In te riconosco la dea
Martedì, 07 Ottobre 2014 10:57La tradizione indiana considera l'inizio dell'autunno un importante passaggio. Con la luna nuova nel mese lunare di Ashvina (settembre – ottobre ) l'India festeggia Navaratri, letteralmente "nove notti".
È una festa dedicata alla Madre Divina, la grande Dea, l'espressione femminile di Dio.
Durante Navaratri si osservano rituali che possono variare a seconda dell'area geografica o dalle usanze e tradizioni delle singole famiglie.
Nel nord dell'India, Navaratri è conosciuta anche come "la festa di Durga" e durante i festeggiamenti si venerano le nove forme di Durga celebrata in quanto Maha Devi, la grande Dea.
Durga rappresenta l'energia creatrice – Shakti, sovente è rappresentata mentre cavalca la tigre, ha un carattere ambivalente: può avere l'aspetto benevolo e pertanto è venerata come madre dell'universo, ma può anche essere terribile. Quando occorre, Durga assume un aspetto furioso e distruttivo.
Nel sud dell'India molte tradizioni dedicano i primi tre giorni di Navaratri a Durga, l'espressione della divina forza capace anche di distruggere i demoni. Nei tre giorni centrali, Durga prende il nome di Lakshmi, l'espressione della generosità, della luce che distrugge l'ignoranza e dona prosperità fisica e spirituale. I tre giorni finali sono dedicati a Sarasvati, espressione della pura conoscenza e dell'arte.
Navaratri è una celebrazione di tutte le donne, venerate e rispettate in quanto espressione più pura della Devi, della Madre.
In India, secondo molte tradizioni, le donne della famiglia sono invitate a sedere nella casa e simbolicamente sono adorate come la Devi, viene offerto loro del cibo, abiti nuovi, danze ecc.
Navaratri rappresenta anche l'inizio del nuovo anno, un momento in cui ci si purifica dai propri errori e si ricomincia con energie spirituali vivificate e più forti
Buona ripartenza Dea!
Rachele Brambilla, http://www.aipy.it/
La garden-cazzata
Martedì, 07 Ottobre 2014 10:46Premetto che sono infoiata, incavolata nera, mi frullano a tremila, mi girano così tanto che se non mi tengo al tavolo prendo il volo, sono così nera che mi azzarderò in paragoni forti e provocatori, di cui sono certa coglierete il senso.
Oggi è un giorno come tanti e nella casella della posta ho trovato un volantino come tanti, sponsorizza un Garden come tanti qui in Brianza; lo sfoglio e inorridisco come poche volte in vita mia (!!!): qui è pieno di cazzate, anzi di garden-cazzate.
Noooooo, qui si promuove la delinquenza, l'abbandono, la noncuranza, la superficialità, questa è la stupidaggine fatta voltantino, l'apoteosi della vaccata!
Leggo testualmente ... "approfitta delle nostre promozioni... bla bla bla... con l'acquisto di una gabbia, un coniglio nano in regalo, con l'acquisto di una gabbia una cavia in regalo ... o un criceto o un pappagallino, con l'acquisto di un acquario un pesce in regalo e con l'acquisto di una vaschetta, in regalo una tartaruga.
In regalo... con l'acquisto di una gabbia in regalo un animale???!!!
Cavolo se fossi in loro comprerei una testa, magari gli regalano un cervello!
Mi telefoni il genio del crimine che ha ideato questa merdosa merdata.
1) Gli animali non si acquistano: si adottano!
2) Una vita, una qualunque vita, non è in saldo e tantomeno in regalo!
Qui se vendessero passeggini ti regalerebbero un bambino...?
Adesso penso di averle viste tutte, è proprio vero, la mamma dei cretini è sempre incinta.
Adesso vorrei avere davanti l'ideatore della garden-cazzata e guardarlo dritto negli occhi e augurargli nell'ordine: che durante una gita in campagna con la sua tipa conosciuta da poco, mente guida la sua bella macchina con la capote abbassata e gli occhiali da sole ultima moda, capelli al vento ed atteggiamento da figo, venga colto da un attacco di diarrea a spruzzo e l'inevitabile, forzata sosta lo porti ad accucciarsi su un campo di ortiche; spero che durante un'importante riunione di garden-cazzoni, davanti al suo capo supremo, senta nella pancia quella sensazione di una corsa di rally e non potendosi trattenere sganci una bomba pestilenziale nell'ufficio presidenziale; mi auguro che, starnutendo, non ci accorga del moccio giallo che gli pende dal naso e si presenti così la domenica a casa dei futuri suoceri.
