9 libri tattili da creare in casa
Martedì, 16 Febbraio 2016 13:10Nei primi anni di vita è necessario che il bambino riceva il maggior numero di stimoli per allenare i suoi sensi. Vista, udito, tatto, gusto e olfatto sono infatti i mezzi con i quali esplora il mondo, iniziando a rendersi indipendente e capace.
Tra gli stimoli più comuni e semplici ci sono i libri tattili: attraverso questi oggetti fatti di diversi materiali che il bimbo può studiare con le sue manine, inizia a conoscere sensazioni di liscio, ruvido, freddo, tiepido, rugoso, sottile, spesso, e così via.
Ma non serve comprare mille libri tattili e spendere così un occhio della testa. Anzi: proviamo a farli in casa, con ciò che troviamo, per divertirci oltre che per non avere limiti di alcun genere!
Ecco 9 libri tattili da creare in casa: dalla lana alla carta, con i materiali che troviamo in casa possiamo creare strumenti perfetti per le mani dei nostri bambini esploratori
1. Con un quaderno ad anelli, dei fogli di carta colorata ritagliati al centro e tanti diversi materiali (del cartone ondulato per sentire il ruvido, della plastica arricciata per il liscio e crocchiante, della seta per il setoso: fate voi!) creare un libro base delle sensazioni è semplicissimo.
(foto 1 http://thevanrensburgs.blogspot.it/2013/01/diy-book-of-textures-sensory-book.html?m=1)
2. Se avete capacità sartoriali (o se la nonna ha voglia di mettersi all'opera) con degli scarti di tessuto potete creare quaderni interattivi e tattili, inventando figure a piacimento che rivelano attraverso zip o ritagli delle tasche da riempire.
foto 2 http://spotofteadesigns.com/2015/05/under-the-sea-quiet-book-part-3/
3. E guardate questo che bello: anche qui con del cartoncino, della colla e materiali di recupero di differenti fatture è possibile realizzare un libro tattile divertentissimo e molto bello, nel quale le dita dei bimbi possono allenarsi anche con i percorsi.
(foto 3 e 4 http://mapetiteboheme.canalblog.com/archives/2010/01/24/16643292.html
4. Per familiarizzare con le lettere ecco un'idea originale: con questo libro tattile da integrare con le macchinine che girano per casa sarà divertentissimo!
(foto 5 http://www.playdoughtoplato.com/letter-tracing-roads/ )
5. E per prendere confidenza con le forme bastano della lana cotta e del velcro: un gioco di incastri che è anche libro tattile e della calma. Niente di più completo!
(foto 6 http://hative.com/quiet-book-ideas-for-kids/ )
6. Per i più piccoli, come dice Maria Montessori, è importantissimo specchiarsi, per iniziare a capire il loro io e il mondo. Perché non cucire uno specchietto in uno dei libri che stiamo costruendo?
(foto 7 http://edeenutcreates.blogspot.it/2010/06/alphabet-take-along-book.html )
7. Solo due ingredienti: cartone fustellato di riciclo e colla a caldo. Potrete realizzare ogni forma immaginabile e unire tutto a formare un piacevolissimo libro da toccare!
(foto 8 http://www.freshlyplanted.com/2013/01/create-with-kids-valentines-week_8726.html )
8. Non buttate i vecchi vestitini: teneteli e create un libro perfetto per imparare le varie allacciature esistenti e per esercitare così la motilità fine!
(foto 9 e 10 http://fortytworoads.blogspot.it/2007/10/close-your-clothes.html )
9. Insomma, non frenate la fantasia e sfruttate tutto ciò che avete in casa: il bello dei materiali recuperati è che hanno mille consistenze diverse e si possono combinare in infiniti modi. Bellissimo, no?
(foto 11 http://www.pathstoliteracy.org/blog/book-making-party )
Sara Polotti
Antiage: cos'è e come funziona
Martedì, 16 Febbraio 2016 07:45L’invecchiamento rappresenta un fattore biologico che coinvolge tutte le strutture dell’organismo, costituito da eventi biochimici sui quali è possibile intervenire, modificando e rallentando l’evoluzione. È un fenomeno naturale che inizia dopo i 35 anni.
È la somma di tutte le modificazioni biologiche e psicologiche di ciascun individuo, caratterizzato dal progressivo deterioramento delle capacità di adattamento all’ambiente, in relazione al passare degli anni. L’età cronologica altro non è che l’età dettata dal calendario.
