Prendersi cura di sé fa bene anche alla genitorialità
Lo diciamo spesso: prendersi del tempo per sé è fondamentale. E sappiate che non è solo benefico per noi stessi, ma lo è anche e soprattutto per il benessere della nostra famiglia e dei nostri figli, perché le due cose sono strettamente correlate.
Prendersi cura di sé fa bene anche alla genitorialità: perché a volte è bene mettere al primo posto se stessi al posto dei figli, per assicurargli benessere e felicità
Pensiamo solo ad una situazione immaginaria (ma molto reale): quando scegliamo una baby sitter per i nostri bambini, siamo più propensi ad affidarli ad una persona che pare stanca e stressata o a qualcuno di rilassato e sereno? E non evitiamo anche di mandarli dai nonni quando nonna sembra esausta o affaticata, o semplicemente particolarmente giù di morale?
In cuor nostro sappiamo che i bambini crescono meglio in un ambiente sereno, e questo ambiente sereno si costruisce semplicemente attraverso le persone serene che ci vivono dentro. Ma come possiamo essere sereni se non ci prendiamo più cura di noi stessi?
Spesso quando si ha un figlio si lascia da parte tutto ciò che prima ci faceva stare bene. E stiamo parlando soprattutto delle piccole cose, degli strappi alle regole, dei minimi gesti di benessere che ci concedevamo, come una giornata di shopping, un lungo bagno e una maschera facciale, una passeggiata in solitaria, la colazione con gli amici al bar, la piega dal parrucchiere… Tutti momenti all’apparenza banali e futili che in realtà sono fondamentali per la nostra felicità personale.
Il problema è che spesso non relazioniamo questa nostra felicità personale con la felicità familiare: in realtà sono strettamente collegate e rinunciare all’una significa purtroppo rischiare seriamente di rinunciare all’altra. Pensiamoci: quando siamo stanche, che voglia abbiamo di cucinare e di giocare con i bambini? Mentre quando siamo rilassate è tutta un’altra vita: ci divertiamo noi e si divertono loro.
A dirlo è anche Aimee Danielson, direttore del Women’s Mental Health Program del MedStar Georgetown University Hospital, che in un’intervista al Washington Post ha rivelato che è assolutamente giusto che i genitori si prendano spesso dei giorni liberi, dei veri giorni liberi, per staccare, da soli o in coppia.
Questo è valido per la vita di tutti i giorni, naturalmente, perché questi momenti in cui si stacca la spina fanno benissimo alla vita familiare. Ma, soprattutto, sono fondamentali quando allo stress quotidiano si aggiungono problemi e pensieri più importanti, come un lutto, la perdita di un lavoro o una separazione (ma non solo). In questo caso, l’energia si abbassa ancora di più, la depressione è dietro l’angolo, e spesso focalizzandosi solo sulla famiglia i genitori non pensano alla situazione da risolvere o da affrontare, o, al contrario, non riescono ad esserci mai con la testa in casa.
In questi delicati casi dobbiamo farci ancora più forza e imporci di trovare tempo per noi stessi, come dice la dottoressa Danielson, poiché le donne (ma anche gli uomini), si ritrovano a rischio di sviluppare malattie mentali (leggere o importanti, ma comunque debilitanti: depressione, ansia, insonnia…) che avranno un impatto sulla famiglia. “Focalizziamoci sul mangiare bene, sul dormire serenamente e sul fare esercizio. Siamo noi il collante della famiglia”, suggerisce quindi.
No, non dobbiamo quindi farci prendere dai sensi di colpa se decidiamo di staccare dalla famiglia per un’ora alla settimana, per un giorno al mese o per il tempo che sentiamo necessario. Pensiamo a questi momenti come periodi di ricarica, per tornare ad avere l’energia fisica e mentale necessaria per essere buoni genitori, e i nostri figli lo sentiranno subito, il cambiamento in positivo.
In sostanza: prendersi cura di sé non è da egoisti. È giusto ed è anche un gesto altruista. E se ancora facciamo fatica a deciderci e a capire che fare quella cosa che ci fa stare bene, da soli, non è importante, non facciamolo tanto per noi, quanto per i nostri figli. Che si accorgono sempre quando mamma e papà sono sereni e quando c’è qualcosa che non va.
Giulia Mandrino
Qui trovate un nostro articolo dedicato a 10 modi per prendersi del tempo per sé in dieci minuti: a volte basta davvero poco!
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.