"Il giorno che sono diventato un passerotto", l'importanza di essere se stessi
Ciao a tutti! Questo libro di cui vi parlerò oggi è molto particolare. È stato scritto e illustrato da Ingrid Chabbert Guridi ed edito da Coccolebooks. È una storia che tocca ognuno di noi...la storia di un bimbo che si innamora per la prima volta. E si innamora sui banchi di scuola, come spesso accade nella vita.
La sua amica Candela però sembra non accorgersi di questo amore...ha occhi solo per gli uccelli. Li osserva nella natura, li cura quando sono feriti, compra abiti e oggetti con uccelli disegnati sopra e lui...il bimbo innamorato...si perde a osservarla con quella stessa dedizione che invece lei riserva solo ai suoi amici pennuti. E come spesso accade nel mondo reale, quando amiamo di quell’amore che leva il respiro e non ci sentiamo corrisposti, cerchiamo pur di farci amare di diventare ciò che non siamo.
Il piccolo protagonista decide allora di travestirsi da passerotto...uno grande, con meravigliose piume...sperando così di colpire il cuore della piccola Candela. Il suo costume lo fa sentire inizialmente protetto e al caldo, come quando creiamo una maschera di noi stessi per sentirci a nostro agio con chi ci circonda, per sentirci socialmente accettati e amati. Ma ben presto il bimbo si accorge che questo ingombrante costume limita la sua vita...Vi invito a leggere questo libro, che con poche frasi e disegni leggeri racconta una grande verità: l’importanza di poter essere se stessi, sempre e comunque.
“io sono innamorata mamma...ma di due bimbi...quindi per forza devo essere come sono perché tanto non li posso accontentare tutti e due!”