Tuttavia l’età cronologica non esprime necessariamente l’età biologica di un individuo. L’età biologica è un patrimonio personale tipico di ciascun individuo, inquadrabile come l’età che una persona esprime in rapporto alla qualità biologica dei propri tessuti, organi ed apparati.
L’età biologica può evidenziare carenze attribuibili a scompensi metabolici o eccessiva attività di radicali liberi (ROS), in grado di creare un danno alle strutture cellulari che compongono i sistemi biologici umani. Normalmente nel nostro organismo si creano dei ROS generati dalle innumerevoli reazioni chimiche che producono sostanze di scarto e alle quali il nostro organismo fa fronte cercando di neutralizzarne la maggior parte; a volte per far fronte a tali fenomeni dobbiamo ricorrere all’uso di integratori a base di sostanze che hanno potere antiossidante e che vengono utilizzate in maniera appropriata allo scopo di proteggere le strutture cellulari danneggiate. Spesso una corretta alimentazione può essere la chiave di svolta di questo processo Anti-Aging.
Negli ultimi anni si è manifestato un interesse sempre più ampio per quanto riguarda lo stress ossidativo e le sue ripercussioni sull’organismo. La medicina Anti-Aging ha sviluppato sofisticate indagini diagnostiche in grado di analizzare marcatori biochimici specifici. Analizzando la saliva attraverso semplici tamponi orali è possibile misurare i livelli di stress ossidativo e lo stato ormonale, elementi chiave dell’invecchiamento cellulare. L’analisi di questi fattori, associata ad un’alimentazione controllata e personalizzata, rappresenta un fattore determinante nel rallentare l’invecchiamento.
Dr. Alessio Tosatto
Biologo Nutrizionista IMBIO
Mamma Pret a Porter non è una testata medica e le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico o di un pediatra (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione), o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, fisioterapisti, ecc.) abilitati a norma di legge. Le nozioni sulle posologie, le procedure mediche e le descrizione dei prodotti presenti in questo sito hanno un fine illustrativo e non devono essere considerate come consiglio medico o legale.
Il timo e le sue proprietà
Lunedì, 15 Febbraio 2016 20:43Versatile e buono, il timo è una pianta aromatica sempre più presente nelle nostre cucine, magari in graziosi vasetti che permettono all'erbetta di crescere per averne sempre qualche fogliolina fresca a disposizione.
Ma il timo non è solo grazioso o delizioso. Ha anche proprietà benefiche per il nostro organismo! Antisettico, depurativo, espettorante, antispasmodico, digestivo e balsamico: potete quindi integrare i vostri piatti con questo gustoso ingrediente in caso di tosse, bronchiti o catarro, asma, dolori mestruali, acne, nausea o problemi intestinali.
Conosciamo il timo e le sue proprietà: la pianta aromatica e il suo olio essenziale antisettico, rinforzante e ricostituente.
Dalle foglie e dalle estremità superiori della pianta viene estratto un olio essenziale importantissimo: fin dai tempi antichi, la pianta e il suo olio sono impiegati per la loro proprietà antisettica, espettorante e mucolitica nelle affezioni dell'apparato respiratorio. Ad essa si aggiunge un'azione antitussativa sullo spasmo bronchiale, quindi è utile in caso di catarro.
Ha inoltre proprietà benefiche per l'apparato digestivo, in quanto migliora i processi digestivi per la sua attività carminative.
Ma il timo è anche un potente antibatterico, indicato per constare infezioni non solo delle alte vie e respiratorie in generale, ma anche alle vie urinarie.
Il timo è conosciuto soprattutto per i benefici che apporta alle vie respiratorie: il suo olio essenziale è un rimedio naturale davvero potente. Grazie alle sue proprietà espettoranti aiuta a ripulire bronchi e polmoni: il timo aiuta infatti la produzione di secreto bronchiale e favorisce il ripristino dello stato di benessere dell'apparato.
Il suo utilizzo migliore è in forma di olio essenziale, appunto, ma anche essiccandolo i risultati sono ottimi. Ecco la ricetta della tisana al timo per raffreddore e tosse.
Per i dolori articolari utilizzatelo invece direttamente sulla zona da trattare, massaggiandolo insieme all'olio essenziale di rosmarino.
Idem per le infezioni urinarie: potete assumerlo per via orale con un infuso, oppure spalmarlo (8 gocce diluite in 100 ml di olio di mandorle e12 gocce di olio essenziale di lavanda) sulla zona pelvica, due volte al giorno almeno per 10 giorni.
