Le cose che ogni papà dovrebbe sapere prima di avere un bambino
Si parla tanto delle neomamme, giustamente. Si parla delle loro paure, dei loro dubbi, delle loro aspettative. Si cerca di rassicurarle, perché non esiste la madre perfetta, per quanto la società ci abbia imposto per secoli un ruolo impeccabile, e ognuna ha il diritto di educare i propri figli, lavorare, stare a casa e prendersi cura della propria famiglia come meglio crede, come meglio riesce.
Ai padri ci si pensa, ma solo in un secondo momento. Solo che anche i neopapà hanno gli stessi dubbi e le stesse paure, con un limite in più: quello di essere papà, e di essere, quindi, riassicurati un po’ meno.
Ma ci sono cose che dovremmo dire loro, che dovremmo condividere e che dovremmo mettere sul tavolo, per fare sapere che siamo loro vicini, che sappiamo che loro sono vicini a noi, e che in questa avventura ci siamo dentro insieme. E che ci sono cose che accadranno, ma che non dovranno avere paura, ma starci vicino come noi cercheremo di fare con loro.
Le cose che ogni papà dovrebbe sapere prima di avere un bambino: cosa dire ad un neopapà prima dell’arrivo del bambino per rassicurarlo e vivere con serenità la genitorialità, insieme
Sai, anch’io non ho idea di come si faccia
Spesso i papà hanno questa idea: che le mamme sappiano esattamente cosa fare in ogni attimo della giornata, che abbiano le idee chiare su come crescere un bambino, dei suoi bisogni, delle cure. Ma, soprattutto con i primi figli, anche noi non sappiamo nulla! E fare sapere loro che siamo nella stessa situazione fa bene in maniera bidirezionale, perché rassicura loro e ci unisce ancora di più, ci rende ancora più squadra.
Sì, piangerò molto
Il pianto fa parte della vita dei neogenitori. Ma non solo quello dei bambini: anche quello delle mamme, che un po’ per gli ormoni e un po’ per i cambiamenti sostanziali della vita si ritroveranno spesso scombussolate. Sapete, papà? Avremo bisogno del vostro conforto, sia fisico sia mentale. E sarete anche voi a sostenerci, ad accorgervi per primi della depressione post-parto nell’eventualità che questa compaia, a tirarci su quando le lacrime ci annebbieranno la vista.
Il mio corpo è cambiato, faccio fatica ad accettarlo, aiutami anche tu
Sì, aiutami a vedermi con i tuoi occhi, ad accettarmi, a capire che tornerà tutto a posto (anche se in maniera differente). Aiutami a sentirmi sempre bella, perché una coppia è fatta anche di questo, e il tuo amore lo vedo anche nei tuoi occhi, in come mi guardano. Occhi che mi daranno la forza per stare bene con me stessa.
Stai tranquillo, non mi offenderò se mi aiuterai
Proprio per la concezione secolare per la quale sono le madri ad occuparsi dei bambini, soprattutto nei primi mesi i papà a volte sono restii ad aiutare la mamma, a prendere il bimbo per coccolarlo, cambiarlo, giocare, ma non perché non ne abbiano voglia o perché siano maschilisti: a volte sentono di non rispettarci, di non rispettare il nostro legame. Ma sta anche a noi fargli capire che siamo allo stesso livello, che è giusto che facciano la loro parte, che è bello che si occupino dei bambini ad ogni ora del giorno e della notte, soprattutto quando siamo esauste (ma non SOLO quando siamo esauste). Perché il legame si forma da subito ed è giusto e naturale che si sentano tranquilli e sereni a farlo in maniera istintiva.
Starò molto in bagno, tu non ti preoccupare
Esatto, passerò molto tempo là dentro, per due motivi: per colpa dei cambiamenti del mio corpo che ha appena dato vita ad un essere umano e che ha bisogno di assestarsi (ah, quegli assorbenti giganteschi…) e un po’ per passare del tempo con me stessa, perché ne ho bisogno anch’io. Tra doccia, bidet e wc, i sanitari saranno per un attimo i miei migliori amici.
Vorrò stare con te, con il nostro bambino, con noi
Solo con noi, senza nessun altro. E non significa che non vorrò più uscire, o avere amici e famiglia a casa, ma solo che in questo momento mi sento una mamma orsa che protegge la sua famiglia, che si gode il vostro affetto e che si crogiola nell’amore. Stiamo insieme, noi, e coccoliamoci finché ne abbiamo bisogno.