La rivincita delle grigie: come portare e prendersi cura dei capelli bianchi
Venerdì, 24 Settembre 2021 07:30#greyhairdontcare: i capelli grigi, per decenni coperti da colorazioni, erbe tintorie e decolorazioni varie, stanno finalmente recuperando la loro allure. Finalmente, esatto. Perché se c'è chi li odia e continuerebbe a tingerli fino alla fine dei suoi giorni, chi ama il grigio e il bianco tra i capelli finora s'è trovato a doverli coprire per convenzione sociale. Ora, invece, cambia tutto.
"Vecchi", "sciatti", "smorti": sono solo alcuni degli aggettivi che spesso venivano (e vengono ancora...) attribuiti alle chiome canute. Spesso femminili: il brizzolato, negli uomini, è visto come un segno di fascino. Perché invece sulle donne è ritenuto un difetto?
Il grigio, invece, è un colore elegantissimo, originale e che dona a molti e molte: rivalutiamolo (anche attraverso le ispirazioni che il web ci offre! Sia lodata la rappresentazione inclusiva!), amiamolo e sfoggiamolo con stile, come ha fatto Andy MacDowell recentemente sul red carpet.
La rivincita del grigio
Complici i periodi di lockdown tra il 2020 e il 2021, con la chiusura dei saloni di parrucchieri e parrucchiere, molte persone si sono trovate obbligatoriamente a fare i conti con le radici canute. Scoprendo, dopo qualche settimana, il bello di un colore dai riflessi inaspettati e, di conseguenza, la comodità di non dover ogni mese ricorrere alle tinte. Certo, il processo è lungo, soprattutto se le lunghezze dei capelli superano un certo valore. Ma in generale chi ha deciso di lasciarsi andare al grigio l'ha fatto per questioni estetiche, etiche, di comodità e di stile.
Come se, d'altro canto, ci fosse qualcosa di male nell'invecchiare. I capelli grigi a tutte le età, in questo senso, potrebbero anche diventare un primo passo per combattere l'ageismo.
Lo stile, d'altronde, è innegabile: i capelli grigi sono stati anche un trend (con tinte apposite anche quando non si hanno ancora i capelli bianchi). Averli naturali, quindi, potrebbe essere una fortuna.
L'ispirazione
Basta fare un giro su Instagram: ormai ci sono profili di persone che hanno documentato nei mesi il loro passaggio dai capelli tinti ai grigi. Non è semplice né veloce e serve pazienza: inizialmente le radici sale e pepe potrebbero non piacere ed essere viste come "strane". È normale. Ma resistere darà i suoi frutti.
Ad esempio, Sel et poivre, Sale e Pepe, una ragazza passata da un biondo cenere ad un vero cenere.
Oppure, Embracingmygray_202.
Infine, ci sono profili come greyhairfashion che raccolgono diverse ispirazioni sui capelli grigi davvero preziose e glamour.
Come prendersi cura dei capelli grigi
I capelli grigi sono naturalmente un po' diversi da quelli "originali", e soprattutto si comportano diversamente rispetto a quando non vengono tinti. Ecco perché hanno bisogno di una cura particolare.
Innanzitutto, sono leggermente più fragili, nonché crespi: il fusto è più fragile e la cute produce meno sebo (per il passare dell'età). Questo rende i capelli grigi più secchi e aridi, meno luminosi. Che non è necessariamente un male: basta portarli nella giusta maniera. Se però sono eccessivamente aridi e increspati, è possibile nutrirli con maschere ricche e oli nutrienti.
Infine, per evitare che i capelli grigi e bianchi tendano al giallo, è bene utilizzare con frequenza lo shampoo antigiallo: permetterà di tenere i capelli candidi e splendenti. Occhio però a non usarne troppo: potrebbe dare riflessi violetti o azzurrini non graditi! Se invece li amate così, beh, via libera all'antigiallo.
Cosa accade alla tua pancia durante la gravidanza
Giovedì, 23 Settembre 2021 13:43“Come fa a starci?”. “Ma dove si sposterà l’intestino, se lì c’è il bebè?”. “Ma cos’è quella linea strana?”. Sono tante le domande che prima e durante la gravidanza ci si fa, e molte riguardano la parte del corpo più di tutte protagonista della gestazione: la pancia.
Il famoso “pancione” cambia, si allarga, fa spazio al feto, ed sembra davvero impossibile inizialmente che lì dentro possa starci poi un piccolo essere umano. Conoscere la tua pancia è però essenziale per vivere serenamente la gravidanza: ecco tutto ciò che devi sapere.
