Il baratto dei giocattoli che stimola altruismo e senso ecologico
I nostri figli hanno troppi giocattoli, non giriamoci intorno. È così, anche quando cerchiamo di non viziarli. E il motivo è semplicemente la società in cui viviamo, estremamente diversa dal passato.
Il risultato sono camerette zeppe, disordinate, pienissime. Ma c’è anche un altro risultato, ovvero l’abbassamento della qualità del gioco, dal momento che i nostri bambini, iper stimolati, non si concentrano più come una volta. E, non ultimo, c’è l’inquinamento.
La soluzione? Ridurre i giocattoli. Oppure barattarli!
Il baratto dei giocattoli che stimola altruismo e senso ecologico: sempre più diffusi in Italia, gli swap party dedicati ai giocattoli sono una scelta green che ci piace
Dunque: innanzitutto, avere meno giocattoli stimola moltissimo i bambini. In secondo luogo, troppi giocattoli influenzano negativamente creatività e concentrazione. Ciò significa che dovremmo prendere una decisione, riducendo sensibilmente i giocattoli che attorniano i nostri bambini. È difficile, certo, ma non impossibile.
Se non riusciamo a ridurre la quantità, tuttavia, possiamo prendere un’altra benefica e virtuosa decisione, ovvero partecipare al baratto dei giocattoli, una pratica che si sta diffondendo sempre di più in Italia e che ha il pregio di ridurre gli sprechi, ridurre i rifiuti, stimolare il senso ecologico e diffondere l’altruismo.
Il primo motivo per cui il baratto dei giocattoli è importante, in ogni caso, è l’ambiente. Secondo il report del WWF “Fermiamo l’inquinamento da plastica”, come fa sapere Ansa, “il mare è il destino finale di ben 53 mila tonnellate di plastica ogni anno: il 4% vi arriva dai fiumi italiani. Il Po è responsabile del 3% (1.350 ton) della plastica che ogni anno finisce nel mare e rappresenta la 10° maggiore fonte di inquinamento da plastica del Mediterraneo. Solo la città di Roma, attraverso il Tevere, riversa in mare l’1% della plastica (600 ton l’anno)”. Ed essendo l’Italia uno tra i maggiori produttori di manufatti in plastica, ed essendo i giocattoli troppo spesso realizzati in questo materiale, cercare di allungare la vita dei giocattoli dei nostri figli evitando che vadano a finire nella spazzatura è un nostro dovere.
Barattandoli, ovvero scambiandoli con quelli di altri bambini, si evita così questa trasformazione in rifiuti.
Per trovare gli eventi di baratto di giocattoli in Italia basta fare una semplice ricerca su Google, cercando “baratto giocattoli” abbinato al nome della propria città, in modo da essere aggiornati. Ma possiamo anche organizzarli noi, presso le scuole dei nostri figli o durante le festicciole.
Come? Basta dire a tutti i bambini di portare 3, 4 o 5 giocattoli tra quelli che non usano più (tutti ne porteranno un numero uguale) e organizzare in casa o a scuola un angolo dedicato ad essi. Ad un certo punto della giornata, tutti sceglieranno tra i giocattoli raccolti quelli che preferiscono. Se ne hanno portati 3, ne sceglieranno 3, e così via.
Il risultato è che i bambini innanzitutto impareranno il valore dell’utilizzo di un oggetto, che quando non usiamo più possiamo donare a qualcun altro. Impareranno poi l’importanza del riciclo e dello scambio per evitare di creare altri rifiuti, imparando in maniera naturale il valore del consumo eticamente sostenibile. E si divertiranno!
E da genitori possiamo anche scegliere il baratto per tutto ciò che ci sta attorno, compresi i vestiti dei nostri bambini, i nostri abiti che non ci convincono più e gli accessori dei neonati, organizzando degli “swap party” (delle “feste del baratto”) con i nostri amici neogenitori, per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno gratuitamente e per offrire agli altri gli oggetti e gli accessori che, pur essendo ancora utilizzabili, a noi non servono più.