Ma anche durante il ciclo mestruale torna utile: il timo aiuta infatti a rilassare i muscoli in caso di dolori. Ma è utile anche in presenza di dismenorrea: può essere un rimedio che porta a riattivare il ciclo.
Anche in caso di coliche, aria e dissenteria, oltre che per problemi del cavo orale (disinfetta benissimo!) il suo infuso è benefico. E in caso di infezioni alle vie urinarie è davvero raccomandato: oltre ad essere un buon diuretico al contempo le disinfetta.
Anche fare un bagno caldo al timo fa bene all'organismo: aggiungere all'acqua della vasca mezzo litro di infuso al timo (più forte di quello bevuto: lasciate in infusione molte più foglioline) aiuta moltissimo la circolazione, i reumatismi e (se presente) la tosse.
Per gli sportivi fa benissimo anche utilizzarlo come pediluvio, per calmare i muscoli e alleviare il dolore.
Integrate poi sempre più spesso il timo in cucina. Aggiungerlo a minestre, paste, pesce e carne, risotti, insalate e salse (insomma, un po' dovunque) farà guadagnare ai vostri piatti un sapore aromatico gentile ma gustoso, e alla vostra salute moltissimi benefici. Assumerlo in questo modo significa prenderne tutti i giorni una piccola quantità che aiuterà l'organismo a stare in salute, soprattutto nei periodi in cui è più debole o debilitato.
E per aumentare il suo potere digestivo, nei periodi di disordine, prendete una goccia di olio essenziale di timo ad ogni fine pasto (applicandola su un boccone di pane o su un cucchiaino di miele): la digestione verrà stimolata e l'intestino disinfettato.
La redazione di mammapretaporter.it
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Creare piccoli giardini di bulbi con i bambini
Lunedì, 15 Febbraio 2016 16:14Un modo delizioso per decorare casa e divertirsi con i bimbi a fare giardinaggio: la bellezza dei giacinti e l' esplosione di profumi e di colori è davvero unica e diciamolo, sono davvero semplici da far crescere.
Possiamo piantare solo bulbi, in questo caso il periodo adatto è da settembre a dicembre, e dovranno essere interrati a una profonfità di circa 10 cm.
La seconda alternativa, quella decisamente più semplice, è quella di acquistare quelli già germogliati: sarà bellissimo vedere la pianta crescescere e fiorire in breve tempo!
Ecco alcune idee simpatiche per creare piccoli giardini di bulbi con i bambini: come fare giardinaggio con i bulbi
1. In una alzata
http://eclecticallyvintage.com/2015/11/how-to-force-bulbs-indoors/
2. Nei barattoli
https://magnoliamarket.com/diy-spring-floral-centerpieces/
3. In una teglia da forno
http://www.southernliving.com/home-garden/gardens/indoor-container-gardening/spring-container-colorful-flowering-bulbs?crlt_pid=camp.CSI99eInODSq
4. In una teiera
5. Nelle tazze da tè
http://www.countryliving.com/gardening/garden-ideas/a4936/forcing-bulbs-winter-flowers/
Giulia Mandrino
Misure per il sostegno alla maternità introdotte dalla Legge di stabilità per l’anno 2016
Lunedì, 15 Febbraio 2016 10:37Tra le diverse misure previste in tema di sostegno alla maternità (es. bonus bebé), la legge di stabilità per l’anno 2016 ha disposto la proroga delle agevolazioni introdotte, in via sperimentale, dalla legge «Fornero».
In pratica, per il 2016 sarà ancora possibile fruire, negli undici mesi successivi al termine del congedo obbligatorio di maternità e in alternativa al godimento del congedo facoltativo, dei «voucher» per l’acquisto di servizi di baby-sitting o, in sostituzione, di un contributo per il pagamento degli asili pubblici o privati. Tutto questo, nel limite di Euro 600 mensili e per un periodo massimo di 6 mesi.
Le novità principali riguarderanno, invece, le lavoratrici autonome. Dal 2016 anche loro potranno richiedere i «voucher», anche se, in questo caso, il periodo massimo di fruizione previsto è di 3 mesi e il fondo stanziato a bilancio per l’anno in corso è decisamente più modesto (2 milioni di Euro contro i 20 milioni di Euro stanziati per le dipendenti).