Gli organi si spostano
Per fare spazio al bebè che pian piano cresce lungo le quaranta settimane di gravidanza, non cresce solo la pancia. Soprattutto, all’interno del tuo organismo gli organi si spostano qua e là per creare un ambiente accogliente e comodo. L’utero si fa spazio quindi all’interno del tronco della mamma, mentre l’intestino si adatta ad esso. Il feto, poi, schiaccerà non solo l’intestino, ma anche le costole, i polmoni… Sarà normale, quindi, provare qualche malessere in tal senso, compreso il fiato corto e il mal di schiena.
Il prurito
Alcune gestanti fanno esperienza del prurito. Non solo al seno o alle gambe, ma anche alla pancia. La pancia che prude in gravidanza è normale: i tessuti si tirano e di conseguenza provocano fastidio. Per alleviare questo prurito puoi affidarti al freddo (come una doccia fresca) e alle creme idratanti ricche di vitamina E, che aiuta allo stesso tempo a prevenire le smagliature. Esistono poi diversi prodotti per la gravidanza che ti aiuteranno a stare bene lungo i nove mesi!
Se, tuttavia, il prurito è accompagnato da evidenti irritazioni e dermatiti, è bene che tu ti rivolga al medico.
La linea nigra
La linea nigra in gravidanza è quella linea più scura che corre verticalmente sulla pancia della gestante. Si tratta di un fenomeno fisiologico e normalissimo che si chiama anche linea alba. Compare di solito intorno al quarto-quinto mese di gravidanza, con l’aumentare del volume del ventre, sopra e sotto l’ombelico, ed è temporanea. Ciò significa che dopo il parto sparirà gradualmente. Il motivo della sua comparsa? Gli ormoni, che durante questi mesi sono ad altissimi livelli e stimolano quindi la melanina, responsabile della cute più scura.
Il gas
Già; non è molto glamour, ma quando parliamo di pancia in gravidanza non possiamo non accennare all’aumento del gas. I movimenti intestinali si modificano e il progesterone, l’ormone della gravidanza, rilassa i muscoli e rallenta la digestione, portando in alcuni casi ad essere più gonfie e piene d’aria.
Il bebè là dentro
Naturalmente là dentro sta il bebè: il tuo bambino o la tua bambina è lì che sguazza, protetto dagli strati di placenta, tessuti, muscoli e pelle, e durante una gravidanza fisiologica se la gode rilassandosi, giocando, assaggiando ciò che sta attorno… Lo conoscerai solo dopo il parto, è vero, ma nel frattempo puoi provare a connettere con lui o lei in diversi, piacevolissimi modi.
Le smagliature
Anche queste fanno parte dei cambiamenti del pancione in gravidanza ed è del tutto normale. La pelle della pancia si espande, si tira, e lo strato più superficiale può strapparsi, se non è abbastanza elastico. Anche in questo caso, i prodotti per la gravidanza come le lozioni ricche di vitamina E possono alleviare e prevenire!
Un libro bellissimo per bambini e bambine? "In 4 tempi" di Bernadette Gervais
Giovedì, 23 Settembre 2021 08:35La chiocchiola? Paa..aaa...rte!
La foglia verde? Diventa gialla... E poi rossa... E poi cade!
Piccole, piccolissime storie di vita e di natura, che accadono davanti ai nostri oggi ogni giorno e che l'autrice Bernadette Gervais ha riassunto ognuna in quattro tempi. Si intitola proprio così il libro edito da L'Ippocampo di cui vi parliamo oggi: "In 4 tempi".
Un libro bellissimo per bambini e bambine? "In 4 tempi" di Bernadette Gervais
Stampato su carta ruvida che ricorda sensazioni naturali e autentiche, questo libro di Bernadette Gervais è davvero bellissimo: una trentina di piccole storie naturali e quotidiane sono condensate tra le pagine e raccontate in quattro riquardi. Solo quattro: il riccio che si appallottola, la gallina che nasce dall'uovo, le stagioni, la giornata, la nascita di un arcobaleno... L'autrice Gervais riassume in quattro piccole, graziose e immediate scene ogni storia: questo è "In 4 tempi".
I bambini e le bambine che sfogliano il libro possono inzialmente intuire le minute vicende solo attraverso i disegni, provando a raccontarle con le proprie parole anche prima di imparare a leggere. Si possono poi leggere le didascalie, semplicemente disarmanti e precise, per confermare le piccole storie non solo graficamente, ma anche a parole.
Ciò che emerge e ciò che i piccoli e le piccole imparano sono diversi concetti: la logica del tempo, il suo scorrere e la sua elasticità; ma anche le metamorfosi della natura che è costantemente in trasformazione.