Dico, scherziamo?
Proviamo a soffiargli nel naso o gridargli nelle orecchie, dovremmo sentire l'eco nella testa vuota.
Ma chi l'ha inventata sta garden-cazzata?
Di mille campagne contro l'abbandono e poi ricevi un animale in regalo, così, acquistando una gabbia poi!
Ma stacci tu in gabbia che non ti comprerei nemmeno in saldo, sei difettoso, ti manca almeno una rotella.
Dov'eri quando hanno distribuito il buonsenso? A casa a lavorare la maglia?
Magari sei pure laureato in strategie di vendita all'università della cazzonia?
Sei un oltraggio alla nostra intelligenza di persone.
No vabbè, ripigliati e, nel frattempo, magari, fatti un esame di coscienza!
Allattare dopo il cesareo
Lunedì, 06 Ottobre 2014 06:47Si può allattare dopo il taglio cesareo? E se si quali sono i suggerimenti più utili? Ecco i consigli dell'ostetrica Angela Dinoia, autrice del libro Il Neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing.
"È importante che qualcuno, il compagno o un parente, stia il più possibile con la mamma, in modo da aiutarla ad allattare il bambino a richiesta senza grandi difficoltà. Superati i primi giorni, con l'arrivo della montata lattea, si avvia l'allattamento e intanto anche le condizioni generali della donna sono nettamente migliorate ed è più facile prendersi cura del bambino autonomamente. Muovendosi da sola lo prende in braccio quando desidera, attaccandolo al seno spesso. Se il taglio cesareo avviene in condizioni di urgenza, il vissuto della donna può essere emotivamente più faticoso, dato che le aspettative per la nascita erano differenti. Motivo in più per cui debba essere sostenuta in questo delicato passaggio prima dell'allattamento.
Suggerimenti utili per le mamme che hanno partorito con taglio cesareo:
– Tenete il bambino il più possibile con voi e cercate di attaccarlo al seno frequentemente.
– Accordatevi con la vostra ostetrica affinché venga ad aiutarvi prima possibile. Fate in modo che il vostro compagno o un familiare gradito restino con voi durante il giorno. Di notte potete fare riferimento al personale dell'ospedale.
– Non dovete sentire dolore! Esistono farmaci analgesici sicuri e compatibili con l'allattamento. Usateli se la ferita causa male, soprattutto mentre allattate.
– Privilegiate, per le poppate dei primi giorni, la posizione sdraiata sul fianco oppure quella sdraiata supina. Sono più comode e servono ad avvertire meno dolore in zona addominale."
Angela Dinoia, Il neonato e i suoi segreti, Mental Fitness Publishing
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Consigli per gestire la dermatite atopica
Lunedì, 06 Ottobre 2014 06:25La dermatite atopica nel bambino e nel neonato è sempre più diffusa: se la base è genetica, possiamo affermare che è causata anche da una scorretta alimentazione ricca di proteine animali. Anche fattori ambientali, come per esempio le temperature estreme e l'inquinamento, possono in parte contribuire a questi stati infiammatori (anche se dal nostro punto di vista il fattore determinante nei primi anni di vita è la relazione con la mamma e l'alimentazione).
Sembra difficile da credere, ma nella quasi totalità dei casi, eliminando i latticini, la dermatite atopica nei bebè miracolosamente scompare. Togliere i latticini ad un bambino sembra una cosa da pazzi, ma come spieghiamo nel nostro libro Mamme pret a porter, il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing, il latte e i suoi derivati solo alimenti da limitare, per il bambino così come per l'adulto. Il calcio utile in quanto assimilabile dal nostro corpo perchè non all'interno di alimenti non consoni al nostro organismo si trova in molte fonti: dalle mandorle a tutta la verdura a foglia verde. Dovremmo più pensare a non perdere calcio dalle urine e far si che il nostro organismo sia in condizioni di assimilarlo, piuttosto che introdurne una grande quantità.