Ulteriori misure a sostegno della maternità delle lavoratrici autonome saranno, invece, oggetto di discussione in parlamento nelle prossime settimane. Il governo ha, infatti, approvato alla fine del mese di gennaio il disegno di legge in materia di tutele per il lavoro autonomo. Le proposte incluse nel documento approvato riguardano, tra l’altro, la possibilità di percepire l’indennità di maternità durante il periodo di congedo obbligatorio, indipendentemente dall’effettiva astensione dall’attività lavorativa, l’estensione della durata e del periodo di fruibilità del congedo e la facoltà di sospendere il rapporto di lavoro, senza diritto al corrispettivo, fino a un massimo di 150 giorni nel caso di gravidanza.
Confermato, infine, anche per l’anno 2016 il congedo obbligatorio per il padre, che sale a due giorni, da fruirsi entro cinque mesi dalla nascita del figlio. Nello stesso periodo il lavoratore potrà fruire di ulteriori due giorni di congedo (c.d. facoltativo) in sostituzione alla madre.
Avv. Stefano de Santis
Dott. Timur Khoussainov
Non sono semplici passati verdura: le zuppe ossia le Soup of the Day irlandesi hanno un gusto diverso. Non sono infatti verdure messe a bollire e poi frullate come possiamo fare noi per un classico passato di verdura, ma un insieme di procedimenti che trasfrmano una brodaglia in un piatto eccezionale.
Ecco i segreti per realizzare una zuppa di verdure irlandese: la ricetta della vellutata irlandese per creare un piatto irresistibile
1. Il primo punto da sapere è che per realizzare una Soup of the day si parte dal soffritto, li lì con ci si scampa. Iniziamo quindi a preparare un bel soffrittino di cipolla!
2. Aglio: un igrediente presente nella cucina irlandese è l'aglio, che sappiamo essere super benefico per la nostra salute!
3. Latticini: le zupper Irish sono ricchissimi di latticini che sappiamo essere per nulla benefici per il nostro organismo. Il nostro consiglio è quindi quello di sostituirli con latte e canna di avena (hanno infatti un gusto che ricorda quello vaccino) e al posto del formaggio il lievito alimentare in scaglie, ricco di vitamine del gruppo B. Un interessante sostituto del burro è il ghee, burro chiarificato, burro privo di lattosio e caseina e ricco di vitamine delle tradizione ayurvedica: lo trovate nei supermercati o nei negozi del biologico.
Vi proponiamo ora la ricetta base di una zuppa di carote e patate irlandese in versione "healthy" e chiaramente super semplice per noi, mamme incasinate
Vacanza studio, cultura e natura in Irlanda per tutta la famiglia
Lunedì, 15 Febbraio 2016 09:09Emma-Jane Brown e Roberta Stefan si incontrano per la prima volta nel 2007 a Firenze a un corso di formazione per diventare counselor.
Emma-Jane, irlandese innamorata dell’Italia (tanto da essersi trasferita a Pistoia qualche anno prima), e Roberta, italiana innamorata dell’Irlanda (dove ha vissuto per poi rientrare a Milano), fanno subito amicizia e scoprono sempre più interessi in comune, non da ultima l’insegnamento della lingua inglese.
L’amicizia va avanti negli anni e nonostante la distanza riescono sempre a trovare occasioni per passare del tempo insieme con le rispettive famiglie. Infatti, entrambe giovani donne sposate da poco nel 2007, nel corso degli anni sono diventate mamme di due figli a testa!
Finché non prende vita un nuovo progetto che appassiona entrambe...portare le famiglie italiane a conoscere la splendida Isola Smeraldo per un periodo di full immersion nella vita, cultura e lingua locale per grandi e piccini! Famiglie irlandesi ospitano famiglie italiane, si condividono momenti di vita quotidiana dalla colazione alla cena, i rispettivi figli possono giocare insieme cercando di superare le iniziali difficoltà di comunicazione.
Nel 2015 parte quindi “Families and Ireland” il primo gruppo (40 persone tra grandi e piccini!) per Bray, splendida cittadina sul mare a sud di Dublino.
La formula ideata si rivela subito di successo, questa la giornata tipo: colazione in famiglia con ogni ben di Dio dell’Irish breakfast in tavola. Intorno alle 9.00-9.30 si accompagnano i bambini al Summer Camp dove svolgono attività ludiche e sportive insieme ai bambini irlandesi o al Play Group per i bambini più piccoli dove si gioca e canta in inglese insieme ai genitori!
E i grandi che fanno? Dopo aver accompagnato i figli alcuni vanno a loro volta a migliorare il proprio inglese con un programma intensivo in una scuola di lingue, altri colgono l’occasione per una passeggiata sulla spiaggia o una visita a Dublino.