Le sequenze parlano sia di passaggi brevi (come l'arcobaleno che arriva o l'anatra che attraversa il laghetto) sia di tempi lunghissimi (come le stagioni dell'anno, o il germogliare del papavero). E la chiocciola? La lumaca impiega addirittura sedici riquadri a passare da una pagina all'altra, attraversando tutto il libro! Un grazioso easter egg che piacerà ai bambini e alle bambine più attenti.
Tutto, dolcemente, suscita domande: come fa il tarassaco a trasformarsi da fiore a soffione? Perché il pupazzo di neve a un certo punto scompare? Perché tutto si modifica?
"In 4 tempi" ci piace quindi perché stimola il ragionamento, ma soprattutto l'osservazione di ciò che sta attorno a noi. Non si tratta dei classici "causa/effetto" o "prima/dopo", quindi, ma di illustrazioni e sequenze più delicate, che nella loro essenzialità portano i bambini a soffermarsi sulle cose, ad assaporare la lentezza o la velocità degli istanti, perché tutto è concatenato e grazie a Bernadette Gervais questo concetto non sempre semplicissimo diventa davvero godibile.
A chi lo consigliamo? A tutti i bambini e bambine, anche molto piccoli, sin da quando mostrano interesse e curiosità verso questi disegni, da indagare insieme prima sulla carta, cercando i dettagli anche nel mondo reale.
Settembre: scuola, sport e impegni. Come riorganizzarsi
Mercoledì, 22 Settembre 2021 10:59Settembre è un mese un po’ come gennaio: per moltissime persone, tra cui le mamme e i papà, è un momento di ripartenza, un nuovo inizio dell’anno che coincide con le scuole materne, elementari e medie che ricominciano.
Ma non è solo la scuola a ricominciare. Con lei iniziano anche gli impegni del pomeriggio, i corsi, lo sport… Prepararsi al meglio, anche materialmente, significa ottimizzare il tempo e vivere meglio.
Ecco quindi come riorganizzarsi a settembre con i bambini nella maniera più efficiente ed efficace, per giostrarsi tra gli impegni in maniera smart e comoda.
L’abbigliamento
Prima di tutto, diamo un’occhiata all’armadio: i piccoli crescono alla velocità della luce e probabilmente i vestiti che portavano lo scorso autunno non vanno più bene. Per fortuna ci sono molti modi per risparmiare: negozi come Cóndor moda online per bambini, che permettono anche di fare shopping per i bambini senza perdere troppo tempo, il second hand, i vestiti dei fratelli e delle sorelle più grandi…
Quando riorganizziamo l’armadio, però, non possiamo dimenticarci degli accessori: sono quella cosa che spesso lasciamo per ultima, ma che ci scombussola la vita. Siete mai arrivati al punto da non trovare i calzini appena prima di uscire di casa perché sono tutti piccoli? Quello dei calzini è un esempio (ma ricordate di comprarne di qualità! Sono importantissimi per i piedini! Io consiglio i calzini per neonati primi giorni e quelli 100% cotone per i bambini più grandi). Tra gli altri accessori da riorganizzare troviamo i grembiuli per la scuola, gli elastici e mollette per capelli, l’ombrello, gli stivaletti da pioggia…
Lo sport
Oltre ad iscrivere i bambini al corso sportivo che hanno scelto, c’è da mettersi in pari con ciò che quello sport richiede. Prepariamoci per tempo non solo con gli accessori e gli strumenti (gli scarpini da calcio, la racchetta da tennis, i pattini, lo skate…) ma anche con l’abbigliamento: meglio sempre avere due o tre cambi e non solo uno da cacciare in lavatrice ogni volta che si torna a casa. Perché a volte ci si dimentica di farle, le lavatrici, ed è sempre meglio avere un outfit di back up!
L’agenda
Un buon modo per affrontare al meglio l’inizio del nuovo anno scolastico e lavorativo è organizzare visivamente gli impegni. A volte non bastano i promemoria, le note e il Calendar dello smartphone: un’agenda su cui segnare tutte le attività o un calendario cartaceo con le caselle abbastanza grandi è quello che ci vuole. Non tanto ai bambini, quanto a noi genitori!
Lo spazio compiti
Oltre a tutto il materiale per la scuola, è bene tenere qualcosa anche a casa: matite, quaderni, righelli… Soprattutto, è utile prevedere una piccola scrivania in cameretta o in un altro angolo di casa dedicandola proprio ai compiti. In questo modo, l’ordine mentale di avere un proprio spazio renderà tutto più piacevole, semplice e meno caotico.
Le etichette
Infine, un consiglio è quello di etichettare tutto. Tutto. Righelli, temperini, matite, ma anche felpe, giacche, elastici… I bambini e le bambine perdono davvero qualunque cosa, tra scuola e sport. Meglio prevenire!
