Respira, rifletti e reagisci. Il Ceo Boiron ci spiega come far brillare i nostri super poteri femminili.
Conciliare maternità e lavoro. Per qualcuna di noi è abbastanza semplice, per altre una vera missione impossibile. Ma è solo questione di orari? E’ solo un problema di mezzi?
In realtà ci sta tanto, tantissimo sotto. Prima di diventare mamme tutto era relativamente semplice, ogni cosa trovava più o meno la sua collocazione a livello temporale, talvolta si faceva fatica, ma bene o male riuscivamo sempre nel nostro intento. La maternità ci porta a fare un passo in più, ci porta a maturare non solo come mamme ma anche come donne e come lavoratrici: e questo succede perché attraversiamo grandi difficoltà fisiche e mentali, ma ancora più perché siamo poste davanti a bivi e dobbiamo scegliere. Talvolta questa scelta viene percepita da noi come una spada di Damocle ma in realtà non è così: e ce lo spiega una donna davvero speciale che ho avuto l’onore di conoscere oggi, Valérie Poinsot, Direttore Generale Delegato del Gruppo Boiron e mamma di tre ragazzi.
Valerie è autrice di un libro particolarmente interessante, “Wonder Women. Dite sì ai vostri poteri.” Tutto il suo lavoro ruota intorno al concetto di “wonder” inteso non come superdonna che fa 100 cose contemporaneamente, eternamente super stressata e spesso, diciamocelo, insoddisfatta perché di queste 100 cose se va bene una è per lei. Wonder è da Valerie inteso come potere, equilibrio, forza e sopratutto maggiore consapevolezza delle proprie capacità.
Eh si perché noi donne, tra le altre cose, siamo spesso allevate per diventare “ministre della salute” e del benessere della famiglia, per cui siamo noi a portare figli dai pediatri, a prenotare le visite e in generale se ci sono dei problemi siamo noi in prima fila. Abbiamo due strade: piangerci addosso oppure comprendere che queste doti, questa sensibilità parzialmente innata e parzialmente acquisita, possiamo sfruttarla anche sue due altri fronti, quello lavorativo e quello personale. Si perché possiamo diventare anche padrone del nostro benessere e cercare di effettuare scelte, quando possibile, che prevedano una divisione della nostra giornata tra tempo per il lavoro, tempo per noi e tempo per i figli (è lo stesso Mr. Boiron a sposare questa visione). I sensi di colpa non sono previsti, perché nella visione di Valerie genitori felici crescono figli felici, quindi il tempo che dedichiamo a noi stesse e alla nostra cura è in realtà tempo che ha effetti positivi sui nostri figli. Ma a livello aziendale queste doti di cura e attenzione come possono essere utili? Lo sono eccome, infatti in Boiron oltre il 70% dei dipendenti e del magament è femminile: “quando facciamo recruitment gli uomini spesso non soddisfano i nostri requisiti perché riscontriamo più nelle donne la passione per il mondo dell’omeopatia (generalmente perché l’hanno sperimentata con i propri figli), la capacità di trovare soluzioni rapide ma attente ed efficaci.” Ed è proprio questo uno dei super poteri che abbiamo noi donne e che ci rende delle wonder woman: la passione, attraverso la passione noi troviamo l’energia di fare, di fare tanto e bene sia per l’azienda sia per la famiglia.
Purtroppo ancora poche aziende hanno all’interno del loro management questa consapevolezza: allora cosa possiamo fare? Dobbiamo essere noi, per prime a sviluppare consapevolezza dei nostri poteri e a gestire al meglio il nostro tempo e seminando, pian piano, le cose cambieranno anche nelle aziende. Troppo spesso noi nonne ci facciamo calpestare in ambito lavorativo (come in quello famigliare) proprio perché la nostra autostima non è sufficiente.
I consigli di Valerie sono semplici ed estremamente logici:
Delegare: la mamma non è solo colei che da la pappa al suo bimbo, la mamma è anche colei che sceglie chi darà la pappa al suo bimbo, dove e da chi il suo piccolo sarà accudito. Come dobbiamo lasciare i nostri figli crescere e realizzarsi in libertà, quindi andare per esempio da adulti a vivere all’estero e accettare che vivranno lontano da noi, così i nostri figli devono accettare pian piano che mamma e papà lavorano, in parte per questioni economiche ma anche perché è giusto che loro si realizzino, non solo come genitori ma anche lavorativamente. Noi donne non sappiamo fare una cosa: chiedere aiuto. Spesso ci lamentiamo che non abbiamo nessuno che ci da una mano ma non lo chiediamo neanche: chiaramente è molto difficile ricevere aiuto se non lo si chiede!.
Consapevolezza e credere profondamente nelle nostre capacità femminili: lo abbiamo già detto, è fondamentale riuscire a vedere le grandi doti e le immense possibilità che abbiamo, perché molti limiti non sono imposti dall’esterno ma sono gabbie create da noi perché mettiamo prima tutto il resto del mondo e poi noi stesse. Se riusciamo a delegare e a legittimarci nell’avere tempo per noi stesse tutto, anche la relazione con i nostri figli andrà meglio.
Respirare, riflettere e reagire: ecco il magico trio proposto in questa esatta sequenza dal Ceo Boiron. Quando sorge un problema prima di tutto è necessario effettuare respiri profondi per ossigenare il nostro cervello così da lasciar spazio più alla zona intelligente rispetto a quello limbica, poi ragionare prendendosi il proprio tempo e infine reagire. Senza questi passaggi possiamo commettere grandi errori.
Volerci bene: dobbiamo essere per noi stesse delle buoni e leali amiche, un buon padre e una buona madre. Investiamo con tenacia in noi stesse, e tutto non potrà che andare meglio.
Giulia Mandrino