Oltre a far assumere quotidianamente formaggi (e se lo facciamo è sempre meglio preferire quelli non stagionati e non vaccini, quindi meglio di capra o di pecora) l'altro errore assolutamente da evitare nell'ambito dell'omeopatia è l'utilizzo di farmaci e dell'amico cortisone: nella prospettiva dell'omeopatia unicista così come in naturopatia la soppressione del sintomo non è mai un'idea geniale. La manifestazione della malattia nei suoi sintomi non è mai la vera causa: è sulla causa primaria che si deve lavorare in quanto la malattia è la modalità che utilizza il corpo per tornare in equilibrio. Sopprimere i sintomi non significa quindi "far star bene" il bambino, ma peggiorare lo stato generale di salute (bronchiti, bronchioliti etc...). Ma anche semplici creme possono non essere idonee in quanto contenenti prodotti come derivati del petrolio che non solo irritano ma soffocano la dermatite atopica, quindi soffocano il processo naturale del corpo di eliminazione delle tossine attraverso la pelle. La pelle, infatti, è un organo emuntore, ossia un organo deputatato allo smaltimento delle scorie che il corpo utilizza quando gli organi emuntori principali (fegato, reni e intestino) sono "intasati". Sopprimere questo processo indica "spingere" le scorie verso l'interno, impedendo al corpo di eliminarle.
Ecco quindi i nostri consigli per gestire la dermatite atopica: cosa fare e cosa non fare per prevenire e curare in maniera naturale la dermatite atopica nel bambino
- seguire lo svezzamento naturale che potete trovare step by step sul nostro libro Mamme pret a porter, Il primo anno insieme, Mental Fitness Publishing (lo trovate in tutte le librerie) oppure nel libro del pediatra Luciano Proietti, Figli Vegetariani, Edizioni Sonda.
- Alcuni sostengono che la dermatite atopica sia legata all'assuzione di latte e formaggi. In realtà gli ultimi studi non raccomandano l'eliminazione, ma è sempre bene ridurne l'assunzione, utilizzando latte materno o latte in polvere a base vegetale fino ai due anni almeno, e integrare a piacere con latti/bevande vegetali come riso, avena e mandorla.
- sostituire il più possibile le proteine animali (carne-uova-pesce) con proteine vegetali, in particolare legumi
- mangiare frutta e verdura di stagione in quanto il nostro corpo è in sincronia con i ritmi della natura, non con quelli del supermercato
- eliminare le salviette detergenti se non per vere urgenze. Utilizzare sempre e solo acqua
- non fare più di uno-due bagnetti/docce a settimana
- utilizzare creme delicate, molto delicate: il burro di karitè puro al 100% (solo con aggiunta di vitamina E come conservante) è un ottimo lenitivo ma in stati di grande infiammazione non basta.
Un ottimo prodotto uscito a settembre che ho personalmente testato con mio figlio di 5 anni che ha una pelle con tendenza atopica è la nuova linea Weleda alla Malva bianca specifica per pelli sensibili. Oltre a non contenere petrolati e ingredienti aggressivi per la pelle, ha come principio attivo la malva bianca all'interno della quale risiede una delicata mucillagine, sostanza che si forma in tutte le parti della pianta, in particolare nelle radici, che Weleda impiega sotto forma di estratto idroalcolico a base di radici essiccate. La mucillagine, infatti, ha un effetto particolarmente lenitivo e calmante nei confronti degli stimoli esterni ed avvolge la pelle in un involucro protettivo, sostenendola nel suo sano sviluppo. La pelle atopica ha quindi ciò di cui ha bisogno, viene avvolta da una mucillaggine che la protegge e ne supporta la rigenerazione, senza bloccarne la secrezione, senza soffocare la spinta esterna.
La nuova Linea Weleda Baby Derma Malva Bianca si compone di Crema fluida, Crema Viso e Crema Protettiva, un trattamento completo e altamente lenitivo, formulato appositamente per la pelle ipersensibile del bambino e particolarmente indicato per la dermatite atopica.
Malva Bianca Crema Viso Prezzo: 9,50 euro
Malva Bianca Crema Fluida: 15,00 euro
Malva Bianca Crema Protettiva: 9,00 euro
Giulia Mandrino
Immagine tratta da lecconews.lc
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Aloe, a tutto detox con Forever
Domenica, 07 Giugno 2015 06:02Le proprietà dell'aloe erano conosciute in tutte le culture dell'antichità in ogni parte del pianeta: dagli antichi Egizi, ai Maya, dalle civiltà dell'India antica ai Romani. La troviamo sul mercato sottoforma di succo o di gel. L'aloe è la pianta detox per eccellenza in quanto ricco di polisaccaridi, lectine, aminoacidi, vitamine, enzimi e acidi organici. L'aloe è inoltre ricco di minerali e vitamine che lo rendono un potente antiossidante: per questo anche nelle culture tradizionali era considerato un importante antiage. Gli steroidi contenuti in esso forniscono grandi benefici nel contrastare gli stati infiammatori, confermata da numerosi studi scientifici (paragonabile a quella di diversi farmaci ma senza i loro effetti collaterali).