Cosa vedere a Madrid con i bambini
Martedì, 21 Settembre 2021 13:38Conoscete Madrid? Spesso quando si pensa di fare un viaggio in Spagna, la prima meta che viene in mente è Barcellona. Barcellona è una città allegra, scanzonata, divertente. Ma in Spagna c'è anche un'altra città parecchio affascinante: si tratta della capitale Madrid, dal sapore Liberty di inizio Novecento, una città pacata e bellissima, che nella sua semplcità vi conquisterà. È perfetta per un piccolo weekend in famiglia!
Ecco dunque cosa vedere e cosa fare a Madrid con i bambini e le bambine, per godersela fino in fondo conoscendone gli angoli più caratteristici.
Il palazzo reale
Anche la Spagna è una monarchia, proprio come il Regno Unito. E quindi, come a Londra, anche qui c'è un palazzo reale: sontuoso e magnifico, affascinerà moltissimo i bambini e le bambine.
Il mercado San Miguel
Nel cuore della città, il Mercado San Miguel è un mercato coperto nel quale troverete tutti i gusti più tipici della cucina spagnola, in un turbinio di colori e odori.
Il parco del Retiro
Al centro di Madrid c'è il parco del Retiro, che costeggia la via principale della città, un polmone verde da attraversare insieme ai bambini scovando anche laghetti e cigni, verande e gazebi. Su un lato troverete anche il Museo del Prado, il museo d'arte più conosciuto, ma anche il Museo Reina Sofia, dove i bambini e le bambine potranno immergersi nell'arte contemporanea e soprattutto vedere il capolavoro di Picasso Guernica.
Lo stadio Bernabeu
Per i bambini e le bambine appassionati di calcio, una visita allo stadio Santiago Bernabeu è d'obbligo: è qui che gioca la squadra del Real Madrid, e si può visitare!
Il bocadillo de calamares
Questo non è qualcosa "da vedere", ma un manicaretto da gustare! In centro, passeggiando, troverete un sacco di locali tipici che propongono il bocadillo de calamares, ovvero il panino con calamari fritti. Uno strappo alla regola di cui non vi pentirete!
Il teleferico
Per vedere la città da un punto di vista diverso e divertente, possiamo salire sul teleferico di Madrid, una funivia che parte dal paseo del Pintor Rosales e arriva fino a Casa de Campo, dando la possibilità di guardare il paesaggio dall'alto.
Il museo delle scienze naturali
Come in ogni grande città, anche a Madrid c'è il Museo di Scienze Naturali. Qui i ragazzi e le ragazze potranno ammirare le ricostruzioni dei dinosauri, ma anche lo scheletro di una balena di 20 metri!
Il bosco verticale del CaixaForum
Accanto al parco del Retiro c'è il CaixaForum di Madrid: il bellissimo edificio ospita eventi e mostre, attività e progetti, e a suo interno ci sono anche cinema e teatro (con molti appuntamenti per bambini e ragazzi!). Fuori, invece, lasciatevi affascinare dal bosco verticale e dall'architettura innovativa.
Il rientro a scuola dopo la pandemia può creare ansia: ecco come superarla
Lunedì, 20 Settembre 2021 13:22Anche i bambini soffrono di stress e anche loro sono prede dell'ansia, anche se magari non sanno dare un nome a queste sensazioni e faticano a comunicarcelo. Ecco perché sta a noi genitori dare un occhio in più in questo periodo: il rientro a scuola è già di per sé un evento stressante, tanto più dopo un anno e mezzo di pandemia e dopo mesi passati in Didattica a Distanza.
Il ritorno a scuola post-Covid può quindi portare con sé ansia. È normalissimo, e non c'è da preoccuparsi. Ma non bisogna nemmeno sottovalutarla: ecco come alleviarla, come affrontarla e come rendere il rientro in classe meno stressante e più piacevole.
L'ansia del rientro a scuola
Anche se la pandemia non è ancora conclusa e non possiamo parlare propriamente di post-Covid, bambini, bambine, ragazzi e ragazze sono tornati a scuola. I motivi che generano ansia sono quindi diversi: cominciare un nuovo anno scolastico porta sempre con sé molte emozioni, tra cui l'agitazione, soprattutto se si tratta di un salto come quello dalla materna alle elementari, dalle elementari alle medie o dalle medie alle superiori. Oltre a questo, c'è il rientro in classe dopo tanti mesi passati anche in Dad.
E infine c'è la questione Covid e protezioni personali: i ragazzi e le ragazze devono fare più attenzione, devono proteggersi e proteggere gli altri, seguire le regole e allo stesso tempo contenere l'allarmismo che può essersi creato in loro in questi tempi, affrontandolo e gestendolo.
