4Mamme, perché ci piace tanto la mamma “anarchica”
La puntata 4Mamme che ieri sera è andata in onda su FoxLife (canale della piattaforma Sky) mi ha colpito per una mamma in particolare, e non tanto, come le volte precedenti, per il confronto tra le quattro (anche se, come sempre, è molto interessante e costruttivo, ricco di spunti e ottimo pretesto per considerare i punti di vista differenti dal nostro).
Chi mi ha colpito, quindi, è stata Barbata, la mamma che si auto definisce anarchica. E ora vi spiego perché.
4Mamme, perché ci piace tanto la mamma “anarchica”: poche regole ma ben definite, rispetto e inseguimento delle passioni sono una ricetta deliziosa
Come accennato, è lei stessa che si definisce anarchica, quando le chiedono la descrizione (le altre quattro mamme? C’erano Roberta la mamma religiosa, Stefania la mamma fai da te e Federica la mamma esausta). In realtà l’aggettivo è sì adatto, ma non del tutto corretto. Perché in realtà in casa sua le regole ci sono. Sono poche, ma sono chiare e definite. Esattamente come secondo me dovrebbe essere.
Questa sua impostazione ha portato al risultato di avere una relazione molto serena con i propri bambini, equilibrata e appagante. Lei stessa è serena, e questa serenità l’ha trasmessa ai bambini. Sarà per il suo percorso spirituale (Barbara è buddista, ma indipendentemente dalla specifica religione è il percorso interiore che certamente l’ha portata ad essere ciò che è); sarà per il suo ordine esteriore ed interiore che abbiamo visto anche dentro i suoi armadi. Ma questa serenità la si percepisce: non ci sono capricci, tra i bambini non c’è cattiva conflittualità. Lei è bravissima, perché parla loro con rispetto e autorevolezza, e riesce ad essere pacificamente ascoltata e rispettata. Il buddismo in questo senso forse aiuta: ciò che vedo è una mamma fiduciosa nella vita e nelle risorse dei suoi figli, consapevole di sé e delle sue emozioni.
Perché? Perché la sua educazione non si fonda sulle sgridate e sui rimproveri, ma sull’esempio concreto.
Entrando nello specifico dei suoi metodi educativi e delle abitudini della sua casa, ho amato moltissimo la soluzione dei due letti dei bambini uniti. Dormono in un lettone, insomma, insieme. Questa decisione è stata presa perché i suoi bimbi sono, come li definisce lei “viaggiatori notturni” (quindi notte “viaggiano” verso il lettone dei genitori): così quando la notte i genitori si ritrovano con loro accanto, non rinunciano al sonno, perché si spostano in quello in cameretta. Può essere qualcosa di futile o senza senso, per alcuni, ma io ci ho visto il segno di una grande libertà mentale: non mettiamo prima le regole (o le pseudo-regole); meglio mettere sempre davanti il benessere pratico della famiglia!
La scena che sicuramente ho più amato, poi, è stata vederla dipingere la sua tela mentre i bimbi erano impegnati artisticamente sui loro lavori. Perché? Per due motivi.
Le mamme l’avranno pure criticata perché non giocava con loro, “insieme” a loro. Ma chi l’ha detto che una brava mamma deve giocare a tutti i giochi che piacciono ai suoi figli? Io gioco moltissimo i miei figli. Mi piacciono i lavoretti, i puzzle, giocare a carte, a memory… Ma non mi chiedano mai di giocare alle principesse o a fare il leone. Sanno che non mi piace, non ce la faccio, e non credo ci sia nulla di male. Ogni mamma deve trovare il canale di comunicazione che più si confà a lei e ai suoi figli, senza forzature. Le forzature portano frustrazione, ne sono certa.
Il secondo motivo riguarda le passioni. Più precisamente: è bellissimo esprimere le proprie passioni di fronte ai propri figli. Ho trovato bellissima mamma Barbara, quando disegnava accanto ai suoi bambini. Ciò che trasmette è un importante messaggio verso la cura delle proprie passioni, verso il rispetto di sé e verso l’amore per la propria persona.
I bambini imparano dal nostro esempio, no? Bene, ecco perché lo trovo fantastico. Perché dalle immagini si è visto come i bambini stiano davvero imparando concretamente tutto questo: dipingono sereni accanto a lei, condividono tranquilli un momento ricreativo con la mamma e le chiedono suggerimenti. Sempre rispettandone il lavoro.
Non bisogna annullarsi per la famiglia, ma viversi appieno, proprio per la famiglia, per il suo benessere.