L’alfabeto tattile di Maria Montessori
Quando un bambino inizia a manifestare interesse per la lettura è bene assecondare la sua curiosità. Proprio così: non è mai troppo presto per farlo, basta che sia davvero, davvero interessato e che non lo si forzi. Potrà capitare a tre anni, tre anni e mezzo, oppure a cinque: non preoccupatevi, prima o poi le lettere e i segni lo cattureranno, e sarà allora il momento giusto per iniziare. Ma come?
Uno dei metodi più longevi ed efficaci è certamente quello ideato da Maria Montessori con le sue lettere tattili, o smerigliate. Di cosa si tratta? Ve lo spieghiamo subito.
Eccovi spiegato l’alfabeto tattile di Maria Montessori: di cosa si tratta e come utilizzare le lettere smerigliate per imparare lettura e scrittura
Quando si parla di alfabeto tattile si intendono delle tavolette sulle quali sono impresse a rilievo le lettere dell’alfabeto, in corsivo o in maiuscolo. Il bambino, tenendo con la mano recessiva la tavoletta, seguirà con il dito della mano dominante il segno in rilievo, imparando di volta in volta la lettera associata a quel segno e prendendo contemporaneamente confidenza con il suo tratto, e quindi con la sua scrittura.
Prima di iniziare con le lettere tattili, comunque, è bene cominciare a spiegare ai bambini il suono di ognuna: per Maria Montessori era fondamentale che il bambino imparasse prima il suono rispetto al nome. Dopodiché si passa a queste tavolette.
Importantissimo è poi iniziare dal corsivo, al contrario di quello che si penserebbe. Il motivo sta nel fatto che imparando a tracciare con le sue dita il corsivo il bambino comincia fin da subito a prendere confidenza con la scrittura, memorizzando con la mano la forma delle lettere toccate, e con la lettura, vedendo le lettere e memorizzandone il suono. In questo modo si bypassa il problema che si avrebbe partendo dal maiuscolo: il bambino, infatti, dovrebbe compiere poi un secondo passaggio imparando le curvature del corsivo.
Non solo: è ormai certezza il fatto che, una volta conosciute le lettere in corsivo, i bambini hanno meno difficoltà a riconoscere anche quelle in stampatello minuscolo (la grafia tipica dei libri dell’infanzia). E in questo modo si facilita il passaggio da una scrittura all’altra.
Una volta che abbiamo le nostre tavolette con l’alfabeto tattile (le si possono comprare oppure realizzare a casa, visti i costi elevati di tutti i materiali “montessoriani”: bastano tavolette in polistirolo o legno e lettere ritagliate in spugna!) possiamo quindi iniziare a lasciare che i bambini imparino scrittura e lettura.
(foto 2 http://un-conventionalmom.blogspot.it/2011/03/lettere-tattili.html)
Le dita dei bambini seguiranno quindi il tratto proprio come nella scrittura. Meglio usare due dita, l’indice e il medio, facendo una leggera pressione sulla lettera. E, ogni qualvolta si incontra una lettera formata da più segni, le dita si staccheranno per riappoggiarsi nuovamente quando ricomincia il tratto.alfabeto
Se volete, potete dare anche un piccolo aiuto in più: basterà segnare con delle piccole frecce le direzioni che le dita devono percorrere per completare al meglio la lettera. Proprio come se le scriveste.
(foto 3 http://www.lapappadolce.net/alfabeto-tattile-per-il-corsivo/)
E, una volta imparati suoni e scrittura, l’alfabeto tattile che avrete realizzato potrà diventare strumento utilissimo per iniziare con la composizione delle parole, affiancando le lettere a formare ciò che volete.
(foto 4 http://www.arty-mom.com/2012/12/lettere-montessori.html)