Le strategie per gestire l'ansia
Una strategia per gestire al meglio l'ansia da rientro a scuola la fornisce la professoressa associata di psichiatria e scienze comportamentali dello Stanford University Medical Center Elizabeth Reichert, le cui parole sono riportate da Ansa. Il primo passo è l'adeguamento graduale alle nuove abitudini e ai nuovi ritmi del nuovo anno scolastico. Per farlo, uno stratagemma è provare ad andare a nanna un po' prima rispetto al solito: in estate i bambini e le bambine tendono a stare alzati un po' di più, ma ora è necessario riposare più a fondo. Andando verso l'autunno, quindi, è bene approfittarne delle ore di luce che si accorciano.
Un secondo consiglio della dottoressa Reichert è il coinvolgimento dei bambini e delle bambine nelle attività più piacevoli e divertenti che riguardano il ritorno a scuola, lasciando che si godano i piccoli dettagli come la scelta del materiale scolastico, del diario, dei libri, ma anche dell'abbigliamento, lasciando scegliere proprio loro e non imponendo le nostre scelte.
Allo stesso tempo, è bene ri-familiarizzare con l'ambiente scolastico, cercando di andare a scuola a piedi. In questo modo lo si vedrà più a lungo, si passeggerà intorno all'edificio, si vedranno tutti i bei dettagli come i parchi o le panchine attorno, rendendo tutto meno terrorizzante.
Infine, è bene riabituare i bambini a stare più tempo lontani dai genitori, dal momento che d'ora in poi le ore passate insieme si ridurranno inevitabilmente. Incoraggiare il gioco libero è quindi consigliatissimo.
L'ansia dei genitori
Anche i genitori possono sperimentare ansia in questo periodo ed è del tutto normale.
Per loro, le strategie riguardano il rallentamento: meglio sempre fare un respiro profondo, fermarsi quando le cose sembrano sopraffare, bere un bicchiere d'acqua e sapersi prendere delle pause.
Naturalmente, sia nel caso dei più piccoli che nel caso dei genitori è sempre consigliato rivolgersi ad una figura professionale specializzata nel momento in cui l'ansia diventa ingestibile creando problemi a catena.
Cosa vedere a Londra con i bambini
Giovedì, 16 Settembre 2021 12:23Londra è una delle città più grandi, affollate, affascinanti e glamourous del mondo. Emblema dell'essere British, ha un'anima regale e un'anima punk che convivono scontrandosi quotidianamente e fondendosi tra i quartieri.
Chi dice che Londra non sia una città da visitare con i bambini, si sbaglia. Anzi: Londra con i bambini è un'esperienza davvero magnifica, sia per chi non ha mai vissuto questa città, sia chi la conosce come le sue tasche. Attraverso gli itinerari per bambini, infatti, è possibile scoprire la Londra più conosciuta e amata, quella che, magari, solitamente snobbiamo perché "da turisti".
Ecco quindi una selezione di attività e di luoghi da visitare a Londra con i bambini per un weekend lungo indimenticabile.
Il London Eye
Sì, la ruota panoramica: è l'emblema del turismo ma è anche il modo migliore per godere della città dall'alto, guardando il Tamigi e le sue curve, i quartieri, i grattacieli... I bambini adoreranno.
South Bank
Già che siete nei paraggi, fermatevi a South Bank: si tratta di una zona percorsa da un camminamento pedonale in cui semplicemente passeggiando si possono ammirare il London Eye, il Globe di Shakespeare, la Tate Gallery Gallery (bellissima anche da visitare!).
Il Borough Market
Nella stessa zona troverete il Borough Market, una zona dedicata allo street food nella quale i londinesi si trovano in orario di pranzo per una pausa veloce.
Il Millennium Bridge
Proprio lì di fronte troverete il Millennium Bridge, pedonale: oltre ad essere un'esperienza carinissima (attenzione a chi soffre di vertigini!), i bambini vi riconosceranno il ponte fatto saltare dai Mangiamorte nell'ultimo capitolo cinematografico della saga di Harry Potter.
Leicester Square
Leicester Square è la zona vicina ai teatri (e se masticate inglese vi consigliamo di vedere uno degli spettacoli che ogni giorno si susseguono in zona, da The Mousetrap di Agatha Christie a Harry Potter and The Cursed Child!), ma soprattutto è il luogo in cui troverete il Lego Store, un negozio dedicato interamente ai mattoncini Lego che farà impazzire bambini, bambine, mamme e papà.
Il cambio della guardia
Vedere dal vivo il cambio della guardia di fronte a Buckingham Palace, la residenza londinese dei reali inglesi, è un'esperienza indimenticabile! In estate avviene ogni mezz'ora in estate, e una volta all'ora in inverno.
