Sbalzi d'umore in gravidanza
L'evento "gravidanza" porta con sé tante nuove esperienze, tante nuove situazioni da affrontare... e tanti stati d'animo, a volte contrastanti tra loro, da gestire. La futura mamma è spesso soggetta a sbalzi d'umore che la portano a passare rapidamente dalla gioia più estrema per il lieto evento, alla disperazione e ad un senso di oppressione che la pervadono e la spaventano. Diverse sono le componenti che causano le sensazioni e le emozioni della donna in gravidanza : riguardano sia l'aspetto fisico-ormonale che quello cognitivo ed emotivo. Non è semplice immaginarsi in un ruolo tanto impegnativo come quello materno, e la paura di non esserne all'altezza spesso gioca brutti scherzi. Avvengono tanti cambiamenti nel corso dei 9 mesi, la cui gestione emotiva non è sicuramente semplice.
• Cambia man mano l'aspetto fisico per cui si deve saper accettare il proprio corpo . E' necessario avere una buona autostima, la sicurezza sul proprio valore come persona e la capacità di accettarsi per come si è , valorizzando le proprie doti, è fondamentale. Per alcune donne è un percorso che dura parecchio tempo, per altre non finisce mai, per la maggior parte è un altalenarsi continuo di accettazione e rifiuto del sé. E' di estrema importanza in questo periodo della vita ( ma direi in generale sempre ) avere al proprio fianco un partner, degli amici e dei familiari che , comprendendo la fragilità emotiva tipica del momento, rinforzino continuamente la futura mamma rispetto al proprio vissuto fisico, lusingandola e facendola sentire piacente.
• Cambieranno le responsabilità e le priorità, le giornate saranno scandite dai ritmi e dalle esigenze del bambino . L'idea di non essere all'altezza di un compito tanto arduo come prendersi cura di un piccolo esserino a volte terrorizza.
Anche se si ha la percezione che miliardi di donne da sempre hanno dato alla luce bambini, quando tocca a noi mettiamo in discussione la nostra capacità di farlo. Ogni segnale che il nostro corpo ci invia, dovuto al fisiologico e sano cambiamento del nostro organismo, può creare allarmismo e paura che qualcosa non stia procedendo come dovrebbe.Queste paure possono diventare talmente importanti da provocare un vero e proprio stato d'ansia con cui dover convivere che, paradossalmente, diventa l'unico vero elemento nocivo alla gravidanza stessa!
Dobbiamo imparare a fidarci del decorso naturale degli eventi e facilitare, con una serena predisposizione mentale alla gravidanza, il successo di tale evento. Quindi, pensiamo positivo, gongoliamoci al pensiero del nostro bimbo tra le braccia, immaginiamoci il bambino più bello e felice del mondo ed assaporiamoci tutti i passaggi della gravidanza percependo la vita che si sviluppa dentro di noi.
Ora vi sembrerà impossibile, ma, una volta diventate mamme, vi ritroverete tra le braccia quella "cosa" che occupava tutto quello spazio dentro di voi e prendervi cura di lui diventerà la cosa più naturale del mondo. Scoprirete talenti personali di maternage mai neanche lontanamente sospettati! Vi renderete conto di avere già tutte le potenzialità per essere la migliore mamma possibile per il vostro bambino, assecondando il vostro istinto.
Vi farà sentire importanti, quell'esserino lì, che senza le vostre cure materne non vive. Vi riempirà il day planning, questo è vero, e anche in modo piuttosto monotono, ma vi riempirà per bene anche l'anima...
La paura è un'emozione del tutto sana e naturale che si presenta quando dobbiamo affrontare situazioni nuove e potenzialmente pericolose per il nostro benessere fisico e/o psicologico. Ma quali strategie possiamo concretamente mettere in atto per dominarla e tenerla sotto controllo?
ECCO COME... IN 10 MOSSE
1. Confrontiamoci con gli specialisti . Sfruttiamo ogni visita di controllo dal ginecologo, ogni incontro di preparazione al parto con l'ostetrica per chiedere loro informazioni sulla fisiologia e sulle possibili modalità del parto, in modo da avere una visione il più completa possibile di come si potrebbe svolgere l'evento. Questo ci eviterà in parte di spaventarci anche solo per semplici e routinarie azioni che vedremo compiere dagli addetti ai lavori in sala parto.
2. Informiamoci con lettura di libri e/o internet. Un altro valido supporto per la creazione mentale dell'evento parto è la lettura di riviste, libri specializzati o siti in cui poter dare risposta a tutte le proprie domande e calmirare così eventuali ansie.
3. Iscriviamoci a corsi di preparazione al parto o in generale di tecniche di rilassamento. Imparare a controllare le reazioni fisiche del nostro corpo e concentrarci su pensieri positivi, è sicuramente un valido aiuto per la gestione della paura. Molto utili quindi corsi di yoga in gravidanza, massaggi e corsi in cui imparare la respirazione più adatta in fase di travaglio.
4. Circondiamoci di amiche positive. Potersi confidare e confrontare con persone che ci fanno star bene, ci ascoltano senza giudicare e hanno una visione positiva degli eventi, è un altro valido supporto. Spesso la solitudine porta ad esasperare le emozioni negative e ad ingigantirle, la possibilità di confidare anche le sensazioni più imbarazzanti invece ridimensiona i vissuti.
5. E il partner, a cosa serve? Anche la vicinanza sia fisica che emotiva del partner sostiene molto la futura mamma. Il fatto di sapere di poter contare su di lui, che durante il parto ci starà vicino e ci darà coraggio ( sempre che non svenga prima! ), ci tranquillizza... non saremo sole!
6. Pensiamo positivo! Creiamoci immagini mentali positive, piacevoli sul post parto. Dobbiamo affrontare una prova difficile, il parto, ma poi... poi ci troveremo tra le braccia un frugoletto di cui ci innamoreremo a prima vista, che ci farà sentire uniche al mondo, indispensabili e proveremo sensazioni ed emozioni mai provate prima.
7. Pratichiamo attività rilassanti. Ognuna di noi sa cosa la può far rilassare, potrebbe essere ascoltare buona musica, leggere un buon libro, farsi fare dei massaggi, passeggiare all'aria aperta... tutto ciò che ci consente di assaporare la piacevolezza del vivere e dello stare sereni, è approvato.
8. Non saremo sole. E' vero che siamo noi a dover partorire, ma è altrettanto vero che in quel momento saremo supportate da esperti del settore che sanno cosa fare e come fare, che sono lì con noi per rendere l'evento il più semplice possibile, che faranno squadra con noi... e poi, ci sarà il partner a fare il tifo!
9. Prepariamo il piano del parto. Pensiamo a dove e come vorremmo partorire: in ospedale o a casa, in acqua o all'asciutto, con la musica di sottofondo che abbiamo scelto o meno... attenzione però! Rimaniamo flessibili al cambiamento. Non è detto che le cose andranno proprio come ce le siamo immaginate. In quel caso, dobbiamo saperci adattare alla nuova condizione che non avevamo ipotizzato.
10. Comunque, se le condizioni cliniche lo permettono, possiamo sempre scegliere l'epidurale. Sapere che se la paura del dolore e il dolore stesso sono per noi ingestibili, possiamo scegliere di farci fare l'epidurale, può essere rassicurante .
E in men che non si dica, ci ritroveremo a desiderare un secondo figlio, perché, magia magia, la natura ci predispone talmente alla riproduzione della specie, da farci dimenticare col tempo il dolore provato durante il parto. Parola di mamma!
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