Possiamo utilizzare il succo di aloe come ottimo detox in autunno e primavera. Se avete un balcone esposto al sole o un piccolo spazio in casa molto soleggiato potete coltivare voi stessi la vostra pianta di aloe ma attenzione, non estraete quel succo di aloe in quanto la pianta dell'aloe assorbe tutte le sostanze che ha intorno e le porta al suo interno, per cui se coltivata vicino alle città tutte le polveri sottili,l'inquinamento ecc verrebbero a contatto con il gel interno alla pianta ed assumendone il contenuto il nostro organismo verrebbe intaccato dalle sostanze nocive, quindi è consigliato il solo scopo ornamentale senza utilizzarla anche solo per uso topico poichè il nostro corpo respira anche tramite la pelle e quindi le sostanze verrebbero assorbite al nostro interno ugualmente.
Molte sono le aziende in Italia e nel mondo che commercializzano succo e gel di aloe. Due sono i nostri consigli principali per sceglierlo: fate attenzione che la bevanda non contenga antrachinoni. Questi infatti sono sostanze dannose presenti nell'aloina che si trova nella foglia della pianta; l'aloina è una sostanza che la pianta usa per difendersi dagli insetti ed è fortemente lassativa a tal punto da creare se usata in maniera smodata problematiche croniche. La posologia in etichetta dell'aloe fogliare deve essere specificata per un utilizzo di 10 giorni e poi sospensione per evitarne i danni.
Una secondo consiglio è quello di scegliere aloe che provengano da regioni controllate e incontaminate, questo perchè, come abbiamo visto prima parlando della coltivazione casalinga di aloe, questa pianta assorbe l'inquinamento e altre sostanze di scarto che trattiene poi all'interno: estrarreil succo da queste piante inquinate e berlo come potete immaginare non è molto salutare.
Oggi abbiamo scelto di intervistare Solarino Rosario, partener Forever Living.
"Buongiorno Giulia, ecco qualche spiegazione sul nostro aloe: la nostra azienda nasce nel 1978 dall'idea del nostro fondatore Rex Maughan che volle unire le fantastiche qualità di una pianta ad un sistema di mercato unico nel suo genere ma allo stesso tempo semplicissimo e di antico stampo, il passaparola. Un sistema che premia unicamente i prodotti di migliori qualità e i migliori marketing. Così facendo l''azienda che iniziò il suo viaggio nel lontano 1978 con 45 persone, oggi è una multinazionale che conta al suo attivo 155 paesi e 12 milioni di distributori in tutto il mondo. Numeri ancora più incredibili se si pensa che l'azienda è ancora a conduzione familiare e controlla senza nessun azienda terziaria, tutto il ciclo produttivo. Dalla pianta al prodotto a te, tutta questa qualità infatti è garantita dai marchi internazionali più prestigiosi al mondo. La Forever Living detiene da oltre trent'anni è leader mondiale nella produzione, lavorazione e distribuzione di aloe vera grazie ai brevetti che detiene in esclusiva mondiale, tra i quali i più importanti: estrazione del gel a freddo senza Aloina, stabilizzazione con prodotti naturali (vitamina C ed E) e totale assenza di alcol e zucchero.Infatti la "nostra" aloe (rigorosamente Aloe Barbadensis Miller) viene raccolta a mano e in meno di 2 ore viene lavorata per garantire un prodotto finale, fresco puro e vivo. Le foglie vengono rimesse nei campi in cui cresce l'Aloe e le altre piante della Forever Living, concime naturale e quindi non si utilizzano ne fertilizzanti chimici nè pesticidi. Le coltivazioni sono di nostra proprietà e sono lontane da fonti di inquinamento e sono situate nella valle del rio grande in Texas, nella Repubblica domenicana e nei Caraibi. I rigorosissimi controlli del prodotto vengono svolti da laboratori esterni alla nostra azienda in modo da garantirne l'imparzialità e una volta che viene messa in commercio, viene sottoposta nuovamente a controlli da parte dei vari ministeri della sanità che rilasciano il benestare finale per poter commercializzare il prodotto. Inoltre tre religioni pongono i loro sigilli di garanzia, Ebraica, Mussulmana ed Islamica che lo certificano e lo dichiarano "cibo spiritualmente puro"."
