possibile ciò che fornisce madre natura, evitando le produzioni industriali e i cibi processati.
Attenzione, poi, anche al fumo, che sia attivo o passivo, con le sostanze nocive che danneggiano il DNA degli ovociti e degli spermatozoi portando anche a maggiori complicanze in gravidanza e aumentando il rischio di aborto. In questo caso, è ben visibile come sia necessario parlare di stili di vita di entrambi i genitori.
E l’alcool? Sempre secondo la Professoressa Andrisani, un uso anche minimo di alcool durante la PMA può inficiare la riuscita dei trattamenti: il consiglio, da parte sua, è ridurre anche il classico bicchiere di vino o di birra.
Anche la caffeina è sconsigliata, in questo quadro: compete, infatti, con gli estrogeni necessari alla corretta crescita della cellula uovo. Assumere una quantità elevata di caffè ogni giorno, quindi, nelle persone che si sottopongono a PMA può ridurre la produzione (essenziale!) di cellule uovo.
Non dimentichiamo l’attività fisica, che tuttavia va presa a piccole dosi: durante il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita, infatti, la vita sedentaria è assolutamente da evitare, ma l’eccesso di sport può portare a un eccessivo consumo energetico e a uno stress fisico con conseguenti ormoni che disturbano i trattamenti.
La buona riuscita della PMA, così come i fisiologici stati di salute, dipendono moltissimo da questo. Da noi, dalle nostre scelte e dalla condivisione familiare degli intenti!
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