Brick Lane e Old Spitalfields Market
Se visitate Londra di domenica, una passeggiata molto carina per gli amanti dello shopping è quella tra l'Old Spitalfields Market e Brick Lane Market: si tratta di due mercati tra il coperto e l'aperto (meno "punk" di Camden Town, che è comunque affasinante!) in cui troviamo negozi e bancarelle, e verso mezzogiorno anche una selezione notevole di food truck e ristorantini etnici.
L'autobus a due piani
Tutti gli autobus a Londra sono a due piani, sia quelli "civili" sia quelli turistici. Scegliendo il secondo potrete vedere Londra in lungo e in largo, scendendo e risalendo quando desiderate. E se non piove il secondo piano non ha il tetto! Divertentissimo. In alternativa, è possibile anche fare un biglietto giornaliero ai mezzi pubblici e salire e scendere dagli autobus normali!
La Torre di Londra e il Tower Bridge
Questi due simboli di Londra si trovano molto vicini l'un l'altro e sono entrambi visitabili. Nella prima si possono ammirare la collezione dei gioielli reali (quelli indossati dalla Regina Elisabetta!) e il palazzo medievale, mentre salendo sulla torre del Tower Bridge è possibile godere di una vista incredibile sul Tamigi, grazie ad una passerella in vetro. Per farlo bisogna però salire 300 scalini! Una bella sfida per le bimbe e i bimbi che si divertiranno un sacco.
Il Natural History Museum
Il Museo di Storia Naturale di Londra è iper affascinante, e non a caso in questo storico edificio del 1870 vi hanno girato alcune scene di Harry Potter! I bambini e le bambine potranno vedere animali, dinosauri, ascoltare storie geologiche e storie botaniche... Addirittura, c'è la riproduzione a grandezza naturale dello scheletro di un T-Rex!
L'abito da sposa gratis, ma soprattutto inclusivo: le suore di Santa Rita da Cascia e il loro atelier
Mercoledì, 15 Settembre 2021 12:19Il monastero delle suore di Santa Rita da Cascia è prima di tutto un luogo di accoglienza. Le religiose organizzano progetti di ospitalità per ragazze e ragazzi nell'Alveare di Santa Rita, creano prodotti Fatti per Amore per sostenere le attività del monastero, offrono sostegno ai ragazzi e alle ragazze con autismo, aiutano chi ha bisogno... E, da molti anni, hanno deciso di raccogliere abiti da sposa regalati che altre future spose potranno così indossare a costo zero.
Ne parlò nel 2014 anche il New York Times: Un monastero italiano diventa la destinazione fashion per spose nell'era della frugalità, titolava l'articolo. Ma non è solo l'aspetto economico e solidale, a piacerci. Recentemente mi sono infatti imbattuta in una IG Story della giornalista Lara Lago, attivista contro la grassofobia, in cui è emerso come quest'iniziativa delle suore di Santa Rita non sia virtuosa solo dal punto di vista della donazione, ma anche da quello dell'accettazione.
Ma facciamo un passo indietro.
Il monastero di Santa Rita da Cascia, che si trova in provincia di Perugia, raccoglie da parecchio tempo abiti da sposa da parte di persone che vogliono donare il proprio wedding dress in modo che un'altra sposa in difficoltà economiche possa permetterselo senza rinunce. Essendo abili sarte, le suore sistemano poi ogni abito sulle forme della futura sposa, che potrà così indossarne uno esattamente su misura.
L'aspetto solidale è palese e non serve elogiarlo: parla da sé. E naturalmente è una bellissima notizia per tutte quelle spose che sognano l'abito bianco (ma non solo!) ma non vogliono o non possono permetterselo. Basta mettersi infatti in contatto con il monastero, che saprà indicare tutte le informazioni.
Quest'iniziativa piace infatti anche a chi punta su una vita sostenibile. Da tempo si parla del riuso e dell'economia circolare come di un modo, nel proprio piccolo, di contribuire all'abbattimento dell'inquinamento. Scegliere un abito da sposa usato è quindi una decisione lodevole dal punto di vista dell'ecosostenibilità.
C'è poi l'aspetto dello spreco. Sono infatti sempre di più le persone che ritengono gli abiti di nozze, oggettivamente utilizzati per una sola volta nella vita, un lusso inutile, soprattutto in tempi di recessione. Un'opulenza futile, quindi, a cui tuttavia - giustamente - c'è chi fatica a rinunciare. Dopotutto, il giorno del matrimonio è visto da moltissime persone come un evento unico, romantico, irripetibile e denso di significato. Rivolgersi al monastero di Santa Rita può diventare dunque un modo per non rinunciare alla sfarzosità dell'abito, abbattendo dall'altra parte il costo e lo spreco (quando percepito come tale).