La nostra aloe viene esaminata in Italia dall'università di Salerno per controllarne i contenuti in metalli pesanti al suo interno e dare una garanzia in più al consumatore, e risulta ben al di sotto degli standard fissati dalla comunità europea. I 75 elementi nutritivi (vitamine, sali minerali, aminoacidi, enzimi ecc)rilevati scientificamente all'interno dell'Aloe Vera sono considerati elementi indispensabili per la nostra salute. E trovare tutti questi principi in un prodotto vegetale permette all'Aloe di essere un valido supporto anche per vegetariani e vegani .
Il gel non è nè omogeneizzato nè filtrato quindi si consiglia di agitare la bottiglia per ottenere il massimo beneficio. Non è bollita, pastorizzata, liofilizzata,tritata,tutti questi procedimenti ne rovinerebbero i principi attivi. "
Nel mentre approfitto e faccio una piccola degustazione di alcuni tipi di aloe, che trovo di gusto piacevole. Poi proseguiamo la nostra intervista.
"Bene,hai visto ed anche assaggiato quanto è buona la nostra aloe e se vorrai diventare mia cliente ne proverai anche i benefici e vorrei anche parlarti del sistema di commercializzazione che consiste nel mettere in contatto diretto il cliente con la fabbrica che produce saltando i passaggi di un mercato tradizionale che per ottenere un prezzo competitivo al pubblico ne penalizza la qualità. Quindi se ti affidi al mio sito " divertiti.succoaloevera.it " è come se andassi direttamente nei campi di aloe sceglierti la tua,dal produttore al consumatore."
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Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
W le patatine! Io le adoro in ogni modo! E sono un modo semplice e facile per fare un aperitivo speciale in famiglia o con amici.
Per acquistare le patatine al supermercato il mio consiglio e questo: controllate nell'inci che gli ingredienti siano solo patate, olio di oliva, sale. Se all'interno dell'inci trovate olio vegetale, olio di palma ecco che è meglio evitare in quanto questi oli sono altamente dannosi per la nostra salute oltre che per il pianeta.
Se invece vogliamo farle in casa, magari senza friggere ecco la nostra ricetta.
Questa ricetta è la base per creare tantissimi dolcetti al cucchiaio. E' un'ottima alternativa per chi non può mangiare la soia. Ottimo anche già a sette mesi al posto dello yogurt.
Come preparare a casa un budino/panna cotta vegetale: la ricetta della panna cotta fatta in casa
Mi dispiace, non c'è battito... Il sostegno di CiaoLapo
Domenica, 05 Ottobre 2014 13:21Ci sono tematiche di si cui parla tanto, altre di cui si parla poco. Ci sono dolori e lutti che la gente ti invita ad affrontare, magari con il supporto di qualcuno, ce ne sono altri invece che la società sembra consigliarti di dimenticare, come se non fossero mai successi, quasi che non fossero mai accaduti. Eppure quei fatti non sono fatti, sono bambini, e una donna che avuto un esserino nel suo grembo sa che fin da quando quel test risulta positivo anche se non lo sente ancora muovere lei lo ama. E' il suo bimbo e non può essere altrimenti.
Sono dolori grandissimi, ma spesso taciuti, non comunicati in quanto forse non presi molto sul serio dalla nostra società. Abbiamo allora intervistato una mamma, una delle 2500 mamme speciali che in Italia ogni anno perde il suo bimbo durante la gravidanza o nei primi giorni dopo il parto, per farci raccontare la realtà di questo dolore e la maniera migliore per affrontarlo; lei è Stefania Semenzato, mamma di 4 bimbi, 3 qui con noi e una bimba tra cielo e terra di nome Irene che ci guarda da lassù. Stefania fa parte di una splendida associazione, Ciao Lapo, che si occupa appunto di sostegno alle famiglie che affrontano questo dolore immenso ed è attivo su numerosi progetti di informazione sulla perdita perinatale.
Ciao Stefania, grazie per aver deciso di condividere la tua storia con noi.
Secondo te qual'è il bisogno principale di una mamma che perde un bimbo durante la gravidanza?
