L'amore è cieco
Meravigliosa, lungimirante saggezza popolare perché il modo di dire “L'amore è cieco” oltre ad essere perfetto per i novelli sposi, che raramente notano i difettucci del proprio partner, è altrettanto perfetto anche per le coppie che hanno sulle spalle più di qualche anniversario. Dopo anni di matrimonio, bambini che urlano, calzini sempre arrotolati al rovescio, pestilenziali borsoni da calcetto, dimostrerebbero come davvero l'amore sia cieco; per continuare a stare con questi maschi che da gestire sono più complicati dei lori figli dobbiamo davvero essere cieche e innamorate. Si anche! Ma in realtà, dopo anni di quotidianità coniugale, molte di noi diventano cieche davanti ai pochi pregi che tentano di mostrare questi mariti che ogni tanto vorremmo strozzare.
È vero che ci hanno già conquistate tempo fa ma continuano ogni giorno a ricercare la nostra approvazione, solo che la maggior parte di loro “sono attentissimi” a non farsi sgamare. E così, per non sbagliare, finiscono per non fare nessun gesto platealmente romantico che ci faccia ricordare quanto ci amino e si preoccupino di noi.
Gli uomini, con il tempo, trovano modi insoliti e bizzarri per dimostrare amore. All'inizio, quando dovevano ancora conquistarci, hanno tirato fuori armamentari di tutto rispetto: fiori, cene a lume di candela, cioccolatini, passeggiate in riva al mare, SMS latte e miele, serenate, sviolinate, occhioni luccicanti . . . poi, con il tempo, i fiori sono diventati sedani e broccoli di ritorno dal fruttivendolo, le cene a lume di candela pizza, birra e rutto libero davanti a una partita qualunque, invece dei cioccolatini ci portano la tachipirina dalla farmacia, le passeggiate in riva al mare sostituite dalle corse al supermercato dieci minuti prima della chiusura, il classico SMS “buongiorno amore mio . . .” è diventato un post-it attaccato al telefono dell'ingresso “vedi che il cane ha lasciato un ricordino sul tappeto della cucina”, le serenate adesso sono urla di dolore per la schiena bloccata di ritorno dall'ennesima partita di calcetto con ragazzini che hanno metà dei loro anni, le sviolinate sono diventate grugniti gutturali emessi mentre stanno inebetiti davanti alla TV, gli occhioni luccicanti . . . aspettate! Gli occhioni luccicanti! Siamo certe che gli occhini luccicanti non siano ancora lì?
Forse all'amore matrimoniale accade proprio come agli anziani, la vista viene meno, logorata dal passare del tempo, sugli occhi si forma un sorta di velo e tutto appare sfocato. Per le cataratte nessun problema, esiste la chirurgia laser, ma per le cataratte dell'amore? Come fare?
Qualche hanno fa mia nonna ha fatto l'operazione per le cataratte, quando si è ripresa vedeva cose che non vedeva da così tanto tempo che nemmeno le ricordava più. Mi ha detto che non ricordava che gli alberi avessero le foglie, sapeva che le avevano ma lei vedeva un grosso tronco marrone con un grosso nuvolone verde sopra.
E noi? Come stanno le nostre cataratte? Quando guardiamo i nostri mariti stiamo vedendo le foglie o solo un grosso nuvolone verde? I broccoli e i sedani ci sembrano fiori mancati o ci vediamo un uomo che si è ricordato con amore di passare dal fruttivendolo? Quando guardiamo i nostri mariti cosa vediamo? Uomini pieni di foglie e amore che si impegnano come riescono per occuparsi di noi e dei nostri bambini o grossi nuvoloni verdi che hanno lasciato il romanticismo nel loro vecchio appartamento da single?
Ho lavorato per qualche mese con il marito della mia amica Giada, uno smemorato patologico, non so se fossero più le mattine che lasciava il portafoglio a casa o quelle in cui dimenticava la password del PC, non c'era verso che si ricordasse qualcosa, nemmeno quello che si scriveva. Capirete il mio stupore quando Giada mi ha raccontato di come quest'uomo privo di memoria non abbia dimenticato una sola mattina di aprire la lavastoviglie come lei gli aveva chiesto o di portare a casa tutte le cose che gli aveva ricordato di comprare tornando dal lavoro. Eccole lì due delle sue innumerevoli piccole foglie. È vero niente fiori, niente cioccolatini, niente serenata, ma a Giada servivano latte, zucchero, uova e piatti asciutti.
Quando un marito rientra in casa una moglie lo guarda e può pensare “in ritardo - niente fiori - già borbotta” e dargli come voto una brutta “F” tenendo a mente di dire alla suocera alla prima occasione “il ragazzo è intelligente ma non si applica”, oppure può guardare più attentamente e pensare “lavorato sodo per i nostri progetti – preoccupato della salute dei bambini - ricordato di pagare la bolletta del gas” e dargli come voto una bella “A--”. A scuola dovevamo ottenere risultati immediati, in un matrimonio è l'impegno costante e giornaliero l'unica cosa che vale la pena di valutare.
I nostri uomini sono uomini, sono per natura disordinati, distratti, smemorati e con la soglia di attenzione di un furetto ubriaco, ma se osserviamo con accortezza le loro foglie e le curiamo amorevolmente scopriremo che per quanto sia stato bello essere corteggiate i primi mesi, se, influenzate, diciamo “babba bia bi sento bale” non ce ne facciamo nulla dei cioccolatini ma abbiamo bisogno di un uomo dagli occhioni luccicanti che borbottando scenderà in farmacia in pigiama e giaccone.
A essere ciechi non devono essere gli occhi ma il cuore, cosicché si riesca a pensare “come è fico mentre in pigiama scende in farmacia”. Quando eravamo delle adolescenti non avremmo mai pensato di mettere le parole “pigiama”, “farmacia” e “fico” nella stessa frase ma adesso che siamo pragmatiche donne sposate un uomo che scende in pigiama in farmacia non è forse la cosa più romantica del mondo?
Guardate le foglie, a volte vi servirà una lente di ingrandimento per trovarle in mezzo al disordine e alle cavolate che fa quel tizio che russa e fa le puzze sotto vostro piumone ma sono le foglie di un padre meraviglioso ed un marito che, a modo suo, si impegna per fare del suo meglio.
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Foto tratta da www.playerdue.com