Infine, ed è qui che volevo arrivare, rivolgersi alle suore del monastero di Santa Rita pare essere, ad oggi, uno dei pochi modi per trovare il proprio abito da sposa in un ambiente non giudicante, accogliente e inclusivo.
Molte spose dai corpi non conformi e non magri si trovano infatti spessissimo a dover fare i conti con l'occhio sprezzante di atelier che non tengono abiti in prova oltre la 44, che storcono il naso vedendo un corpo diverso da quelli dei manichini e che si sentono in diritto di consigliare "forme più consone". Il risultato, oltre alla scelta di vestirsi con abiti-tenda che magari non piacciono nemmeno, è una senso di depressione inevitabile, una sensazione di inadeguatezza davvero deleteria.
Lara Lago ha quindi raccolto le esperienze dei suoi follower in merito all'argomento, e ad emergere è stato anche il senso di accoglienza provato dalle spose presso l'atelier del monastero di Santa Rita. Ecco la testimonianza (anonima):
"La gioia di provare gli abiti da sposa dalle suore, nessun giudizio. Solo richiesta della taglia e dei propri gusti e consigli sul velo/non velo e accessori. Accoglienza e ascolto vero".
Alla richiesta di spiegazioni sul luogo a cui la follower si riferiva, ecco la risposta:
"Sono delle suore che hanno iniziato a raccogliere i vestiti da sposa per chi non poteva permettersi di comprarlo, poi le donne hanno cominciato a donarne tanti e sempre più donne hanno iniziato a fare la scelta di prendere un vestito, chiamiamolo sostenibile, così da non comprare un abito che avrebbero utilizzato un giorno solo. Ovviamente essendo qualcosa che loro fanno con vestiti donati non c'è scelta infinita, ma ci si sente accolte".
Non aggiungerei altro, se non un grazie alle suore del monastero di Santa Rita e un consiglio agli atelier di abiti da sposa: prendete spunto da loro. Non serve molto. Solo un po' di rispetto in più, e magari un tentativo di allargare il proprio sguardo.
Trucchi e consigli per combattere il sudore
Mercoledì, 15 Settembre 2021 12:15Costituito per la maggior parte da acqua, il sudore è la conseguenza d’una situazione di stress emotivo a cui è sottoposto il corpo. A scatenare il rilascio del liquido può essere anche una particolare condizione termica, indotta dalle temperature elevate o dalla pratica di un’attività fisica.
A sprigionare questo liquido incolore, leggermente salato, spesso dall’odore poco piacevole, sono i circa quattro milioni di ghiandole sudoripare di cui dispone il nostro corpo, collocate in diversi punti fra cui ascelle, palmo della mano, pianta del piede, fronte e cuoio capelluto.
Grazie alla produzione di sudore la temperatura corporea si abbassa in maniera del tutto naturale, e il nostro corpo si libera di ioni di sodio e potassio, colesterolo, urea e acidi lattici.
Combattere il sudore a tavola: le regole dell’alimentazione per evitare eccessi nella traspirazione
Il sudore si contrasta utilizzando una serie di prodotti cosmetici, a partire dal deodorante antitraspirante, in grado di regolare la traspirazione intensa e combattere gli odori pungenti, anche per un tempo superiore alle 24 ore.
Un aiuto importante per contrastare il sudore ci arriva dall’adozione di una corretta alimentazione.
A consentirci di sudare di meno, e reintegrare i liquidi persi con l’eccessiva traspirazione, sono i cosiddetti piatti anticaldo. Nel prepararli la scelta ricade su ingredienti che contengono un’elevata percentuale di liquidi e principi nutrizionali, che aiutano a reintegrare acqua e valori perduti.
Taluni cibi sono da evitare assolutamente per non sudare in abbondanza. Si tratta di bevande alcoliche, caffè, tè, bibite ghiacciate, formaggi, carni rosse, fritti, cibi eccessivamente salati, spezie, cibi piccanti e piatti troppo elaborati. Meglio evitare aglio e cipolla, che con la sudorazione contribuiscono a emanare odori spiacevoli.
La dieta anti-sudorazione prevede un uso abbondante di acqua a temperatura ambiente, da bersi in piccole dosi più volte nell’arco della giornata. Utile cibarsi di frutta, verdura e ortaggi in genere, che reintegrano acqua, vitamine, e sali minerali, sostanze perdute nella fase della traspirazione.
Corretto integrare la dieta con il consumo di pesce o carni bianche. A tavola inoltre non devono mancare i cereali integrali.
L’aumento della sudorazione legato a condizioni fisiologiche, patologiche o alla menopausa
Un eccessivo aumento della sudorazione è sicuramente legato a fattori ambientali, quali le condizioni climatiche e le temperature decisamente elevate. Se non si spiegano le cause dell’aumento della sudorazione è bene parlare con il nostro medico, per valutare eventuali condizioni patologiche dovute a stati d’ansia o nervosismo, ipertiroidismo, obesità.