Il pomeriggio invece tutti insieme ci si dedica alla scoperta dei luoghi, della gente e della cultura locale, con attività organizzate a misura di famiglia.
All’ora di cena, intorno alle 6.00 pm (perché in Irlanda si cena presto!), si torna in famiglia e ci si mette a tavola tutti insieme, per passare una serata a chiacchierare, giocare con i bambini e conoscersi un po’.
Alcune famiglie sono rimaste in contatto anche dopo la vacanza, i bambini si incontrano via Skype e ci sono delle ottime premesse per un bel rapporto di lunga durata!
Visto il risultato del primo anno di attività Emma-Jane e Roberta hanno deciso di strutturarsi maggiormente per offrire un’esperienza sempre più magica...hanno coinvolto altre mamme/teacher sul territorio in italiano per far arrivare questa opportunità a famiglie veramente interessate a portare avanti un discorso di bilinguismo. Inoltre due mamme irlandesi sono oggi un supporto organizzativo e il punto di riferimento locale e una mamma francese sta rendendo il gruppo ancora più internazionale portando nel gruppo delle famiglie da Parigi.
Tutto nato da un sogno personale, con lo spirito anche un po’ adolescenziale che è tipico delle vacanze studio all’estero, la volontà di fare questo per i propri figli ed condividere questa esperienza con altre famiglie. Emma-Jane e Roberta hanno ancora un sacco di idee, di anno in anno vedremo cosa ci sarà di nuovo!
Per saperne di più: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Abbiamo già parlato delle zuppe irlandesi, ecco allora come realizzare un piatto tipico della cucina Irish: Colcannon irlandese, la ricetta dello sformato di patate e verza
Il mondo delle soup of the day, ossia le zuppe irlandesi
Lunedì, 15 Febbraio 2016 07:46Sarà che le temperature lassù sono spesso bassissime, sarà che vengono dalla tradizione contadina; sta di fatto che le zuppe irlandesi sono buonissime, e trovarsi davanti alla ciotola fumante è sempre un toccasana nelle serate invernali!
Perché quindi non prendere spunto e proporre in famiglia piatti buoni, sani, colorati, un po' esotici ma nutrienti e confortanti nelle sere d'inverno?
Ecco il mondo delle soup of the day, le zuppe irlandesi: dalla nordica isola verde le tipologie di minestre tipiche e buonissime, da riproporre anche a casa
- Alla base delle zuppe irlandesi ci stanno le patate. E, infatti, la ricetta più tipica è il Colcannon, uno sformato di patate con cavolo o porri.
Traducendo in zuppe, quindi, una delle più deliziose è quella di patate, ottenuta con brodo di verdure, alloro, patate, erba cipollina e latte. E, per chi la volesse gustare da vero irlandese, alla fine si può aggiungere un cucchiaio di half-and-half, un mix di birra chiara e birra scura, altro ingrediente tipico dell'Isola Smeralda. In queste ricette vi consiglio di sostituire il latte e la panna con latte e panna di avena per eliminare latticini.
(foto 1 https://www.flickr.com/photos/vegateam/5532418361)
- Altra versione nella quale il gusto è ancor più deciso e delizioso: la zuppa di patate e porri, cremosa e pungente. Da servire con erba cipollina e un filo di panna acida.
- Per i non vegetariani, un classico è il brodo di pollo, piatto estremamente sano in quanto ricchissimo di minerali. Semplicemente, si tratta di un brodo ottenuto dall'infusione del pollo (è molto importante che il pollo sia biologico in questo caso) in acqua con cipolle, carote, patate, prezzemolo, timo, pepe e sale. Filtrando il tutto dopo circa 3 o 4 ore si otterrà un brodo delizioso, da accompagnare con crostini.
- Simile a quella di patate è la Carrot Soup, stavolta a base di carote e quindi di un bellissimo arancione. Per la base si utilizza il brodo di pollo precedentemente citato, insieme a carote, aglio, chiodi di garofano, succo di limone e panna grassa montata.
- Ma non solo verdure e carne: in Irlanda sono famosissime anche le zuppe di pesce!
La Seafod Chowder altro non è che una gustosissima e sana zuppa a base di panna e pesce. Salmone, cozze, vongole: aggiunti ad una base di brodo di pesce e verdure, farina e panna si trasformeranno in una buonissima e ricca zuppa di pesce dal sapore tipicamente irlandese.
- Oltre alla Seafood Chowder, l'Irlanda è famosa per la Cockle Soup, fatta esclusivamente con i molluschi al posto del pesce, ma preparata con gli stessi principi della Seafood, e cioè con farina e panna a dare corpo e consistenza.