"Il primo bisogno che ha una mamma quando si sente dire MI DISPIACE NON C'è BATTITO...è quella di avere intorno a se personale preparato nelle procedure internazionali sulla gestione del lutto perinatale. Per far ciò,in italia ostetriche,ginecologi,psicologi e psicoterapeuti dovrebbero fare corsi di aggiornamento con l'associazione Ciaolapo onlus. Quando una famiglia subisce la morte di un figlio durante la gravidanza e nei primi giorni di vita,dovrebbe avere un supporto continuato anche fuori dall'ospedale. questo supporto dovrebbe essere esteso a tutta la comunità di appartenenza della famiglia,in questo modo il lutto potrà avere una giusta elaborazione. Ciò che necessita una mamma è anche il riconoscimento sociale del proprio bambino. Purtroppo ancora oggi,in Italia questo non avviene perchè per la società un bambino che nasce con gli occhi già chiusi,è un bambino mai esisistito..."
Com'è nata l'associazione Ciao Lapo?
"Ciaolapo nasce nel 2006, quando la Dott.ssa Claudia Ravaldi e suo marito il Dott Alfredo Vannacci perdono il loro secondo figlio alla fine della 38esima settimana di gravidanza. In Italia non esisteva nessuna associazione che desse supporto alle famiglie colpite da lutto perinatale e nemmeno nessun protocollo seguito dai medici,perciò informandosi delle realtà internazionali esistenti,fondarono l'associazione ciaolapo."
Quali sono le iniziative che proponete per sostenere mamme che persono il proprio bimbo?
"Le iniziative di Ciaolapo sono:
- la memory box (scatola che doniamo agli ospedali contenente materiale informativo Ciaolapo e oggetti per poter raccogliere ricordi (importantissimi) del bambino.
- la carta ospedale amico, che ottengono quegli ospedali dove tutto il personale che ha contatto con la famiglia frequenta i corsi e si comporta nel modo piu adeguato ad accompagnare e sostenere una famiglia che perde un figlio in gravidanza e dopo le prime ore dalla nascita
- il docufilm "lamoreverticale" di Teresa Paoli e prodotto da Ciaolapo.
- il "CarlyMarie worldwide prayer flag project",progetto australiano di realizzazione di una bandiera commemorativa dei bimbi nati morti
- la coperta della memoria,coperta formata da quadrati cuciti e decorati dalle mamme di Ciaolapo
- la copertina degli angeli,copertina preparata da mamme o nonne di Ciaolapo da inserire nella memorybox per avvolgere i bimbi troppo piccoli (vista l'eta gestazionale) per indossare una tutina da neonato
- parole sulla sabbia, progetto in cui i genitori e amici di Ciaolapo scrivono sulla sabbia pensieri per i bimbi,li fotografano e vengono inviati a Ciaolapo per un video che viene creato tutti gli anni per ricordare i bimbi morti e le loro famiglie
- istituzione della giornata sulla consapevolezza del lutto perinatale e postnatale (BABYLOSS AWARENESS DAY)
- corsi formativi per ostetriche,ginecologi,psicologi psichiatri,volontari per conformarsi al protocollo internazionale sulla gestione del lutto perinatale
-collaborazione scentifica internazionale per gli studi e la prevenzione del lutto perinatale"
Grazie Stafania!
Da oggi saremo tutti più consapevoli e sensibili a questa tematica e nel nostro piccolo condivideremo la filosofia di Ciaolapo.
Giulia Mandrino
Seminiamo il futuro con i nostri bimbi : domenica 12 ottobre
"Da dove viene la pasta mamma?" "Dal supermercato vero?".
Ho avuto la fortuna di trascorrere la mia infanzia in campagna dove amiche di mia nonna che ancora avevano terreni e una cascina mi ospitavano a giocare con i loro nipoti. Se chiudo gli occhi sento ancora le "balle" di fieno così solide nella loro morbidezza e quel piccolo pizzichio quando ti pungono con le loro estremità. Sono andata a rubare le pannocchie nei campi e ho attraversato in bicicletta campi irrigati. Ho scovato con mio papà piante di lamponi e more nei boschi e senza pensarci un attimo mi sono abbuffata di questi prodigi della natura. Ho visto trattori uscire presto la mattina e rincasare tardi la sera. Ho visto mani ruvide di persone autentiche che raccoglievano frutti di duro lavoro, grandi speranze e interminabili attese. Eh si, perchè la natura e in generale la vita ha i suoi tempi, si semina, si attende e poi si raccoglie.
