I miti da sfatare
La nostra alimentazione, spesso a causa di una comunicazione pubblicitaria invasiva, è ricca di falsi miti. Ecco i temi principali da sapere tratti dal mio libro The Family Food, Mental Fitness Publishing
1. CAMOMILLA E FARAI SONNI TRANQUILLI!
Il fatto che abbia un effetto "rilassante" è uno dei miti per eccellenza. Ha, infatti, proprietà digestive, ovviamente fondamentali per un buon riposo, ma può essere fortemente stimolante se tenuta in infusione a lungo e assunta in grandi quantità. In soggetti particolarmente sensibili e facilmente ipereccitabili è stimolante anche se viene lasciata in infusione per poco tempo. Per aiutare il sonno del bambino, può essere utile piuttosto una tisana di tiglio e melissa.
2. MANGIA LA PASTA BIANCA CHE FA BENE!
Il grano che troviamo nella pasta in commercio è selezionato per
essere altamente produttivo per l'industria alimentare, ma risulta dannoso per il nostro organismo e soprattutto davvero povero di nutrienti. Il grano, o per meglio dire "i grani" vista la grande varietà presente in natura, è naturalmente soggetto ad abbattimento ossia, data la conformazione della spiga alta, il vento e in generale gli agenti atmosferici tendono a farlo chinare a terra, quindi diventa più difficile da prelevare. Inoltre i grani tradizionali hanno una lavorazione più dif- ficile rispetto a quello commerciale, perché più densi e ricchi di nutrienti. Ma proprio eliminando questa parte per rendere prima la materia più resistente e produttiva abbiamo ottenuto del grano poco nutriente ed estremamente allergizzante (vedi l'esplosione di celiaci nel mondo). Pensate che la perdita di vitamina E durante il processo di raffinazione del grano è stimata in media del 92 %! Dobbiamo quindi utilizzare cereali differenti da quelli della classica pasta bianca.
3. LATTE E FORMAGGINO RINFORZANO LE OSSA!
La zia Ignazia dice: “ma neanche un po’ di formaggino sulla pasta? Che cosa gli metti sennò povera anima?”. Ebbene “il valore nutritivo dei tanto diffusi formaggini è inferiore a quello degli altri formaggi, perché le materie prime impiegate sono più scadenti. È assurdo ricorrervi per il bambino, in quanto per la loro produzione sono impiegati scarti e rese, trasformati in pasta omogenea con l’aggiunta di polifosfati e citrati, additivi che riducono l’assimilazione del calcio. I formaggini, inoltre, sono trattati ad alta temperatura, contengono un’enorme quantità di acqua e spesso risina, un antibiotico che altera gli equilibri della flora intestinale”. E se vi fanno venire dubbi se allattare o meno il vostro bambino perché il latte vaccino è ricco di calcio, sappiate che “il latte di mucca è il nutrimento naturale del vitello e il suo contenuto proteico è il triplo rispetto al latte della donna; infatti il vitello ha una crescita molto più rapida del bambino, a poche ore dalla nascita si regge già in piedi e ha l’aspetto di un animale adulto. In altre parole per crescere un vitello occorre una maggiore quantità di proteine che per far crescere un bambino”. Ciò significa che la regola generale da seguire è quella di evitare di mangiare quotidianamente formaggi vaccini, soprattutto stagionati, preferendo sempre latti e formaggi di capra e di pecora, quando non quelli di origine vegetale.
4. MANGIA IL PARMIGIANO E TI RIEMPI DI CALCIO!
Un altro classico della zia Ignazia è “Mangia un quadratino di parmigiano, che fa bene! Ti serve per il calcio”. Il parmigiano, però, non è l’unica fonte di calcio. “Possiamo trovare i suoi stessi nutrienti in cibi vegetali che non provocano acidosi e consentono quindi di assorbire meglio i cibi senza compromettere il nostro equilibrio di pH. Paradossalmente il parmigiano e i formaggini, che se analizzati singolarmente contengono moltissimo calcio, possono essere le concause di un malassorbimento di calcio: ‘l’acidità urinaria favorisce la calciuria, cioè l’eliminazione di calcio nelle urine, impedendone il riassorbimento e il deposito nelle ossa’”.
Giulia Mandrino