(foto 4 http://irishcoffee.org/traditional-irish-foods/)
Fobie
Venerdì, 12 Febbraio 2016 07:50Se mi si parla di Uomo Nero, Babau, mostri, paure, fobie e cose da accapponare la pelle il mio primo pensiero va al dentista.
Devo premettere di non aver mai subito traumi o grandi interventi, la mia è semplice paura anzi paurissima, quella palpabile, quella visibile, terrore allo stato puro.
Le volte che ci vado, per un controllo, per la pulizia a volte per piccole carie mi fanno la prima immensa cortesia, conoscendomi, di fissarmi un appuntamento praticamente nell’immediatezza del secondo per evitarmi l’insonnia nelle notti a venire e di pensare e ripensare al terrore che proverò, alla paura che avrò avendo paura anche solo di avere paura...
L’odore, già solo quello mi fa venire voglia di piangere, tutti quei ferretti appuntiti che luccicano sotto l’impietosa luce fredda della lampada.
Appena entro esordisco con un timido saluto, il terrore è palesemente dipinto sul mio volto, lui gentilissimo mi saluta “buongiorno” e io a metà tra un attacco di panico ed uno isterico ribatto “giorno sì, buono mica tanto visto che sono qui”.
Sorridono e mi fanno accomodare su quella scomodissima poltrona dove ti senti scivolare come fosse cerata, fredda come un cadavere e piccola che temo un giorno cadrò su un fianco; lì mi prende un effetto tensione tipo rigor mortis, non appoggio nemmeno la testa, resto sospesa fino alle spalle, irrigidisco le gambe dritte dritte... tutto un lavoro di addominali... e lui che appena cerca con una piccola spinta di farmi appoggiare allo schienale si vedono le gambe che come un contrappeso si sollevano ulteriormente come una barchetta sulle onde; il fatto è che questa mia posizione mi porta ad uscire dallo studio a fine seduta piena di dolori... ai denti? No addominali glutei e cosce, proprio come una lezione intensiva di GAG! Ho sempre la speranza che tutto sto’ irrigidimento mi porti quantomeno un giovamento fisico, non so... gambe toniche... addominali scolpiti... sederino sodo e alto tipo zainetto come Jennifer Lopez.
Mi ci vuole quel tot prima di farmi convincere ad aprire la bocca e quando esco di lì mi rendo conto che gli escamotage che hanno usato sono quelli che utilizzano per i bambini: “apri... un pochino di più... guarda in alto... brava ma sei proprio bravissima...”; mentre loro cercano di lavorare vezzeggiandomi e consolandomi io emetto come un rantolo continuo, come una lenta agonia, come un canto gutturale di morte che mi esce dal petto e sale fino alla gola.
Loro (poveracci) già partono scoraggiati, solo per infilarmi lo specchietto in bocca devono vezzeggiarmi come fossi la migliore al mondo e partono con la frase “bravissima guarda abbiamo quasi finito”... so che mi stanno coglionando ma fingo di crederci anche solo per la mia salute mentale che lentamente mi sta abbandonando.
Seconda fare traumatica quando mi controllano e non parlano per un po’, poi dicono “Mmmm guarda qui” all’assistente e io già sento che le mutande si fanno pesanti... non so se avete capito...
Successivo step: l’anestesia, io ne voglio tanta e per qualunque cosa... erano così disperati l’ultima volta che dovevano togliermi il dente del giudizio e io piangevo come mi avesse investito un treno merci che mi hanno persino proposto un’anestesia con la mascherina soporifera che ti stordisce e che solitamente usano per gli interventi sui bambini!
La cosa che però mi manda di più al macero è che, sempre per calmarmi, continuano ripetutamente a chiedermi come va e come sto: il problema è che tra le mani del dentista, quelle dell’assistente, l’aspirabava ed i ferretti non è che mi resti molto margine di risposta.
Finito tutto l’ambaradan, dolorante, rigida e madida di sudore arriva un’altra parte dolente: il conto.
Ora mi spieghino i dentisti perché togliere costa come mettere, mi dicano come delle medicazioni di cemento grandi come capocchie di spillo costano più dei brillanti a parità di dimensione, mi illuminino su come mai una seduta di un’ora da loro ancora non mi ha fatto venire un sorriso perfetto alla Durbans e nemmeno gli addominali a tartaruga.
Elena Vergani, autrice di Il Mondo è bello perchè è variabile