KORTO, l'orto online biologico di Torino
Avere un piccolo orto è il sogno irrealizzabile di moltissimi abitanti delle città italiane. Spesso, non avendo spazio esterno è impossibile curare un piccolo appezzamento di terra per provvedere ai bisogni di frutta e verdura della famiglia in maniera autonoma e sostenibile. Ma c'è chi ci ha pensato e ha trovato una soluzione fighissima.
A Torino è nato KORTO, l'orto online per soddisfare i sogni biologici dei cittadini: seduti comodi comodi alla scrivania di casa, i torinesi possono coltivare la loro terra grazie alla start-up di Davide Almondo e al suo team
Si è chiesto: come far sì che ognuno possa coltivare i suoi ortaggi anche quando lo spazio non lo permette? Bene, ecco un server delle colture.
L'imprenditore torinese Davide Almondo ha messo così a disposizione la terra ai torinesi. Si fa tutto online: vai sul sito www.korto.it, ti iscrivi gratuitamente, crei il tuo orto (personalizzato al 100%!) e ogni settimana ricevi a domicilio i tuoi kilogrammi di verdure (2,5kg a 9 euro a settimana, 5kg a 16 euro e 10kg a 29 euro). Come? Grazie ai contadini che pianteranno le tue verdure in uno degli oltre 500 Orti Urbani creati presso Venaria Reale, se ne prenderanno cura, le coglieranno e le spediranno a casa tua (se vivi in provincia di Torino) una volta a settimana dal momento in cui saranno pronte.
Il tutto controllabile da casa come in un The Sims vegetale: una webcam sarà sempre puntata sui tuoi ortaggi e potrai spiarli ogni volta che vuoi.
Il team ha pensato a tutte le variabili: ovviamente nei primi tempi di crescita non potrai ancora ricevere i frutti del tuo web-lavoro, quindi avrai la possibilità, comunque, di ricevere prodotti di coltivatori locali. E, se per qualche ragione in una determinata settimana non riceverai i tuoi prodotti, ovviamente non pagherai nulla.
Non solo: per chi volesse fare la vera esperienza della coltivazione, sporcandosi le mani e i gambali di terra, ci sarà la possibilità, ogni sabato, di recarsi presso il proprio orto per cogliere i prodotti personalmente, risparmiando così anche sulla consegna.
E per ogni evenienza, il tuo personal farmer (cioè il contadino che segue il tuo orto) sarà rintracciabile sempre, via WhatsApp, per le domande e le richieste (come, ad esempio, sapere come sta crescendo sana la tua carota viola o poter trasformare in confetture e marmellate i tuoi prodotti).
È a km Zero e quindi ha impatto bassissimo sull'ecologia, è controllato, è sano e genuino, è occasione per conoscere la coltivazione, è comodissimo, creativo e divertente, e sostanzialmente è una figata.
Ahimè, per ora è disponibile solo ad un'utenza torinese (ovviamente: altrimenti il concetto di km0 andrebbe abbastanza a farsi benedire).
Chissà che ad altri start-uppers italiani venga l'idea di coltivare orti urbani come questi ideati da Korto e di trapiantarli in tutto lo stivale: non sarebbe bellissimo per ogni famiglia poter coltivare il proprio orticello con ogni possibile verdura anche quando gli spazi e le abitazioni non lo permettono? Mamme, papà e bambini potrebbero crearlo tutti insieme e una volta a settimana recarsi presso il proprio spazio agricolo per cogliere insieme al proprio personal farmer verdure e ortaggi di stagione. Magnifico, no?
Sara Polotti