Pelle a pelle anche con il papà: ecco perché è importante
Quando si parla di contatto pelle a pelle, si pensa subito a un bebè e alla madre. È naturale, soprattutto nel caso di genitorialità biologica, dato che il neonato dopo un parto fisiologico viene appoggiato sul petto della partoriente, stabilendo subito un contatto epidermico.
Il contatto skin-to-skin è però essenziale anche con il papà (o in generale con entrambi i genitori, nel caso di omogenitorialità o di genitorialità adottiva, per esempio).
Il legame pelle a pelle che si crea tra neonato e genitori è infatti un momento fondamentale, che promuove una connessione emotiva profonda e ha benefici significativi sia per il bambino che per i genitori, contribuendo notevolmente allo sviluppo emotivo e fisico del bambino, oltre a rafforzare il legame familiare. Anche con il papà, quindi.
L'importanza del contatto pelle a pelle nei primi mesi di vita
Il contatto pelle a pelle nei primi mesi di vita del neonato è essenziale per diversi motivi. Questo tipo di contatto aiuta a regolare la temperatura corporea del bambino, stabilizza il battito cardiaco e i livelli di zucchero nel sangue, e promuove un sonno più regolare. I neonati che sperimentano il contatto pelle a pelle tendono a piangere meno e a mostrare segni di stress ridotti. Inoltre, questo contatto stimola il rilascio di ossitocina, l'ormone dell'amore, che favorisce il legame affettivo e la sensazione di sicurezza e benessere nel bambino.
Il contatto pelle a pelle è anche importante per lo sviluppo neurologico del neonato. Studi hanno dimostrato che i bambini che ricevono più contatto fisico sviluppano meglio le loro capacità cognitive e motorie. Inoltre, il contatto pelle a pelle facilita l'allattamento al seno, poiché aiuta a stimolare i riflessi naturali del neonato e la produzione di latte materno. Infine, questa pratica crea un ambiente di intimità e vicinanza che rafforza il legame tra genitori e figli, gettando le basi per relazioni affettive sane e durature.
Perché anche il papà dovrebbe praticarlo
Il ruolo del papà nel bonding pelle a pelle è fondamentale quanto quello della mamma. Quando i papà - o i partner e le partner non partorienti - praticano il contatto pelle a pelle, contribuiscono in modo significativo alla creazione di un legame affettivo solido con il loro bambino. Questo contatto diretto permette al papà di conoscere meglio il neonato, rispondere ai suoi bisogni e creare un senso di sicurezza e protezione. Inoltre, il contatto pelle a pelle può aiutare i papà a sentirsi più coinvolti e competenti nel loro ruolo di genitori, riducendo il rischio di depressione post-partum anche per loro.
Il contatto pelle a pelle con il papà offre al bambino l'opportunità di sentire il calore e il battito cardiaco di un'altra figura genitoriale, rafforzando il loro senso di attaccamento e sicurezza. Questo è particolarmente importante nei primi giorni e settimane di vita, quando il bambino sta ancora adattandosi al mondo esterno. I neonati possono trarre conforto e sicurezza dal contatto diretto con il papà, che può a sua volta influire positivamente sul loro sviluppo emotivo e sociale.
Come favorire il bonding
Per favorire il bonding pelle a pelle tra papà e neonato, è importante creare un ambiente rilassato e privo di distrazioni. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
- Inizia presto: Il contatto pelle a pelle può iniziare immediatamente dopo la nascita, se possibile, e continuare nei giorni e nelle settimane successive. Anche pochi minuti al giorno possono fare una grande differenza.
- Trova momenti regolari e routinari: Identifica momenti della giornata in cui puoi dedicarti al contatto pelle a pelle, come dopo il bagno del neonato o prima di metterlo a dormire.
- Crea un ambiente confortevole: Assicurati che sia tu che il bebè siate comodi. Puoi usare una sedia a dondolo o un letto, e coprirti con una coperta leggera per mantenere il neonato al caldo.
- Usa una fascia portabebè: Questo può essere un ottimo modo per mantenere il contatto pelle a pelle mentre svolgi altre attività leggere in casa.
Cosa fare con i neonati che preferiscono poco contatto
Non tutti i neonati amano il contatto pelle a pelle immediatamente. Alcuni potrebbero sentirsi a disagio o sovrastimolati. Ecco come gestire la situazione:
- Rispettare i segnali del neonato: Se il bambino sembra a disagio o piange molto durante il contatto pelle a pelle, prova a ridurre la durata e aumentarla gradualmente man mano che si abitua.
- Usare il contatto pelle a pelle come parte di una routine rilassante: Cerca di integrare il contatto pelle a pelle in momenti in cui il neonato è già tranquillo, come dopo il bagno o prima di dormire.
- Variare le posizioni: Alcuni neonati possono preferire certe posizioni rispetto ad altre. Sperimenta con diverse posizioni per trovare quella più confortevole per il tuo bambino.
- Non forzare il contatto: Se il neonato sembra costantemente infastidito, non insistere. Puoi provare altre forme di bonding, come il massaggio infantile, il canto o la semplice vicinanza fisica senza contatto diretto.
- Consultare un o una pediatra: Se hai preoccupazioni riguardo alla reazione del tuo neonato al contatto pelle a pelle, consulta un o una pediatra per assicurarti che non ci siano altre problematiche sottostanti.
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