Non voglio fare la solita polemica sterile e anche un po' demoralizzante sui strani corsi che sta prendendo la nostra società. Vi parlo di un'iniziativa che trovo stupenda e alla quale parteciperò con i miei figli:
ben 38 aziende agricole biologiche e biodinamiche da nord a sud apriranno le loro porte per la quarta edizione di Seminare il Futuro, inziativa organizzata dal gruppo Ecor Naturasì. Cosa si farà?
Tutti assieme - adulti, bimbi, famiglie, gruppi di amici – si seminerà a mano un campo di cereali con sementi bio provenienti da un processo di selezione che rinuncia all'uso degli ibridi, alla manipolazione genetica e mira a ottenere piante sane, robuste, e riseminabili. Si avrà la possibilità di essere protagonisti di un gesto antico, concreto e al tempo stesso simbolico, che avverrà contemporaneamente in tutte le aziende agricole coinvolte! Seminare il Futuro! è un'occasione per trascorrere una domenica all'insegna del bio, per ribadire il proprio no agli ogm e ai brevetti delle multinazionali sulle sementi, per riflettere sulla provenienza del cibo e sul futuro dell'agricoltura, per riscoprire l'importanza che i semi rivestono per l'ecosistema, ma anche per l'uomo e per la sua sopravvivenza.
Sueminare il futuro! permette ai bambini di vedere con mano che dietro al pacco di pasta del supermercato c'è un mondo, un mondo vero e reale. E' davvero un peccato farglielo perdere, non sono a livello di esperienze e di polisensorialità, ma anche a livello di conoscenza e consapevolezza. Un adulto consapevole saprà nutrire se stesso e il mondo in maniera sana e gioiosa.
http://www.seminareilfuturo.it/
Cuochi per un giorno: 4-5 ottobre a Modena festival nazionale di cucina per bambini
Sabato 4 e domenica 5 ottobre Modena è ancora una volta la capitale della cucina 0-12 con la terza edizione di "Cuochi per un giorno", il Festival nazionale di cucina per bambini. Decine gli eventi, gli stand, i laboratori in programma e undici grandi chef: Massimo Bottura, Marta Pulini, Marcello Leoni, Franco Aliberti e molti altri. Con la loro collaborazione i piccoli cuochi avranno l'opportunità di cucinare numerose ricette, dagli antipasti ai dolci. L'appuntamento è a Modena presso la Corte dei Melograni
Piccoli quanto basta, per fare una grande cucina. Dopo il successo delle prime due edizioni, torna a grande richiesta "Cuochi per un giorno" (www.cuochiperungiorno.it), il Festival nazionale di cucina per bambini. L'appuntamento è per sabato 4 e domenica 5 ottobre a Modena, presso la Corte dei Melograni, in strada Pomposiana 216.
L'evento è ideato da Laura Scapinelli e dallo staff de "La Bottega di Merlino", libreria per ragazzi e laboratori creativi di Modena.
Due giornate, decine di appuntamenti e laboratori in cui gli chef in erba potranno annusare, toccare, dosare, impastare, miscelare, modellare, cuocere e mettersi alla prova, imparando tante cose nuove.
Dalle lezioni di cucina con grandi chef...
Sono in programma vere e proprie lezioni di cucina con importanti chef "stellati" da tutta Italia (e dall'estero!) per incuriosire anche mamma e papà: ci saranno Gianluca Fusto (pasticcere, consulente di fama internazionale, da Milano), Marta Pulini (chef del ristorante Franceschetta 58 e del Bibendum catering di Modena), Aurora Mazzucchelli (chef del ristorante Marconi di Sasso Marconi), Luca Marchini (chef del ristorante Erba del Re di Modena), Ascanio Brozzetti (pastry chef, ristorante Le Calandre di Padova), Marcello Leoni (chef del ristorante Leoni di Bologna), Yoji Tokuyoshi (già sous chef de La Francescana di Modena), Franco Aliberti (pastry chef, ristorante Evviva di Riccione), Emilio Barbieri (chef del ristorante Strada Facendo di Modena), Marcello Ferrarini (chef gluten free e consulente alimentare di Modena). Ci sarà persino il nuovo contributo di Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena, tre stelle Michelin e terzo migliore ristorante al mondo secondo la prestigiosa classifica della rivista britannica "Restaurant magazine".
Con il loro aiuto e la supervisione di un'animatrice ogni piccolo partecipante potrà cimentarsi in fantasiose ricette, vivendo un'esperienza ludica ma allo stesso tempo formativa, con la possibilità di imparare le regole del mangiar sano.