Una traspirazione abbondante può anche essere la conseguenza diretta dell’ingresso in menopausa e di importanti squilibri ormonali.
Sudorazione improvvisa, scopriamone e curiamo le cause
La sudorazione improvvisa calda o fredda può essere sintomo di numerose patologie, che solo un medico può identificare dopo un’analisi accurata. In queste circostanze il trattamento è legato all’origine del problema.
Nei casi più semplici, ad esempio se la sudorazione è legata alla febbre, è bene assumere un antipiretico.
Se la sudorazione improvvisa viene indicata quale conseguenza dell'ipotensione o dell'ipertensione si consiglia la prescrizione di farmaci che contribuiscono a normalizzare in prima battuta la pressione sanguigna.
Solo nei casi estremi si palesa l’asportazione chirurgica delle ghiandole sudoripare, soprattutto a fronte di un’eccesiva e irregolare attività.
I robot aspirapolvere sono l’alleato di ogni genitore
Martedì, 14 Settembre 2021 13:50Certo: gli aspirapolvere senza fili hanno rivoluzionato le pulizie domestiche. Sono leggeri, sono agili, sono comodi. Ma ogni mamma e ogni papà sa che il problema è un altro, con i bambini piccoli: trovare il tempo per passarlo, l’aspirapolvere!
Abbandoniamo quindi l’idea delle super mamme e dei super papà: non è possibile fare tutto. E dato che viviamo in un’epoca tecnologica che ci permette di avere qualche comodità, be’, approfittiamone!
Ecco una selezione dei migliori robot aspirapolvere in commercio e tutto ciò che dovete sapere prima di procedere all’acquisto che vi cambierà (in meglio!) la vita quotidiana.
I robot aspirapolvere sono l’alleato di ogni genitore: tutto quello che dovete sapere sui robot aspirapolvere che puliscono casa anche quando non ci siamo
Robot aspirapolvere: cosa sono?
I robot aspirapolvere sono dei piccoli elettrodomestici solitamente di forma cilindrica e bassa che si muovono da soli per casa, pulendo ogni angolo senza che tu li manovri. Si ricaricano nella loro postazione, quindi, una volta programmati, escono dal loro rifugio e “camminano” in tutta casa, roteando e adattandosi, aspirando nel frattempo ciò che trovano sul loro cammino.
Perché acquistarlo
Peli degli animali, polvere, briciole (quante briciole!)… Con i bambini piccoli in casa l’aspirapolvere sarebbe da passare ogni ora. Impossibile, certo. Ma con i robot aspirapolvere che vanno da soli uno po’ di problemi si risolvono.
Il problema è che sul mercato ci sono davvero moltissimi robot aspirapolvere che promettono mille funzioni. Questi sono dunque consigli per la scelta del perfetto robot aspirapolvere a seconda delle vostre esigenze.
I consigli sulla scelta
Innanzitutto, esistono robot aspirapolvere per tutte le tasche. Il primo consiglio è quindi quello di sceglierne uno a seconda delle tue finanze. Non pensare che sia una spesa folle: ne esistono anche di economici. Se invece il tuo budget è meno limitato, potrai acquistarne uno con più funzioni o con potenza maggiore.
Concentrati poi sulle setole. Se hai il parquet, ad esempio, sarà meglio prendere un robot aspirapolvere con setole adatte al legno.
Guarda anche l’autonomia: ci sono robot con autonomia ridotta e robot con autonomia più alta. Se casa tua è molto grande, dovrai prevedere due scenari: se il robot ha batteria breve, dovrai caricarlo più volte per pulire tutta casa; se ha autonomia più alta, invece, potrebbe costare di più.
Se hai un animale domestico sarà poi inevitabile pensare al serbatoio: i peli di un cane o di un gatto, infatti, producono moltissima polvere e sarà necessario acquistare un robot aspirapolvere con un serbatoio capiente da svuotare con meno frequenza.
Ci sono poi robot aspirapolvere domotici, ovvero manovrabili con una app, e robot aspirapolvere che tornano da soli alla base di ricarica. Infine, alcuni robot sono rumorosi mentre altri assicurano silenzio e rumori quasi impercettibili.
Quale robot aspirapolvere scegliere
Dopo averti fornito tutte le informazioni principali e i suggerimenti riguardo all’acquisto, se ancora sei in confusione qui troverai un bell'elenco di robot aspirapolvere tra cui scegliere: leggi tutte le caratteristiche e tieni a mente i consigli che ti abbiamo fornito qui sopra.