Arrivano le vacanze, e il cane?
Le vacanze sono finalmente arrivate: attese da tante settimane, tutti noi abbiamo ora la possibilità di poter staccare la spina, per goderci l’estate in totale spensieratezza. Una spensieratezza che viene un po’ meno, se si considera la situazione di chi ha un cucciolo e deve capire cosa fare di lui. Le opzioni non mancano, ma non è questo il punto: ognuna di esse possiede dei pro e dei contro, ed è per questo motivo che andremo ad analizzarle una per una, così da capire quale si adatta meglio alla nostra situazione.
Portare il cane in vacanza con la famiglia
Qui il primo vantaggio è evidente: abbiamo la possibilità di non rinunciare alla sua compagnia, preziosa anche in vacanza, perché il cucciolo è a tutti gli effetti un membro del nucleo familiare e non soltanto un fidato amico. E poi, oggi, le opzioni per portarlo in vacanza con noi non mancano, perfette anche per garantire il suo comfort e la sua sicurezza. In tal caso si parla del viaggio in aereo e del trasporto dei cani organizzato da agenzie specializzate: queste ultime sapranno come darci assolute garanzie, attenendosi ad alcune specifiche procedure riguardanti il trasferimento degli animali domestici all’estero. Però ciò non toglie che anche noi dovremo andare incontro alle nostre incombenze: le vaccinazioni ad esempio, ma anche l’ottenimento del passaporto europeo per il cucciolo, ricordandoci poi di portare con noi tutte le sue cose più importanti. Certo, va aggiunto che un viaggio lungo potrebbe stressare oltremodo il cane e che il quattrozampe può partire soltanto se sta bene fisicamente e mentalmente, dunque previo beneplacito del veterinario.
Lasciare il cucciolo a un dogsitter o ad amici
Non sempre abbiamo la possibilità di portarlo con noi perché, come detto, il cane potrebbe non essere in forma o soffrire i viaggi, innervosendosi molto. In questi casi, però, abbiamo altre due opzioni: possiamo lasciare il cucciolo a un dogsitter o, in alternativa, ad amici. Chiaramente nella prima situazione conviene sempre trovare un professionista qualificato e con comprovata esperienza: meglio scegliere un dogsitter bravo, magari sotto consiglio di un amico di cui ci fidiamo. E se quell’amico è disposto a tenere il nostro cucciolo in prima persona, ben venga, ma solo se la fiducia nei suoi confronti è di massimo livello. Di contro, è giusto specificare che questa soluzione potrebbe far provare al cucciolo una forte mancanza dei padroni. Anche per questa ragione, lo si dovrebbe affidare ad un dogsitter fidato e preparato per far fronte alle difficoltà causate dalla separazione, seppur momentanea.
Portarlo in una pensione per cani
Anche le pensioni per cani figurano nella lista delle possibili soluzioni e anche qui – prima di farlo – serve sondare il terreno e capire se sono presenti determinati standard qualitativi. Il primo consiglio è di visitarla sempre di persona, anche per testare le condizioni igieniche del luogo. Il secondo suggerimento è di verificare le licenze e i permessi di quella pensione, perché scegliere un’opzione fuori legge è la maniera migliore per mettere a repentaglio la salute del cucciolo. Inoltre, vi consigliamo di sondare anche la situazione psicologica dei cani che la pensione ospita: l’infelicità è spesso il primo segnale di qualcosa che non va. Per capirlo vi basterà guardarvi intorno e studiare l’espressione sul muso dei cani presenti nella pensione. I pro e i contro di questa scelta sono legati a doppio filo: da un lato trovare una pensione che lavora col cuore, e nel pieno rispetto delle regole, significa potersi fidare e vivere una vacanza tranquilla. Ma la ricerca di una pensione così professionale, a meno di non avere raccomandazioni da parte di qualche conoscente, richiede moltissimo tempo.
Ognuna di queste opzioni ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi: toccherà a voi scegliere, pesando i pro e i contro e mettendo sempre in primo piano la salute del vostro fedele amico a quattro zampe.