Da quest'anno, poi, vengono messi ai fornelli anche i ragazzini più grandi, con l'inaugurazione della nuova sezione Teen Cooking - dagli 11 ai 14 anni - con piatti più audaci: grande tecnica, precisione e destrezza per numerose ricette di cake design.
...alla musica e scienza tra i fornelli: le novità della terza edizione
Non mancheranno attività interattive collaterali. Al Festival saranno presenti numerosi stand per avvicinarsi alla cucina attraverso diversi linguaggi espressivi, ci sarà poi una libreria golosa con un angolo di letture animate a tema culinario condotte da vere e proprie attrici, angoli sensoriali e giochi sulla cucina come "IlGioco di inOrto": un'attività educativa e divertente con l'obiettivo di trasmettere i valori di una sana e corretta alimentazione ai bambini attraverso il contatto diretto col mondo delle verdure, ideato dalla Fondazione Bonduelle.
Anche la musica sarà protagonista tra i fornelli, con l'esibizione della Banda RulliFrulli, che solo a uno sguardo superficiale può sembrare "sgangherata", ma che già al primo ascolto rivela la sua vera natura: un'unità di chiassose differenze. I componenti della Banda sono attualmente 52 tra bambine, bambini, adolescenti e giovani, abili e disabili dai 6 ai 25 anni, che utilizzano strumenti a percussione creati e realizzati dai ragazzi riadattando oggetti di recupero riciclati e portati a una seconda vita.
Il "concerto delle pentole" è pensato per coinvolgere i piccolissimi, dai 15 mesi ai 3 anni, insieme ai loro genitori: la mamma fa bong con un mestolo, il papà fischietta azionando un bollitore, il bambino fa ding dong con tazzina e cucchiaino e... Ecco a voi la banda in cucina! Obiettivo: giocare insieme alla scoperta del ritmo, della musica; un'esplorazione sonora e una magica invenzione e costruzione di speciali strumenti musicali culinari.
Quest'anno, poi, spazio alla creatività secondo le leggi della fisica e della chimica con "la cucina della scienza": i partecipanti al laboratorio, guidati da un cuoco-scienziato e dei camerieri-assistenti, serviranno ai loro ospiti diversi "menù scientifici" con cui cimentarsi. Verranno sperimentate pozioni con ingredienti culinari per dare nuova forma ai piatti: basta ordinare e l'esperimento è servito.
Il festival sarà anche un'occasione per festeggiare insieme i 40 anni dell'ovetto più famoso del mondo, Kinderino, preparando una speciale e creativa torta di compleanno. I bambini potranno comporre le torte più bizzarre con differenti materiali e le speciali soprese Kinder: incollare, ritagliare, progettare, colorare... ma attenzione: tutto in gran segreto perché quando partirà la musica arriverà Kinderino a soffiare le candeline!
"Cuochi per un giorno" è un'occasione per condividere l'arte del cucinare, divertirsi a mescolare con le mani, spianare, dar forma alla frolla o alla sfoglia, tramandare le ricette locali, rivalutare in tempi di crisi la sobrietà e l'oculatezza di una cucina che gioca con gli avanzi. Ma c'è molto di più, perché cucinando s'impara: tra pentole e ingredienti i bambini, infatti, imparano a mangiare e ad avere un rapporto sano con il cibo.
Inoltre, attraverso la loro partecipazione, i bambini aiutano altri bambini: parte del ricavato della manifestazione verrà infatti devoluto in beneficenza alla onlus "Casina dei bimbi", una rete di sostegno per i bambini ammalati e per le loro famiglie.
A tutti i bambini, poi, viene dato in omaggio il ricettario realizzato da Franco Cosimo Panini.
Il festival "Cuochi per un giorno", con il patrocinio del Comune di Modena, è sostenuto, tra gli altri, da BarillaPiccolini, Kinder Sorpresa, Olitalia, Braun, Franco Cosimo Panini, Arclinea, Banca Mediolanum, Eidos Modena, Scuola Alberghiera di Serramazzoni, Acetaia Giuseppe Cremonini.
Dove e quando: sabato 4 e domenica 5 ottobre dalle 10.00 alle 20.00 a Modena, presso la nuova location della Corte dei Melograni, in strada Pomposiana, 216.
Quanto: Il prezzo del biglietto varia a seconda delle attività a cui si sceglie di partecipare. Tutte le informazioni e il regolamento si trovano sul sito www.cuochiperungiorno.it.
Infoline e prenotazioni: La Bottega di Merlino, tel. 059.212221 www.cuochiperungiorno.it