La maternità nel mondo: essere mamma in Irlanda
Abbiamo parlato della Gran Bretagna e dell'Inghilterra in particolare; perché allora non spostarci di qualche passo e scoprire qualche curiosità riguardante la maternità sull'Isola Verde? L'Irlanda, con i suoi paesaggi mozzafiato e la vita tranquilla, è davvero un paradiso?
La maternità nel mondo: essere mamma in Irlanda
Per capire cosa vuol dire diventare mamma in Irlanda, prima è bene capire la cultura irlandese più in generale. Certamente diversa da quella dei loro vicini britannici, la realtà quotidiana dei cittadini irlandesi è più quieta, meno frettolosa, basata più sulle relazioni umane che sugli impegni lavorativi.
In questo senso, la gente è molto più aperta e disponibile, più coinvolta nelle relazioni umane, che non si fermano alle conoscenze: l'educazione e la cordialità si sperimentano anche tra sconosciuti! Una caratteristica che viene certamente in aiuto alle mamme irlandesi: crescere un figlio qui significa sapere di poter contare su tutti. Non sono solo gli sguardi teneri ai piccoli a rivelare che è un paese aperto all'infanzia, ma sono soprattutto gli aiuti nei momenti quotidiani di difficoltà (al supermercato, sull'autobus... Insomma, in pubblico) da parte di tutti.
E inizia sempre con la maternità, questa cordialità, fin dal momento in cui le donne passeggiano verso l'appuntamento medico con la loro cartelletta verde sotto il braccio. Questa cartelletta verde è una prerogativa della maternità irlandese: è gigantesca, non entra in borsa, e contiene tutti gli esami, le visite, gli appuntamenti e il necessario per le visite durante la gravidanza. Tutte le future mamme ne hanno una, così quando si incrociano per strada adocchiando a vicenda le cartellette si scambiano un sorriso di intesa, come due harleyisti o camperisti che si incrociano sulla strada!
E proprio in questa cartelletta c'è il documento di annotazione che l'ostetrica utilizzerà in ospedale al momento della nascita. Qui le infermiere e le ostetriche appuntano ogni singolo fatto della nascita, dalle medicine prese alle (più curiose) urla della partoriente, fino alle sue sensazioni. Tutto è segnato!
E l'epidurale? È meno incoraggiata. Anche perché durante tutto il travaglio la donna ha a disposizione un gas che le permette di rilassarsi e sentire un pochino meno il dolore.
Una volta a casa per tutta la prima settimana è un'ostetrica a visitare il bambino a domicilio, senza bisogno di uscire. Ma in ogni caso anche quando il bambino cresce il pediatra è a domicilio! Si chiama Health Visitor, ed è una figura che esegue le visite a casa, regolarmente!
Una volta cresciuti, i bambini possono contare sulle feste di compleanno alla vecchia maniera. Non è come per noi, che, ormai saturi della cultura Pinterest, cerchiamo sempre di realizzare festicciole a tema rimediando e realizzando gli oggetti e gli accessori più esteticamente accattivanti. In Irlanda la festa di compleanno è semplicemente a tema "compleanno": bastano una torta, qualche bibita e una manciata di bambini per divertirsi! Idem per Natale: se in molti paesi del mondo sta tutto nella decorazione e nelle foto di famiglia, in Irlanda ci si invia cartoline di auguri super spartane, che tuttavia riempiono il cuore di chi le riceve grazie alla sincerità dei sentimenti.
E infine due curiosità davvero strane: la prima riguarda il tè. Sì, ok, è una tradizione assolutamente anglosassone. Ma la curiosità riguarda il rapporto dei bambini con il tè, non degli adulti! Già: anche i bambini bevono il tè, e anche i bambini hanno l'appuntamento quotidiano con il tè delle cinque. Possono essere scalmanati fuori, possono giocare e infangarsi, ma all'ora di merenda rientrano tutti insieme, si piazzano in salotto e in cerchio bevono diligentemente il loro tè con i biscotti!
La seconda? I libri per bambini. A quanto pare gli autori irlandesi di libri per l'infanzia hanno un humour tutto particolare, molto adulto. I bambini spesso faticano a capire le battute nei loro libri, ma alla fine crescendo per loro è normale!